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Aereo dirottato a Malta, si arrendono i dirottatori

Aereo dirottato a Malta, si arrendono i dirottatori

23 Dicembre 2016 0 Di ItaliaNotizie24

Paura per poche ore a Malta, per un aereo dirottato da un gruppo di libici che poi si sono arresi senza spargimenti di sangue alle autorità dopo aver dichiarato fedeltà a defunto Gheddafi.

Aereo dirottato a Malta

Ore di terrore a Malta questa mattina. Alcuni hanno temuto di essere ripiombati in quella giornata del 1985, quando un dirottamento di un aereo egiziano si è concluso con l’assalto dei reparti speciali egiziani e con la morte di diverse persone. Anche oggi c’è stato un aereo dirottato, questa volta da un gruppo di libici armati di armi finte, che poi hanno però liberato gli ostaggi e si sono arresi alle autorità.

L’aereo dirottato, un Airbus A320 della Afriqya Airways, stava volando venerdì mattina su una rotta interna alla Libia, da Sebha nel sud verso Tripoli, quando un gruppo di libici apparentemente armati ne ha preso il controllo- Uno dei dirottatori ha anche annunciato di avere con sé una bomba a mano.

Dopo aver preso il controllo dell’aereo, i piloti sono stati anche ammanettati ai comandi dell’aereo e sono stati costretti a dirigere il velivolo a nord, fuori dal territorio della Libia. Pochi minuti dopo sono arrivati 300 km a nord della costa libica, all’aeroporto di Malta, che è stato immediatamente chiuso dalle autorità, mentre lo spazio aereo soprastante è stato interdetto alla navigazione.

Da bordo dell’aereo dirottato, i due dirottatori hanno comunicato alla torre di controllo libica all’aeroporto di Mitiga a Tripoli, per segnalare il dirottamento, prima di interrompere le comunicazioni .

Sin da subito, i dirottatori si sono dichiarati seguaci fedeli del defunto dittatore libico, Muhammar Gheddafi, ucciso nel 2011 durante la guerra civile provocata dall’intervento armato della Francia e di altre potenze occidentali.

L’aereo è stato circondato dalle forze di sicurezza dell’isola di Malta, ed è stata avviata una trattativa con i dirottatori, Non è chiaro cosa sia avvenuto nei colloqui tra le autorità ed i dirottatori, ma non c’è stato alcuno scontro armato. Di certo, le autorità maltesi hanno dichiarato di essere disposte a negoziare solo dopo la liberazione degli ostaggi. Fatto sta che alcuni autobus sono stati convogliati sulla pista ed hanno pian piano imbarcato i 111 passeggeri e i 6 membri dell’equipaggio.

In seguito, un uomo è stato visto uscire dall’aereo con una bandiera verde simile a quella che era il vessillo ufficiale di Gheddafi quando governava la Libia.

Un resoconto del dirottamento è stato dato dal primo ministro della piccola isola del Mediterraneo, Joseph Muscat, in un video che è stato diffuso via Twitter.

I dirottatori, a quanto dichiarato da Muscat, sono stati presi in custodia con le armi che avevano, che probabilmente erano solo copie.

L’uomo che durante il dirottamento ha parlato al telefono con una emittente televisiva libica ha dichiarato di chiamarsi Moussa Shaha, ed ha sostenuto di essere il capo di Al-Fateh Al-Jadid, la nuova Al Fateh. Al-Fateh è il nome che Gheddafi ha dato al mese di settembre, quello in cui, nel 1969, ha conquistato il potere, ed è divenuto dunque sinonimo del suo regime.

Secondo una testimonianza raccolta dalla Reuters da un deputato libico, i due dirottatori, entrambi venticinquenni, sarebbero Tebu, una etnia diffusa soprattutto nel su della Libia.

 

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