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38° Giornata di Serie A: il Milan è campione d’Italia

38° Giornata di Serie A: il Milan è campione d’Italia

23 Maggio 2022 1 Di Matteo Cefalo

Serie A, la 38° giornata: il Milan vince il campionato, Inter seconda; la Salernitana si salva, il Cagliari retrocede in Serie B

La 38° giornata, gli anticipi: la Roma centra la qualificazione in Europa, Marassi saluta la Serie A

Ci siamo. Finalmente l’edizione 2021/2022 del campionato di Serie A è giunta al termine. Il Milan batte per 3-0 il Sassuolo a Reggio Emilia e torna campione d’Italia dopo 11 anni dall’ultima volta. A nulla vale l’altro 3-0, quello dell’Inter sulla Samp, con i nerazzurri campioni uscenti che si accontentano del secondo posto. La corsa per le coppe continentali si risolve con la Lazio, in quinta posizione, e la Roma, in sesta, qualificate per l’Europa League. La Fiorentina settima si assicura invece la Conference League, tornando in Europa dopo 6 anni.

Sempre dopo 6 anni dà invece addio alle coppe europee l’Atalanta, anche se un trionfo della Roma in finale di Conference qualificherebbe i bergamaschi alla terza competizione continentale. Nei bassifondi la Salernitana, nonostante il tracollo in casa con l’Udinese, si salva in Serie A per la prima volta nella sua storia. Decisivo il pari del Cagliari in casa del fanalino Venezia, con i sardi che tornano in Serie B dopo 6 anni.

La 38° giornata di Serie A parte con l’anticipo del venerdì tra Torino e Roma. I giallorossi mettono subito le cose in chiaro. Da corner Kumbulla impatta il pallone di testa. Ma Berisha è provvidenziale. Poi Pellegrini imbuca in area per Abraham. L’inglese mette a sedere Zima e batte il portiere per il vantaggio romanista. Neanche 10 minuti e il bomber si ripete. Rodriguez prova a servire Berisha con un retropassaggio imbarazzante. Al che Abraham anticipa il kosovaro e si fa atterrare. È rigore e il 9 non sbaglia. Nella ripresa arriva il tris. Stavolta è Buongiorno a stendere Zaniolo in area. Dal dischetto Pellegrini realizza. Finisce 0-3. In attesa della finale di Conference di mercoledì prossimo, la Roma si assicura la qualificazione in Europa League. Il Toro chiude il campionato con la peggior prestazione stagionale.

La 38° giornata prosegue di sabato alle 17:15 con Genoa-Bologna. I liguri cercano il gol con Portanova. Ma la sua rovesciata è respinta da Bardi. Poi è Semper a vestirsi da supereroe. Nel primo tempo il croato salva sulla linea un perfetto stacco di testa di De Silvestri. Invece nel secondo vola per smanacciare su una splendida incornata di Raimondo. Ma gli ospiti passano comunque. Dalla sinistra Barrow sfonda fortunosamente. E a tu per tu col portiere il gambiano fa 0-1. Il palo colpito da Frendrup nel finale sarà l’ultimo lampo in Serie A del Genoa. Un Marassi vestito a festa nonostante la retrocessione della settimana scorsa dà l’addio alla massima categoria dopo 15 anni. Con la speranza che sia solo un arrivederci. Un Bologna imbottito di giovani chiude la stagione con una bella vittoria.

La 38° giornata, il sabato sera europeo: la Lazio chiude al quinto posto, la Fiorentina torna in Europa, l’Atalanta spera nella Roma

Il sabato sera dedicato alla lotta per l’Europa comincia con Lazio-Hellas. In 15 minuti gli ospiti gelano l’Olimpico. Prima Lazovic scucchiaia per il colpo di testa vincente di Simeone. Poi in ripartenza Lasagna esplode una bomba dal limite. La palla colpisce prima il palo destro e poi il sinistro e si insacca lentamente in rete. Ma i biancocelesti reagiscono. Anderson appoggia in area per Cabral, che fa 1-2. Poi il capoverdiano ricambia il favore al compagno. Il brasiliano, dopo un rimpallo, trova il pareggio. Nella ripresa Pedro la ribalta, dopo un miracolo di Berardi su Anderson. Ma Hongla, servito a porta vuota da Lazovic, chiude i conti sul 3-3. Il punto basta alla Lazio già qualificata in Europa League per finire davanti ai concittadini al quinto posto. Il Verona cala il sipario con l’ennesima partita spettacolare.

