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Veteran Dive Day: l’abbraccio del mare celebra i soldati e vince le disabilità

Veteran Dive Day: l’abbraccio del mare celebra i soldati e vince le disabilità

09 Luglio 2021 0 Di Claudia Svampa

Il 4 luglio, all’aeroporto di Pisa, nel silenzio totale delle istituzioni, è rientrato l’ultimo contingente militare italiano dall’Afghanistan. Nella stessa giornata, a pochissimi kilometri da lì, in riva al mare, l’associazione di veterani NON DOLET celebrava il Veteran Dive Day mettendo a disposizione di militari e civili le proprie professionalità e competenze, per regalare una giornata di immersione in mare anche a chi, da quel teatro di guerra, era tornato con una disabilità permanente.

Il Veteran Dive Day

Quella stessa mattina infatti, mentre nessuno in Italia pensava fosse doveroso scomodare rappresentanti della politica o delle istituzioni per ricevere in aeroporto gli ultimi uomini che rientravano da Herat a conclusione di una missione militare durata 19 anni e 5 mesi, con un bilancio di 54 morti e 625 feriti tra i nostri militari, a Marina di Pisa il valore e l’onore dei militari compensava con ben altre emozioni.

Sul bagnasciuga del litorale c’era infatti un inedito gruppo di bagnanti: sub professionisti corredati di mute, bombole e attrezzature per le immersioni, veterani, militari ed atleti con disabilità motorie, sedie a rotelle e arti bionici, e poi ancora bambini, ragazzi, tutti insieme seduti, sul quel lembo di spiaggia ad attendere il proprio turno del Veteran Dive Day, per immergersi nel blu di un mare calmo e accogliente.

Ma soprattutto c’erano loro, gli organizzatori di questo evento, e fondatori dell’associazione NON DOLET, costituita da un gruppo di veterani delle Forze Speciali italiane, con lo scopo di informare, condividere e dare il giusto risalto ai valori di onore e senso del dovere di tutti coloro che nella vita hanno indossato l’uniforme. Associazione che, anche attraverso il podcast omonimo, NON DOLET, rende pubbliche, in ogni puntata, le avvincenti storie umane e professionali dei tanti soldati delle Forze Speciali che si raccontano in prima persona attraverso il loro vissuto non solo operativo ma anche emotivo e affettivo.

NON DOLET

E’ per far conoscere meglio queste realtà, ben poco note e celebrate in Italia, che i ragazzi di NON DOLETnon fa male») hanno dato il via il 4 luglio scorso, al primo evento benefico pubblico – ne seguiranno altri – presso lo stabilimento balneare Alba big Fish di Marina di Pisa, che ha permesso a veterani e civili, affetti da disabilità motorie o psichiche di avvicinarsi al mondo della subacquea.
Dopo un briefing introduttivo sulla sicurezza e sull’utilizzo dei materiali per immersioni, gli organizzatori di NON DOLET hanno accompagnato sott’acqua, fino a 5 metri di profondità alcuni veterani che, a seguito di incidenti, si sono ritrovati costretti a perimetrare le proprie giovani vite nei confini più ristretti della disabilità.

Tra loro erano presenti Andrea Pacini, atleta di paracadutismo presso Aerogravity,  costretto su una sedia a rotella dopo un incidente motociclistico, e  Stefano Borghi, paracadutista ferito in missione in Afghanistan che oggi ha messo la sua professionalità a servizio del contrasto del bracconaggio in Africa.
Insieme ad Andrea e Stefano, con un tecnologico arto bionico, c’era anche Marco Pisani, un soldato d’élite più bionico della sua stessa gamba, che insieme ad altri militari delle Forze Speciali é stato drammaticamente protagonista dellattentato in Iraq del novembre 2019 nel quale lui perse un arto e altri quattro colleghi rimasero gravemente feriti.

Insieme ai veterani, il battesimo del mare ha accolto anche i ragazzi dell’associazione l’Alba, permettendo a giovani e giovanissimi con disabilità motorie o psichiche di essere accompagnati, grazie all’esperienza e alla supervisione dei professionisti – alla scoperta di un magico e sconosciuto mondo sottomarino.

Dopo le immersioni tutti i partecipanti si son riuniti per un pranzo in riva al mare in modo da conoscersi meglio, scambiare esperienze e consigli.

Dunque una giornata memorabile per tutti, con un forte impatto emotivo anche per gli stessi organizzatori del Veteran Dive Day che sono già al lavoro per calendarizzare eventi simili, che possano permettere ai veterani di continuare a praticare sport nell’ottica del progetto mens sana in corpore sano, e alla società civile di conoscere e apprezzare la forza e il valore di uomini troppo spesso dimenticati dalle istituzioni.

 

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