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28° Giornata della serie A: al Milan il match Scudetto

28° Giornata della serie A: al Milan il match Scudetto

07 Marzo 2022 0 Di Matteo Cefalo

28° Giornata della serie A: l’Inter ritrova la vittoria, la Juve spaventa, vincono Udinese, Roma, Lazio e Sassuolo, il Milan si riprende la testa.

28° Giornata della serie A: Lautaro riporta l’Inter alla vittoria, l’Udinese inguaia la Samp, Abraham piega l’Atalanta, la Lazio sbanca la Sardegna Arena

Archiviate le semifinali d’andata di Coppa Italia, è di nuovo tempo di Serie A. La tre giorni di campionato ci consegna un Milan nuovamente primo in classifica in solitaria, dopo lo scontro Scudetto vinto a Napoli. L’Inter torna a vincere e riconquista il secondo posto. In zona Europa i successi di Roma e Lazio danno nuova vitalità al discorso Champions, mentre la lotta per non retrocedere si blocca per un turno.

Si parte alle 20:45 di venerdì con l’anticipo tra Inter e Salernitana. I padroni di casa devono tornare a vincere dopo le ultime uscite che li hanno gettati in una crisi profondissima. Gli ospiti, dopo aver fermato il Milan, provano ad ottenere lo scalpo di un’altra grande del campionato. E proprio i campani rischiano di passare subito in vantaggio con Verdi, che manda all’aria un rigore in movimento su invito di Djuric. Ma poi è strapotere nerazzurro, con gli uomini di Inzaghi che nel primo tempo mettono in discesa la gara sulll’asse Barella-Martinez. Su lancio dell’ex Cagliari, il Toro, che non segna proprio dal match d’andata con gli ultimi in classifica, colpisce la traversa con un tiro al volo.

L’argentino, però, spezza il digiuno solo dopo tre minuti. Lo stesso Barella imbecca Lautaro con un ottimo filtrante, sul quale l’attaccante batte Sepe a incrociare. Con un’azione fotocopia dall’altro lato, Martinez raddoppia. Addirittura nella ripresa arriva la tripletta per l’ex Racing, stavolta su assist di Dzeko, con un tap-in su cross basso dalla destra. È poi la volta dello stesso bosniaco, che in cinque minuti chiude l’incontro sul 5-0. Due tiri a botta sicura per il Cigno di Sarajevo, prima su cross di Gosens dalla sinistra e poi su cross di Dumfries dalla destra. Il risultato finale permette ai nerazzurri di vincere e convincere e di riportarsi momentaneamente in vetta, in vista del big match tra Napoli e Milan. La Salernitana, al secondo 5-0 stagionale incassato dall’Inter, deve forse rinunciare definitivamente alla permanenza in Serie A.

Il sabato di Serie A si apre alle 15:00 con lo scontro salvezza tra Udinese e Sampdoria. Succede tutto nei primi 13 minuti alla Dacia Arena. I friulani trovano immediatamente il gol con Deulofeu. Pereyra sfonda sulla destra e mette in mezzo per lo spagnolo, che batte Falcone. E proprio Deulofeu serve Udogie al 12′, con l’italo-nigeriano che sigla il suo secondo gol consecutivo. Tempo un minuto, però, e gli ospiti accorciano con Caputo. L’ex Sassuolo sfrutta un’indecisione di Becao su lancio di Yoshida e brucia Silvestri di controbalzo. I blucerchiati cercano di completare la rimonta in più occasioni, ma sono proprio i bianconeri a sfiorare il 3-1 su traversa di Beto. Il 2-1 premia Cioffi che, con due gare da recuperare, si porta a +7 sulla zona retrocessione, e sembra ipotecare la salvezza. Ma inguaia invece Giampaolo, allo sbando e con l’incubo Serie B più vicino che mai.

Alle 18:00 è la volta del primo big match di giornata, Roma-Atalanta, chiusosi sull’1-0. Partono fortissimo i giallorossi, con Musso che deve superarsi su incornata di Mancini. Ma alla mezz’ora i ragazzi di Foti (Mourinho è ancora squalificato) passano lo stesso. Zaniolo addomestica una sventagliata di Karsdorp e serve il solito Abraham, che insacca in rete. Nel secondo tempo gli ospiti cercano il pareggio con Freuler, stoppato in area da Rui Patricio. La partita si innervosisce sul finale. Espulso prima De Roon per i bergamaschi, con doppia ammonizione per proteste. Poi tocca a Mkhitaryan per la Lupa, che incassa il secondo giallo per tocco di mano da terra. Una Roma mai così cinica e solida piega ancora l’Atalanta e aggancia gli avversari, tornando a sognare la Champions. Continua il periodo altalenante, invece, per la squadra di Gasperini.