In contemporanea la Fiorentina ospita la Juventus al Franchi. Nella prima frazione è soprattutto Bonaventura a creare pericoli per i bianconeri. Ma prima De Ligt e poi Chiellini deviano in angolo. Ma nel recupero arriva il vantaggio viola. Dopo un batti e ribatti in area Duncan si fionda sulla palla e batte Perin. Nel secondo tempo il terzo portiere juventino Pinsoglio salva i suoi su colpo di testa di Piatek. Sulla respinta è invece Bonucci a opporsi alla conclusione di Gonzalez. Lo stesso Gonzalez firmerà il 2-0 definitivo. Torreira scappa in area e Bonucci lo stende. Dal dischetto Nico non sbaglia. Un’ottima Fiorentina vince una partita mai banale da quelle parti e si qualifica per la Conference (Europa League in caso di trionfo della Roma a Tirana). I viola tornano in Europa dopo un calvario di 6 anni. Una Juve da 0 tiri in porta saluta definitivamente Dybala e Chiellini.

Il saturday night della 38° giornata si chiude con Atalanta-Empoli. Nel primo tempo comincia subito il duello personale tra Zapata e Vicario. Il portiere toscano si supera prima sull’incornata del colombiano. Poi si allunga a salvare due volte su due tiri a incrociare dell’ex Napoli. Nel frattempo è provvidenziale anche sulla botta a giro di Boga. Invece Zurkowski salva sulla linea la testata di Djimsiti. Nella ripresa Vicario para altre due volte su Zapata. Mentre è la traversa a opporsi a Boga. E così a passare sono gli ospiti. Al limite Bajrami appoggia per il pregevole destro di prima di Stulac, che vale lo 0-1. Dopo 6 anni l’Atalanta manca la qualificazione alle coppe europee. Anche se un’eventuale vittoria della Roma mercoledì garantirebbe la Conference. Un grande Empoli chiude al meglio la stagione.

La 38° giornata, la domenica da Scudetto: il Milan è campione, Inter al secondo posto, il Napoli vince a La Spezia

La domenica della 38° giornata di Serie A è invece dedicata alla lotta Scudetto e a quella retrocessione. Ma ad aprire è lo scontro tra Spezia e Napoli, con i primi già salvi ed i secondi già in Champions. Gli ospiti trovano subito il vantaggio. Politano porta palla al limite ed esplode il mancino dello 0-1. Ma intorno al 12′ l’arbitro Marchetti sospende il match per dei tafferugli tra le due tifoserie, evitabilissimi in un giorno di festa. Alla ripresa, dopo 10 minuti, Petagna mette a terra per la botta di Zielinski, che raddoppia. Sempre Petagna è protagonista nell’uno-due volante con Demme, che porta al tris del tedesco. Nel secondo tempo le tensioni del campo e degli spalti si distendono. I padroni di casa colpiscono una traversa con Manaj. Ma è 0-3. Il Napoli conclude il campionato nel migliore dei modi. Lo Spezia crolla, ma festeggia una salvezza sudatissima.

Alle 18:00 parte la lotta Scudetto, con in contemporanea Inter-Sampdoria e Sassuolo-Milan. A San Siro i nerazzurri provano in tutti i modi a buttare giù il muro dei blucerchiati nel primo tempo. Ma prima il palo e poi Audero si oppongono a Martinez. Ancora Audero salva nella ripresa su Barella. Ma l’Inter passa comunque. In contropiede Barella serve l’accorrente Perisic, che infila il portiere. Poi Calhanoglu appoggia di prima per Correa, che raddoppia. E infine lo stesso Correa trova addirittura la doppietta personale. Solo in area con tutta la difesa ospite alle calcagna, l’argentino sfrutta la dormita avversaria e fa 3-0. Il risultato non cambierà più. Un’Inter forte e cinica passeggia sulla Samp e chiude con una vittoria la stagione. Ma da Reggio Emilia arrivano notizie poco confortanti.

