Albania-Italia 1-3: gli azzurri la ribaltano con Grifo

Albania-Italia finisce 1-3: a Tirana gli azzurri ribaltano lo svantaggio iniziale con la rete di Di Lorenzo e la doppietta di Grifo.

Albania-Italia 1-3: nell’amichevole di Tirana Di Lorenzo e un super Grifo rispondono al vantaggio albanese

Con la Serie A ferma da appena qualche giorno, ma destinata a riaprire i battenti solo il prossimo 4 gennaio, l’attenzione degli appassionati di calcio italiani sarà inevitabilmente catalizzata dai Mondiali di calcio in Qatar, che partiranno già da questa domenica. Ma anche quest’anno, come già 4 anni fa, la competizione internazionale per eccellenza sarà anomala per noi italiani. Proprio come in Russia nel 2018, anche il mondiale qatariota non vedrà la partecipazione dell’Italia, malamente eliminata dalla Macedonia del Nord nel marzo scorso.

E proprio per questo motivo il bis di amichevoli organizzate dalla FIGC per la settimana in corso assume dei toni quanto più malinconici possibili. In particolar modo stasera alle 20:45, all’Air Albania Stadium di Tirana, la Nazionale di mister Mancini ha affrontato i padroni di casa albanesi. Come detto, l’amichevole in terra schipetara è solo una delle due in programma per l’Italia in questa prima parte di sosta. Domenica prossima, infatti, in concomitanza con l’avvio della Coppa del Mondo, gli azzurri sfideranno l’Austria prima di partire per le “vacanze” più amare della loro carriera.

Ma parliamo della gara di stasera. A partire dalla formazione. Tra i pali Mancini si affida ad un Meret rilanciato dall’ottimo avvio del Napoli in campionato dopo un’estate difficilissima dal punto di vista personale. In difesa, affianco ai “rodati” Bastoni e Bonucci, spazio al giovane atalantino Scalvini. In mezzo al campo la coppia Verratti-Tonali. Con Di Lorenzo e Dimarco sulle fasce. In attacco, infine, spazio a Raspadori al centro. Completano il tridente Zaniolo e Grifo, italo-tedesco che si è preso la scena a suon di gol in Bundesliga col suo Friburgo. Tra gli avversari, invece, figurano molti volti noti al nostro calcio come il torinista Berisha, l’interista Asllani, il laziale Hysaj, il romanista Kumbulla e gli empolesi Ismajli e Bajrami.

Sul campo partono forte gli azzurri. Ma proprio Berisha è abile a dir di no a Raspadori, con Zaniolo che spara alto sulla respinta. E così, a sorpresa, sono gli schipetari a sbloccarla. Al 16′, infatti, Bajrami pennella per la testa di Ismajli, suo compagno all’Empoli. E l’incornata del difensore bacia la traversa, insaccandosi in rete. Ma già al 20′ la Nazionale pareggia. Dalla sinistra, infatti, Grifo crossa teso al centro, dove Di Lorenzo anticipa tutti battendo Berisha sul primo palo. Neanche 5 minuti e gli azzurri la ribaltano con lo stesso Grifo, che deve solo piazzarla sull’ottimo lavoro di recupero e contropiede di Raspadori. Poi Zaniolo colpisce un palo tutto solo davanti al portiere.

Ma la verve italiana si placa quando Tonali è costretto ad uscire dal campo in barella per un infortunio alla spalla occorsogli dopo una brutta caduta. E così in avvio di ripresa gli avversari provano ad approfittarsene. Prima Kumbulla chiama Meret alla gran parata. Poi Uzuni e Bajrami colpiscono una traversa a testa. Ma al 64′ Grifo, ancora in ripartenza, mette a segno la sua doppietta personale. Nel finale il ritmo si affievolisce. E Mancini ne approfitta per far esordire altri tre calciatori. In ordine lo juventino Fagioli, il sassolese Pinamonti e soprattutto l’udinese Pafundi. Il centrocampista classe 2006, appena sedicenne, infatti, è il terzo giocatore più giovane a debuttare con la maglia della Nazionale. Meglio di lui solo Renzo De Vecchi e Rodolfo Gandinelli, che addirittura esordirono in azzurro rispettivamente nel 1910 e nel 1911.

Per il resto sul campo succede poco o nullo. Albania-Italia termina 1-3. Buona prova degli azzurri in terra schipetara. Ma il match, al di là del rodaggio di alcuni giovani, lascia il tempo che trova. Ora testa alla sfida con l’Austria di domenica prossima. Ma quest’Albania-Italia sarebbe dovuto essere solo una partita di preparazione in vista del Qatar. E nessuno potrà toglierci la malinconia di non essere presenti alla manifestazione calcistica più importante al mondo per la seconda edizione consecutiva.