Contenuto Pubblicitario
Accordo storico Trump – Jong Um: la Corea del Nord smantella il nucleare

Accordo storico Trump – Jong Um: la Corea del Nord smantella il nucleare

12 Giugno 2018 0 Di Pietro Nigro

Singapore, non solo forma ma anche sostanza nello storico accordo tra Trump e Kim: la Corea del Nord smantella l’arsenale nucleare in tempi rapidi. Soddisfazione a Pechino e Mosca.

Addio al nucleare, accordo tra Trump e Kim

E’ uno storico accordo quello siglato praticamente in un’ora a Singapore tra il presidente Usa Donald Trump e il leader della Corea del nord Kim Jong Um. Si potrebbe chiudere infatti un contrasto che dura da sessant’anni, dalla fine della guerra di Corea del 1953. E che include la completa rinuncia di Pyong Yang al nucleare, a quell’arsenale di missili di ogni genere che qualche tempo fa Trump ha definito molto consistente.

Teatro dello storico evento, che pone il presidente Usa in una nuova posizione sullo scenario internaizonale e che ora potrebbe smentire molti degli osservatori che ne hanno criticato le capacità politiche, un hotel sull’isola di Sentosa, una delle location più esclusive del minuscolo Stato asiatico che ospita solo alberghi di lusso, casino e il parco a tema Universal Studios.

All’incontro – propiziato anche dalla Cina – i due si sono presentati con qualche evidente segno di nervosismo, ma sono riusciti a scambiarsi una calorosa stretta di mano, prima che Trump accompagnasse Kim in una biblioteca insieme solo ai due interpreti.

Alla vigilia, Trump ha twittato che avrebbe capito entro uno o due minuti se la volontà di dialogare di Kim fosse autentica o meno. Evidentemente, nella biblioteca, il presidente Usa avrà ricevuto la sua conferma.

Per ora, per la verità, si tratta solo di propaganda, o meglio di annunci, a cui Trump affida i suoi toni trionfalistici. Non è dato ancora di sapere, invece, come e in quanto tempo avverrà questa denuclearizzazione della Corea del nord, perché nulla si dice nella dichiarazione congiunta che i due hanno firmato e diffuso dopo l’incontro.

“Il presidente Trump si è impegnato a fornire garanzie di sicurezza alla Corea del Nord e il presidente Kim Jong Un ha riaffermato il suo fermo e costante impegno a completare la denuclearizzazione della penisola coreana”, si legge infatti nella dichiarazione.

Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo e alti funzionari nordcoreani terranno negoziati di follow-up “il più presto possibile”, si legge sempre nella nota.

Il documento, inoltre, non menziona le sanzioni alla Corea del Nord e non contiene alcun riferimento a un trattato di pace che ponga ufficialmente e formalmente fine alla guerra di Corea del 1950-53, concluso dopo milioni di morti con una semplice tregua tuttora in vigore. L’unico riferimento alla guerra è la disponibilità a procedere nel recupero dei soldati morti o dispersi.

Solo successivamente, dunque, gli analisti potranno capire meglio la portata effettiva dell’accordo di Singapore sul nucleare. Ma intanto un dato è certo: si viene da mesi di schermaglie diplomatiche, di tweet, di dichiarazioni al limite dell’offesa e di ripetuti lanci dimostrativi di missili nucleari verso Corea del Sud e Giappone, e di schieramenti di flotte Usa-Giappone-Corea davanti al mar del Giappone. Eppure, nonostante, o forse proprio grazie a queste schermaglie, all’accordo si è giunti. Ed è un fatto storico, tanto che Kim alla vigilia del vertice ha detto di aver concordato con Trump di lasciarsi il passato alle spalle, tanto che “Il mondo vedrà un grande cambiamento”.

Alt al nucleare in Corea, avanti “molto velocemente”

Lo stesso Trump, in conferenza stampa, si è azzardato ad affermare che il processo di  denuclearizzazione andrà avanti “molto, molto velocemente”, e sembra che la Corea abbia addirittura già iniziato a smantellare un’area utilizzata per testare i missili. Ma Trump, ad ogni buon conto, ha fatto sapere che, almeno per ora, non intende abbassare la guardia e non rinuncia alle sanzioni verso la Corea.

Non va dimenticato, infatti, che non è la prima volta che Usa e Corea del Nord discutono di nuclearizzazione. L’ultimo accordo risale a dieci anni fa, ma non ha dato risultati concreti ed anzi è stato tranquillamente disatteso da PyongYang.

Intanto, però, Trump ha mandato al suo interlocutore un chiaro messaggio di disponibilità, affermando pubblicamente che le periodiche manovre navali con Giappone e Corea del Sud sono costose e provocatorie, e non riprenderanno se non quando si accerterà che la denuclearizzazione non proceda come concordato.

E c’è da supporre che l’accordo di Singapore possa far piacere a Pechino, come ha detto lo stesso Trump in un’altra dichiarazione: “Chiudere questo accordo è una grande cosa per il mondo. È anche una grande cosa per la Cina “, ha detto infatti Trump, riferendosi alla Cina che ha avuto un importante ruolo nelle trattative tra Washington e PyongYang e che auspica, come è noto, un consenso concreto sulla denuclearizzazione della penisoal di Corea.

Infatti, da Pechino, il pricipale esponente della diplomazia cinese, il Consigliere di Stato Wang Yi, ha detto ai giornalisti che “ci deve essere anche un meccanismo di pace per la penisola per risolvere i ragionevoli problemi di sicurezza della Corea del Nord”.

A sua volta, il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, hin una dichiarazione ha fatto sapere tramite l’agenzia di stampa Tass che il Cremlino valuta positivamente i risultati del vertice, anche se “il diavolo è nei dettagli”.

Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82