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Pisa, a Calci il più grande acquario d’Italia

Pisa, a Calci il più grande acquario d’Italia

12 Giugno 2016 0 Di Patrizia Russo

Calci potenzia la sua offerta turistica aprendo il più grande acquario d’acqua dolce d’Italia. E’ ospitato nella Certosa del tredicesimo secolo, insieme al più antico Museo di storia naturale d’Europa.

A Calci il più grande acquario d’acqua dolce d’Italia

L'acquario di Calci La certosa (ph. P. Russo)

La certosa di Calci (ph. P. Russo)

Molte realtà italiane stanno portando avanti un programma turistico-culturale di alto livello; tra queste Calci, in provincia di Pisa, che aumenta la sua offerta turistica grazie all’acquario di acqua dolce più grande d’Italia.

Calci è noto soprattutto per la Certosa fondata nel XV secolo grazie al lascito di un mercante armeno. Abitata dai frati certosini fino agli anni Settanta ed oggi aperta alle visite, è un complesso monumentale in stile barocco composto da un grande cortile interno dedicato alla vita comune e punto di incontro con il mondo esterno e da una serie di edifici che lo circondano in cui sono ricavate le celle, gli orti e gli ambienti più riservati, adatti alla regola di vita certosina. Tra questi si segnalano l’appartamento del priore, la biblioteca, l’archivio storico e la farmacia.

Il preesistente acquario di acqua dolce, ospitato nelle trecentesche cantine della Certosa, grazie ad importanti lavori di ampliamento ed ammodernamento finanziati dalla Fondazione Pisa, dall’Università e dallo stesso Museo di Storia naturale che lo ospita è diventato ora, con l’aggiunta di dodici vasche, il più grande d’Italia.

L'acquario di Calci il settore Tanganika (ph. P. Russo)

L’acquario di Calci, il settore Tanganika (ph. P. Russo)

Diversi gli scopi che si prefigge l’acquario di cui è dotata la Certosa. Scientifici, innanzitutto, e divulgativi. Le acque dolci rappresentano soltanto il 3 per cento dell’acqua presente sulla Terra, di cui il 2 per cento è rappresentato dai ghiacciai ed il resto da fiumi e laghi, che ospitano, però, oltre il 40 per cento delle specie ittiche esistenti, più di 14 mila specie.

Ma anche economici, dal momento che gli acquari d’acqua dolce, più economici sia per al gestione che per la manutenzione di quelli d’acqua salata, possono proporre prezzi al pubblico più accessibili.

L’acquario di Calci, composto da 36 vasche, è organizzato in cinque settori disposti su tre livelli.

Il primo settore è dedicato al Lago Tanganica e ai pesci delle sue scogliere. Questo lago è talmente grande che i pesci prendono colorazioni diverse a seconda della zona in cui vivono.

Il secondo offre un quadro dell’evoluzione dei pesci, dalle razze ai pesci palla d’acqua dolce, dai pesci primitivi che hanno dato origine agli anfibi (come il dipnoo), al ritorno all’acqua, rappresentato dalle tartarughe.

Il terzo settore è dedicato alle coloratissime carpe Koi, mentre il quarto e il quinto danno spazio alla biodiversità dei pesci del mondo, con vasche dedicate all’Europa, all’Africa, all’Asia e all’America, che ospitano una grandissima varietà di specie.

Un’ala del complesso ospita il Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’Università di Pisa, uno tra i più antichi musei del mondo. Nato come “Galleria” sul finire del ‘500 per volontà di Ferdinando I dei Medici, oggi raccoglie ed espone oltre 400 anni di storia della ricerca scientifico-naturalistica dell’Ateneo pisano.

Reperti di zoologia, fossili e minerali, organizzati secondo criteri sistematici e tematici, sono esposti su oltre 4 mila metri quadrati di sale e gallerie disposte su tre piani. Di notevole importanza la galleria dei cetacei, tra le prime in Europa per valenza scientifica, il settore di paleontologia e la galleria dei minerali recentemente restaurata.

Interessante è l’area dedicata alla “Terra dei giganti”, che contiene impressionanti ricostruzioni a grandezza naturale di dinosauri e altre colossali creature che milioni di anni fa popolarono la terra, il cielo e le acque del nostro Pianeta.

Una volta entrati, il tempo passa velocemente, perché il museo nel suo complesso è un’occasione di divertimento e di scoperta per grandi e piccoli visitatori. I musei scientifici, come appunto quello della Certosa di Calci, hanno un grande valore didattico e culturale e sono un’occasione importante per offrire ai bambini e ragazzi l’opportunità di imparare cose nuove ed interessanti attraverso la visita, la scoperta e l’esplorazione. Non è mai troppo presto per imparare, per questo, il museo è fruibile dai bambini di qualsiasi età, l’importante è che il genitore o l’insegnante organizzino la visita sugli interessi e i tempi di attenzione più idonei a ciascuna fascia d’età.

Inoltre, ampliare l’offerta turistica porta ad intercettare più e diversi visitatori. La Toscana è tra le regioni d’Italia quella più visitata dai turisti. Ma specialmente per chi torna una seconda volta, viaggia con i figli o vuole evitare i classici giri è necessario per le amministrazioni comunali moltiplicare e integrare l’offerta.

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