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Afghanistan, esplosioni a Kabul. Almeno 13 morti e 143 feriti

Afghanistan, esplosioni a Kabul. Almeno 13 morti e 143 feriti

26 Agosto 2021 1 Di Camilla Alcini

Afghanistan, esplosioni nei pressi dell’aeroporto di Kabul. Almeno 13 morti e 143 feriti

Intorno alle ore 15.50 appena fuori dall’aeroporto di Kabul è avvenuta una doppia esplosione che ha causato almeno 60 feriti e 13 vittime. Le esplosioni  in Afghanistan continuano tuttora, e sono almeno quattro in punti diversi della zona aeroportuale.

La situazione, già drammatica per i cittadini afghani in mano ai talebani da ormai dieci giorni, è diventata nel giro di poche ore ancora più pericolosa.

Tra le vittime i media sul posto confermano bambini e almeno 12 soldati americani in servizio.

Si tratta di uno degli incidenti più letali per le truppe americane in Afghanistan da venti anni.

La prima bomba è esplosa all’Abbey Gate dell’aeroporto di Kabul, per poi essere seguita poco dopo da una seconda esplosione nei pressi del vicino Baron Hotel.

Gli ufficiali americani e i portavoce dei governi occidentali ritengono che dietro vi sia l’ISIS, opposta ai Talebani e agli Stati Uniti.

La risposta dell’Occidente all’esplosione

Nel frattempo l’Occidente reagisce a questa ulteriore minaccia.

Il primo ministro inglese Boris Johnson durante un incontro del COBRA ha dichiarato che questo “barbarico attacco” non fermerà l’evacuazione dei civili dall’Afghanistan avviata dal Regno Unito nei giorni scorsi.

Una fonte della British Defense conferma l’alta probabilità che dietro gli attacchi ci sia l’Islamic State Khorasan (ISIS-K).

Da Berlino la Merkel definisce la doppia esplosione “un attacco assolutamente spregevole“, che conferma che “il rischio è immenso e che la situazione è molto, molto tesa per far uscire le persone dal Paese“.

Macron, che ha richiamato l’ambasciatore francese in Afghanistan, ha espresso la sua preoccupazione per le prossime ore e ha invitato alla cooperazione internazionale: “Stiamo affrontando una situazione estremamente tesa che ci fa coordinare ovviamente con i nostri alleati americani e chiedere la massima cautela in un contesto che non controlliamo“.

La situazione molto tesa agli occhi dell’Europa ha stravolto l’agenda del presidente statunitense Joe Biden.

Il suo incontro con il nuovo primo ministro israeliano Naftali Bennett previsto oggi è stato posticipato a data da definire, cosi come l’incontro con i suoi collaboratori per discutere il ricollocamento dei rifugiati afghani.

 

Continua l’evacuazione ma con più urgenza, domani previsto l’ultimo C-130 italiano

 

Oltre 10.000 persone, secondo le stime del Pentagono, attendono e sperano di fuggire dal loro paese attraverso l’aeroporto della capitale afghana. Nei giorni scorsi le forze europee si sono mobilitate per far evacuare i propri cittadini e i rifugiati dell’Afghanistan.

Domani l’Italia aveva previsto un ultimo aereo organizzato dalla Difesa per portare in Italia i profughi.

Il volo in partenza all’alba passerà da Kuwait City per poi raggiungere Roma Fiumicino. Ma gli eventi di oggi hanno portato il ministro Di Maio a decidere di estendere il ponte aereo con l’Afghanistan anche dopo il 31 agosto.

Nel pomeriggio, alcuni spari avrebbero colpito il C-130 con cittadini italiani a bordo, ma le fonti di intelligence hanno successivamente spiegato che una mitragliatrice afghana ha sparato in aria per disperdere la folla all’aeroporto, costringendo il pilota ad effettuare un decollo tattico per sottrarsi ad una potenziale minaccia.

Gli italiani non erano, dunque, direttamente nel mirino dei talebani.

Poche ore dopo, gli attacchi dei kamikaze hanno rimesso in pericolo i nostri concittadini.

Al momento tutti gli italiani sono salvi e si trovano al riparo nei bunker.

 

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Il portavoce dei Talebani Zabihullah Mujahid ha detto che:  “L’Emirato Islamico condanna duramente i bombardamenti  dei civili all’aereoporto di Kabul” e che “sta facendo molta attenzione alla sicurezza e alla protezione delle sue persone“.

Tuttavia gli attacchi di oggi mettono in discussione la capacità dei Talebani di proteggere i propri cittadini e aprono la strada agli estremisti già presenti in Afghanistan che a breve potrebbero prendere il sopravvento.

 

Aggiornamenti:

 

Ore 9.25, l’ISIS rivendica gli attentati attraverso un loro gruppo su Telegram (source: Sky News Breaking)

 

Ore 10.41:

Afghanistan – Agenzia Amaq

Fonti militari hanno riferito ad Amaq che un combattente dello Stato Islamico è riuscito oggi a penetrare tutte le fortificazioni di sicurezza imposte dalle forze americane e dalle milizie talebane intorno alla capitale, Kabul. È poi riuscito a raggiungere un folto raduno di traduttori e collaboratori dell’esercito americano al “Baran Camp” vicino all’aeroporto di Kabul, e ha fatto esplodere la sua cintura esplosiva tra di loro, uccidendo circa 60 persone e ferendone più di 100, compresi i talebani.
Le stesse fonti hanno rivelato che l’attentatore è riuscito a raggiungere una distanza di non più di cinque metri dalle forze americane, che stavano supervisionando le procedure per il ritiro dei documenti da centinaia di traduttori e appaltatori in preparazione della loro evacuazione dal Paese, confermando che più più di 20 soldati americani sono stati uccisi o feriti.
È interessante notare che per più di una settimana le forze americane, in collaborazione con le milizie talebane, hanno evacuato centinaia di dipendenti stranieri, traduttori e spie che hanno lavorato per l’esercito americano negli ultimi anni.

Ore 11.07:

Il numero di vittime stimate sale a 60.

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