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Ambiente e sanità : il governo chiamato alle prime prove

Ambiente e sanità : il governo chiamato alle prime prove

29 Ottobre 2022 0 Di Nunzio Ingiusto

Le azioni sui due settori decisivi per la transizione ecologica e la tutela della salute ci diranno quanto è verde l’anima del centrodestra. Soprattutto dopo il dramma del Covid19. Iniziativa dell’ISDE.

 

Ambiente e sanità : il governo chiamato alle prime prove

Quanto impegno metterà il governo di Giorgia Meloni su ambiente e sanità? Possiamo pensare positivo per questi due settori martoriati dell’Italia?

Nelle settimane passate ed anche alla Camera e al Senato abbiamo ascoltato parole rassicuranti dalla premier. Ma la pratica e il potere di fare le cose lo vedremo nelle prossime settimane.

Intanto diamo notizia della prima autorevole sollecitazione al governo, quella dell’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia), che auspica che con la nuova legislatura si raggiunga una maggiore integrazione tra i Ministeri di Ambiente e Salute.

Che  si lavori per l’integrazione di politiche che vedono i due settori strettamente connessi.

I due nuovi Ministri Gilberto Pichetto Fratin all’Ambiente e Orazio Schillaci alla Salute, in quanto medici sanno di cosa si parla. La sinergia dovrebbe scaturire da un esame congiunto dei dossier che il governo Draghi ha lasciato incompleti, ma non intatti.

Soprattutto l’ex Ministro Roberto Cingolani, oggi consulente di Palazzo Chigi, ha lavorato sulle grandi questioni della transizione  ecologica e del clima.

Il suo lascito è stato positivo per questo credo che il nuovo goveno non commetterà l’errore di aggiornare quelle politiche.

“La prima vera sfida che il Governo dovrà affrontare – scrive l’Isde- sarà quella di sostenere la riduzione degli inquinanti. La  nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria è buona, ma deve essere migliorata recependo tutte le indicazioni dell’OMS. E i due Ministri possono e debbono fare la loro parte”.

A questo proposito c’è subito il richiamo al Covid.

In due anni ci sono state interazioni complesse e inaspettate tra malattie trasmissibili e non trasmissibili, fattori ambientali e disuguaglianze socio-economiche.

In particolare, secondo le ricerche ISDE, le popolazioni vulnerabili stanno subendo nello stesso tempo il peso crescente di malattie croniche, disabilità, alterazioni ambientali, squilibrio demografico, disuguaglianze sociali ed economiche.

Se i due dicasteri partono dalla Politica Agricola Comune varata dall’Ue che ha tanti agganci con clima e salute pubblica, i danni futuri saranno molto minori di quelli attuali.

Giorgia Meloni dovrebbe seguire con attenzione anche quello che Bruxelles chiede. Ha fatto dichiarazioni concilianti verso l’Ue e quindi è giusto che si faccia carico di alcune richieste specifiche.

L’Europa su queste tematiche  ha chiesto all’Italia  di ridurre del 62% l’utilizzo di pesticidi entro il 2030.

Obiettivo che si  puo’ raggiungere tranquillamente con politiche e concertazioni adeguate. L’agricoltura biologica si sta facendo strada e la sostenibilità nelle aziende agricole sta diventando un valore, sostenuto da molti incentivi statali.

Andiamo verso l’agroecologia, che  rafforza anche l’export nel mondo. Ma dobbiamo cogliere tutte le occasioni strutturali e progettuali per il binomio ambiente e sanità: dalle comunità energetiche, alla produzione di biogas , ai tetti fotovoltaici in campagna, all’ingresso di giovani  per avere la prova che anche il centrodestra ha un anima verde.

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