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Alice attraverso lo specchio, la nuova avventura

Alice attraverso lo specchio, la nuova avventura

23 Maggio 2016 0 Di Emilia Parisi

Alice attraverso lo specchio: James Bobin dirige il sequel della trasposizione live action del 2010 firmata da Tim Burton con Johnny Depp e Mia Wasikowska. Dal 25 maggio al cinema.

Alice attraverso lo specchio, salvate il Cappellaio

Alice torna nei cinema per una seconda avventura. Tutto, però, è cambiato nel Paese delle Meraviglie: il Cappellaio Matto Johnny Depp, che torna a vestire i panni del bizzarro personaggio, ha perso la sua “moltezza”, è depresso e ingrigito. Solo Alice, sempre interpretata da Mia Wasikowska, può salvarlo e comincia così una corsa contro il Tempo, ovvero la particolare creatura, metà uomo e metà orologio, che ha il volto della new entry Sacha Baron Cohen.

E’ quanto accade in Alice attraverso lo specchio (qui la scheda completa), sequel della trasposizione live action del 2010 firmata da Tim Burton che passa il testimone della regia a James Bobin (I Muppet, 2011; Muppets 2 – Ricercati, 2014), rimanendo però come produttore. Scritto da Linda Woolverton (già sceneggiatrice del classico La bella e la bestia, 1991, Alice in Wonderland, 2010 e Maleficent, 2014), il film è basato sul secondo romanzo di Lewis Carroll Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò (1871).

Il romanzo, all’epoca giudicato “intraducibile” a causa della molteplicità di giochi lessicali e matematici, neologismi e citazioni, crea un universo sospeso tra favola e sogno, mentre il film è narrativamente molto diverso, conservando del libro solo atmosfere e stile. La premessa narrativa di base è: Alice deve salvare il Cappellaio Matto. Accanto alle atmosfere surreali e psichedeliche tipiche di Burton, il regista James Bobin ha aggiunto un tocco d’arguta ironia, dal momento che Carroll è stato uno dei creatori della commedia nonsense, tassello della tradizione satirica inglese.

Alice attraverso lo specchio, il plot

Londra, fine Ottocento. Alice Kingsleigh (Mia Wasikowska), ormai cresciuta, ha trascorso gli ultimi anni seguendo le impronte paterne e navigando in mare aperto. Una volta tornata a Londra, è ricoverata in una clinica psichiatrica perché “emotiva, incline alla fantasia, malata di isteria femminile”. Dopo essere scappata dal tetro ospedale, Alice attraversa uno specchio magico e ripiomba nel Sottomondo, ritrovando tutti i suoi amici: il Bianconiglio, il Brucaliffo, lo Stregatto e il Cappellaio Matto (Johnny Depp).

Purtroppo quest’ultimo non è più in sé: i tempi del ballo della deliranza sono lontani, i capelli arancioni sono diventati grigi, il suo sguardo luminoso si è spento e soprattutto è sparita la sua “moltezza”. Per salvarlo da un destino apatico, Alice è costretta a viaggiare indietro nel tempo, deve agire sul passato per riportare il presente alla normalità. Deve anche impadronirsi di un oggetto metallico dalla forma sferica, il Chronosphere, custodito nella stanza del Grand Clock, il Grande Orologio che regola tutto il Tempo del mondo.

Anche la Regina Rossa (Helena Bonham Carter), che è stata spodestata ed esiliata, vorrebbe mettere le mani sul prezioso oggetto per cambiare la sua condizione. A custodire il Chronosphere è una strampalata creatura, mezzo uomo e mezzo orologio, il Tempo in persona (Sacha Baron Cohen). Buffone potente e pericoloso, il Tempo corre più veloce degli altri, sembra inafferrabile. Alice ingaggia così un inseguimento mozzafiato per sottrarre l’oggetto metallico all’oscuro signore del Grand Clock, animata da una sola speranza: salvare il Cappellaio Matto dalla sua apatia e restituirgli la sua “moltezza”.

Personaggi, scenografia e citazioni artistiche

Altra importante new entry, accanto al nuovo villain Sacha Baron Cohen, è Rhys Ifans che interpreta Zanik Hightopp, il padre del Cappellaio Matto. Tra i volti noti, invece, ritroviamo le due sorelle del primo capitolo: la folle ed orrenda Regina Rossa (Helena Bonham Carter), tipica creatura mostruosa dell’universo burtoniano, pronta a tagliare teste al minimo sgarro e la svampita Regina Bianca (Anne Hathaway), personificazione delle manie della società vittoriana dell’epoca. Ritorna nelle vesti di narratore il beffardo Brucaliffo che ha la voce, nella versione originale, dell’attore scomparso Alan Rickman.

Alice attraverso lo specchio, contrariamente a quanto fece Tim Burton nel primo capitolo della storia, non fa un uso massiccio di effetti visivi e green screen. Infatti, agli Shepperton Studios di Londra, dove si sono svolte le riprese del film, James Bobin ha ricostruito un’intera cittadina, sorta d’incrocio tra un paese del Cotswolds e Dubrovnik, dal gusto storico ed europeo. Il production designer Dan Hennah si è ispirato alle illustrazioni presenti nelle edizioni originali dell’opera di Carroll, ricreando un’atmosfera decadente e vittoriana.

Il Paese delle Meraviglie, creato da Bobin, è costellato di citazioni pittoriche: i soldati (uomini frutta-verdura) al servizio della Regina Rossa richiamano le “teste composte” del pittore del Cinquecento Giuseppe Arcimboldo; il teaser poster del film, in cui sono riprodotti orologi molli e liquefatti, sembra riecheggiare La persistenza della memoria, quadro dell’artista surrealista Salvador Dalì del 1931; infine, la caduta di Alice nel Sottomondo (attraverso una porta in mezzo al cielo azzurro) riporta alla memoria le nuvole sospese di René Magritte in The Victory (1939) e La riconoscenza infinita (1963).

 

 

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