Contenuto Pubblicitario
Abbonamenti pirata alla Pay-Tv, denunciate1.800 persone

Abbonamenti pirata alla Pay-Tv, denunciate1.800 persone

22 Ottobre 2021 Off Di Redazione In24

Scovato dalla Finanza l’uomo che avrebbe guadagnato almeno 500 mila euro vendendo sul web abbonamenti pirata alla paytv: denunciate 1800 persone.

Abbonamenti “pirata” a Pay-Tv, denunciate1.800 persone

Avrebbe guadagnato almeno 500 mila euro vendendo su internet abbonamenti pirata alla paytv e incassando addirittura un canone mensile. Per questo al termine di una articolata indagine dei militari della Guardia di Finanza di Varese all’uomo, è stato notificato l’avviso di conclusa indagine per l’esercizio di un’attività di commercio di abbonamenti “pirata”.

A dare avvio all’indagine, alcune segnalazioni di operazioni sospette, in gergo definite Sos, provenienti dai finanzieri della Compagnia di Gallarate.  Ma quel che è stato successivamente scoperto è un vastissimo giro di accessi pirata alle paytv vendute con la formula del canone mensile, che veniva effettuato attraverso piattaforme on line in tutta Italia.

Una volta individuato colui che sarebbe centro di questa colossale vendita, il sospettato è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Milano – Sezione Reati Informatici, per i reati di “Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni”, “Violazione della proprietà intellettuale” e “Frode informatica”.

Insomma, quella che emerge dall’indagine è una vastissima frode, la contraffazione dei marchi delle società Mediaset Premium, Sky, Dazn, Disney Channel che venivano utilizzati illecitamente per per pubblicizzare la vendita degli abbonamenti illegali sui vari siti internet dell’indagato.

Inoltre, l’uomo sarebbe responsabile di aver diffuso interi palinsesti televisivi di canali ad accesso condizionato e di aver trasmesso i relativi programmi in streaming tramite un dispositivo connesso alla rete internet, quali smart tv, tablet, pc, smartphone.

La vendita degli abbonamenti avveniva integralmente su internet, dove l’indagato segnalava numeri di telefono, indirizzi mail, e canali di messaggistica istantanea dedicati con cui poteva essere contattato da chiunque volesse icevere informazioni.

Con gli stessi canali venivano anche stipulati dei veri e propri contratti di abbonamento, con i singoli “clienti” i quali, in seguito alla comunicazione del MAC Address, ricevevano il numero dell’ordine con gli estremi per l’esecuzione dei pagamenti.

Singolare che l’indagato abbia pensato perfino di declinare ogni responsabilità nel caso di visione di tali canali nel nostro Paese, perché agli abbonati era indicata anche una delle condizioni di vendita dei prodotti, con la quale sul sito “pirata” veniva espressamente comunicato che la visione di tali palinsesti televisivi avrebbe potuto comportare loro dei rischi collegati ai diritti esclusivi di diffusione della proprietà intellettuale.

E c’è di più perché gli accertamenti sui movimenti bancari hanno permesso di risalire a ben 1800 “clienti”, cioé le persone che ogni mese tramite bonifico o con ricariche di carte prepagate hanno versato il loro canone ovviamente ridotto, per continuare a veddere la paytv.

Gli acquirenti dell’abbonamento illecito sono stati denunciati per il reato di “Ricettazione” alle Procure della Repubblica territorialmente competenti dislocate sull’intero territorio nazionale.

Infine, allo scopo di valorizzare il patrimonio informativo acquisito dall’analisi dei flussi finanziari ed utilizzato nel corso dell’indagine, I finanzieri – autorizzati dall’autorità giudiziaria, hanno contestato gli illeciti amministrativi nei confronti dei numerosi “sottoscrittori” di abbonamento con l’applicazione di sanzioni per un ammontare complessivo pari a circa 300 mila euro e, dall’altro, a tassare i proventi illeciti ottenuti dall’indagato, quantificati in circa 500 mila euro, frutto delle operazioni di vendita illegale effettuate dal 2017 al 2020. E per questo l’indagato è stato denunciato anche per il reato di “Omessa dichiarazione” delle imposte sui redditi.

Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82