Il sabato sera della 28° Giornata della serie A è invece appannaggio di Cagliari-Lazio. I biancocelesti la sbloccano su rigore al 20′. Il VAR richiama Maresca, che decreta il penalty per tocco di braccio in area di Altare. Immobile non sbaglia. Prima dell’intervallo Anderson vola sulla destra e appoggia a Luis Alberto, che deve solo finalizzare. Nel secondo tempo i sardi tentano il forcing, ma si offrono troppo alle ripartenze laziali, con Immobile in particolare che grazia Cragno. All’ora di gioco, però, Anderson sigilla il match, scartando mezza difesa cagliaritana e battendo un impotente Cragno. Lo 0-3 del novantesimo consegna a Sarri l’opportunità di non perdere il treno Champions. Unica nota stonata l’espulsione di Marusic nel finale per fallo di mano. Il Cagliari, reduce da un periodo positivissimo, crolla malamente sotto i colpi avversari e torna a temere la retrocessione.

28° Giornata della serie A, domenica sesto pareggio di fila per il Genoa, il Sassuolo schiaccia il Venezia, pari in Bologna-Torino e Fiorentina-Hellas

La domenica della 28° Giornata della serie A si apre col Lunch Match tra Genoa ed Empoli. L’avvio è cosa tutta toscana, con Bajrami che spaventa i rossoblù prima su punizione e poi con un tiro dal limite disinnescato da Sirigu. Alla lunga vien fuori, però, il Genoa, prima con incornata di Ostigard, miracolosamente intercettata sulla linea da Asllani, e poi con colpo di testa di Portanova. Ancora l’ex Juve va vicino al vantaggio nella ripresa, con Vicario che sforna una parata incredibile, spingendo il destro dell’avversario sulla traversa. I padroni di casa ci provano in ogni modo, ma è nulla di fatto. Addirittura l’ex Andreazzoli tenta il colpaccio con Bandinelli, che dalla distanza impegna pericolosamente il portiere. Lo 0-0 finale permette agli ospiti di guadagnare un prezioso punticino in ottica salvezza. Il sesto pareggio in sei gare per Blessin non allontana lo spettro Serie B.

Alle 15:00 tocca a Venezia-Sassuolo, conclusosi sull’1-4. I neroverdi passano subito con Raspadori, che in area mette a sedere Mateju e Romero e fa 0-1. Sono poi tre rigori a chiudere definitivamente il match. Prima il VAR richiama Pairetto per tocco di mano di Aramu in area, con Berardi che finalizza dal dischetto. Poi ancora Berardi, imbeccato da Kyriakopoulos, viene steso da Romero. Stavolta ci pensa Scamacca, che non fallisce. Nel secondo tempo Svoboda atterra Raspadori e Berardi firma la sua doppietta da penalty. Inutile, nella prima frazione, il momentaneo 1-3 di testa di Henry, che illude i veneti. Nel finale il VAR assegna un rigore anche agli arancioneroverdi, ma Consigli ipnotizza Aramu. Terza vittoria consecutiva per il Sassuolo, che risale la classifica. Malissimo il Venezia, inchiodato al terzultimo posto.

In contemporanea, al Dall’Ara, va in scena Bologna-Torino. L’incontro è, però, all’insegna della noia e il risultato finale, lo 0-0, ne è la certificazione. Il principale protagonista del primo tempo è Skorupski, che si supera su due ottimi tentativi degli ospiti. Prima smanaccia su conclusione al volo di Singo e poi è provvidenziale sul colpo di testa a botta sicura di Djidji. Gli uomini di Mihajlovic ci provano, invece, con Svanberg, ma senza successo. Nella ripresa Brekalo spreca un’occasione gigantesca a tu per tu col portiere avversario. De Silvestri per i Felsinei e Pobega e Singo per i granata provano ancora debolmente a stravolgere l’inerzia soporifera della gara, ma il match non si sblocca. Le due squadre, lontane ormai sia dalla zona calda che dalla zona Europa, non si fanno male.

