A Pisa Carolyn Carlson, l’icona della danza contemporanea
28 Marzo 2017 0 Di Miranda ParriniGiovedì 30 marzo al Verdi di Pisa lo spettacolo di danza “Short Stories”, con la protagonista della scena coreutica degli ultimi cinquant’anni: Carolyn Carlson.
Danza, a Pisa Carolyn Carlson
“Il vento che soffia e corre via mostra a volte estrema dolcezza e altre volte una forza terribile… Ogni essere vivente, con la respirazione, rappresenta una macchina che crea vento. Wind woman rivolge a ciascuno di noi un invito ad ascoltare, a sentire il respiro del mondo e della propria anima”, scrive la stessa Carlson, l’artista che trasmette emozioni di non solo “coreografia” ma anche di “poesia visiva”.
Carolyn Carlson è una viaggiatrice instancabile, in continua ricerca, sviluppo e condivisione del suo universo poetico. Un cammino che l’ha portata fino a immergersi in piccole storie, “Short stories“, lo spettacolo che porta giovedì 30 marzo a Pisa, nell’ambito della Stagione di Danza organizzata dal Teatro Verdi insieme a Fondazione Toscana Spettacolo onlus. Tre storie, tre assoli che riguardano le donne e la loro relazione con la Natura – acqua, vento, terra- come fonte primordiale di ispirazione.
Dalla compagnia di Alwin Nikolais di New York a quella di Anne Béranger in Francia, dall’Opéra di Parigi alla Biennale di Venezia a Roubaix, la coreografa e danzatrice di origini californiane Carolyn Carlson, sacerdotessa carismatica e misteriosa, “water lady” eterna, sarà in scena a Pisa al Teatro Verdi, con i suoi movimenti, che rende visibile l’acqua e il suo movimento, incarna il gesto puro e unico come un’espressione del flusso acquatico nella sua metamorfosi infinita.
Al suono delle onde, austera, essenziale, vestita di nero con pantaloni larghissimi, la coreografa s’immerge nella fluidità, nell’intensa presenza dalle profondità insondabili dell’acqua, in un assolo fatto di gestualità pura.
Un trittico che rende omaggio alla grande danzatrice e coreografa, dal percorso artistico originale, capace di tratteggiare una calligrafia coreografica irripetibile.
Un programma interamente al femminile, raffinato e affascinante, secondo quello stile che ha reso Carolyn Carlson celebre e riconoscibile, considerata una vera e propria ‘madre’ della danza contemporanea internazionale, punto creativo e formativo per molti danzatori. Produzione delegata Carolyn Carlson Company, produzione originale Centre Chorégraphique National Roubaix Nord-Pas de Calais. Immersion è il pezzo che dà l’avvio alla serata. Musica originale di Nicolas de Zorzi, luci firmate da Guillaume Bonneau, in collaborazione con Chaillot – Théâtre National de la Danse.
A seguire Wind woman, sempre su musica originale di Nicolas de Zorzi, un solo in cui la Carlson esplora il senso dell’effimero. Interprete delle creazioni della coreografa statunitense di origini europee già da diversi anni, Sara Simeoni dà vita al vento, aria capricciosa e mutevole, che ora vivifica e rinfresca ora devasta e distrugge. Luci di Guillaume Bonneau, con il sostegno del Teatro San Carlo di Napoli.
Chiude la serata lo stupefacente assolo creato appositamente per Sara Orselli, Mandala, sul ritmo ipnotico della musica di Michael Gordon, che visualizza i segni e i simboli che gli uomini hanno usato per dare un senso ai misteri del cosmo.
Un cuore che batte, che pulsa vita in un corpo che a sua volta ondeggia, volteggia. Al cerchio dell’ensō, simobolo sacro del buddismo Zen che simboleggia sia l’universo sia il gesto artistico perfetto, si aggiunge anche il riferimento agli agroglifi, motivi circolari apparsi nei campi di grano.
Manifestazioni geometriche dalle origini misteriose, appaiono come un messaggio emesso da una forza dello spirito, forse venuta da altrove, e sembrano volerci ricordare le forze sconosciute che ci circondano. Luci di Freddy Bonneau, in collaborazione con Atelier de Paris.
Alla fine dello spettacolo, Carolyn Carlson incontrerà il pubblico insieme a Silvia Poletti, giornalista e critico di danza.
Per ulteriori informazioni: Fondazione Teatro di Pisa, tel 050 941111, www.teatrodipisa.pi.it