Al Mapei Stadium il Milan parte a mille. Solo uno strepitoso Consigli può dir di no all’incornata di Giroud. Ma il francese non è domo. Sulla sinistra Leao recupera palla su un’ingenuità di Ayhan e galoppa. Sul suo assist Giroud deve solo spingerla dentro. Azione fotocopia al 32′. Stavolta l’errore è di Ferrari. Ma il copione e gli altri interpreti non cambiano. È 0-2 e doppietta per Giroud. Prima dell’intervallo gli ospiti chiudono definitivamente i conti. Stavolta dalla destra Leao imbecca per Kessiè. Il piattone dell’ivoriano vale lo 0-3 finale. C’è spazio anche per gli interventi di Maignan, per il palo di Traorè e per il gol annullato a Ibrahimovic. Ma il punteggio non varia.

Il Milan è campione d’Italia, 11 anni dopo l’ultima volta. I rossoneri chiudono a +2 sui cugini interisti e scuciono il tricolore dal loro petto. Il diciannovesimo Scudetto è anzitutto il capolavoro di mister Pioli, che ha saputo ricostruire in 2 anni un gruppo allo sbando, portato a un successo totalmente inaspettato. Ma è anche il trionfo della proprietà, di Maldini, Massara e Gazidis, capaci di non abbassarsi alle richieste prepotenti dei manager papponi e dei loro assistiti milionari. È la vittoria di uno straordinario gruppo di giovani, tra cui spiccano Leao, Maignan e Tonali su tutti. Guidati dai “nonnetti” Giroud e soprattutto Ibrahimovic, stavolta più decisivo nello spogliatoio che sul campo. Ma è il successo del popolo rossonero più di chiunque altro, che può tornare a far festa.

La lotta per non retrocedere: salvezza tragicomica per la Salernitana, il Cagliari torna in B

La 38° giornata di Serie A si chiude alle 20:45 con i due match della lotta salvezza: Salernitana-Udinese e Venezia-Cagliari. Nel solito spettacolare Arechi la Salernitana, a +2 sul Cagliari, va in bambola già dal 5′. Dal limite il piazzato chirurgico di Deulofeu vale il vantaggio ospite. Poi Molina pennella per la testa di Nestorovski, che raddoppia. In ripartenza Udogie batte Belec a giro per il tris. Dall’altro lato Padelli para di tutto, mandando sul palo il colpo di testa di Fazio. Poi Belec stende Deulofeu in area. Ma Pereyra si fa murare dagli 11 metri. Ciononostante nella ripresa i friulani calano comunque il poker. È lo stesso Pereyra a rifarsi in contropiede. Addirittura c’è l’occasione per il quinto gol bianconero, ma l’incrocio si oppone a Samardzic. Finisce 0-4. Una Salernitana inguardabile gioca una partita tremenda nel momento decisivo. Ma ciò che accade a Venezia è ancor più clamoroso.

Al Penzo i lagunari partono subito forte. Ma, a tu per tu con Cragno, Johnsen manda fuori in malo modo. Poi Maenpaa salva tutto ciò che gli capita a tiro. Prima Bellanova calcia dalla sinistra. Ma il finlandese c’è. Poi è la volta di Rog, anch’egli murato dal portiere. Nella ripresa Maenpaa salva miracolosamente sulla testata di Bellanova. Mentre Cragno si oppone a Peretz. Ma è ancora l’estremo difensore arancioneroverde a prendersi la scena. Stavolta su Pereiro. È 0-0. Clamorosamente il Venezia ultimo e già retrocesso porta con sé in Serie B il Cagliari. Malissimo i sardi, che non sfruttano la debacle della Salernitana e tornano in cadetteria dopo 6 anni. I campani, nonostante l’umiliazione subita dall’Udinese, si salvano in Serie A per la prima volta nella loro storia, dopo essere stati dati per spacciati già da dicembre. Ennesimo miracolo del guru delle salvezze impossibili Nicola. Salerno può festeggiare.

 

 

 

 

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