L’ultimo scontro della 28° Giornata della serie A è quello delle 15 tra Fiorentina e Verona. I viola cambiano subito lo score con il solito Piatek. Ikonè calcia dalla destra ed il polacco, sul rimpallo, non sbaglia la girata in rete. Ma bastano solo dieci minuti agli ospiti per pareggiare. Un disattento Milenkovic colpisce Lasagna in area ed il penalty è inevitabile. Caprari non sbaglia. Ancora Lasagna ha la possibilità di ribaltare il risultato, ma in contropiede viene murato da uno strepitoso Terracciano. Nel secondo tempo è Torreira, per tre volte, a sfiorare il nuovo vantaggio. In particolare nella seconda delle tre opportunità, l’uruguagio, servito da Sottil, spara alle stelle da ottima posizione. L’ultimo squillo è di Callejon, che su punizione viene respinto da Montipò. L’1-1 del triplice fischio rallenta la corsa europea di entrambe le compagini.

La Juve di misura sullo Spezia, il Milan batte il Napoli e torna a comandare in solitaria

Alle 18:00 va in scena a Torino l’incontro tra Juventus e Spezia. I bianconeri, reduci da tredici risultati utili consecutivi, cercano i tre punti per continuare velatamente a sperare di reinserirsi nel discorso Scudetto. Gli ospiti, provenienti da tre sconfitte di fila, provano invece a invertire la rotta ed a scappare dalla zona retrocessione. Morata scalda subito i guanti a Provedel, ma l’estremo difensore ha vita facile. Dalla destra, invece, Cuadrado serve in area Arthur, ma il brasiliano è ribattuto di schiena da Nikolaou. Ai venti minuti, però, Morata sblocca il risultato. Locatelli vede lo spagnolo con la coda dell’occhio e apparecchia per il piattone del compagno.

Da qui in poi è pura amministrazione allegriana. Fatta eccezione per un occasione per Cuadrado, gli juventini pressoché addormentano la partita e pensano a portare a casa la vittoria. Gli spezzini spaventano Szczesny solo all’80’. Agudelo, assistito da Kovalenko, si ritrova a tu per tu col polacco, che lo mura in uscita. Nel recupero c’è spazio per l’ultimo tentativo di Morata, che non riesce a tramutare in gol, da pochi passi, una fucilata di Cuadrado dalla destra. Fatto sta che la Juve trova il quattordicesimo risultato utile consecutivo, i tre punti e non perde lunghezze dalle tre di testa. Lo Spezia, di contro, perde per la prima volta quattro gare di fila da quand’è in Serie A e resta nel gruppone della lotta per non retrocedere.

A chiudere il turno di Serie A è il big match delle 20:45 tra Napoli e Milan. La sfida del Maradona è a tutti gli effetti uno spareggio Scudetto, con entrambe le squadre appaiate a quota 57 punti. Vincere significherebbe guadagnare la vetta solitaria della classifica. Un pareggio, invece, permetterebbe all’Inter di unirsi al duo di testa a 58 punti, in attesa di conoscere l’esito del recupero dei nerazzurri col Bologna. In avvio la gara è decisamente bloccata. Tant’è che le emozioni principali si registrano per due azioni da moviola. Nel primo caso Koulibaly atterra in area Bennacer, mentre l’algerino si sta involando verso la porta. Nel secondo è Kalulu, dall’altro lato, che stende Osimhen. Ma né Orsato né il VAR decidono di intervenire.

È l’uomo delle grandi occasioni Giroud a sciogliere l’impasse nella seconda frazione. Su tiraccio di Calabria da sviluppi di calcio piazzato, il francese corregge in porta e batte Ospina. Solo nel finale il Napoli ha la possibilità di pareggiare. Osimhen, servito in profondità, calcia dalla destra, ma Maignan è attento sul primo palo. Sul capovolgimento di fronte, Hernandez, occhi negli occhi con Ospina, si fa stoppare dal colombiano. All’ultimo respiro Saelemaekers ha l’opportunità di fare 0-2, ma anche lui si fa ipnotizzare dall’estremo difensore avversario. Finisce 0-1. Pioli batte per la prima volta in carriera Spalletti e fa suo il primo posto in solitaria. Il Napoli perde una grande occasione davanti al proprio pubblico e scivola in terza posizione.

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