Ambiente: giudici testimonial del riciclo
06 Novembre 2023Alla Procura della Repubblica di Trani si sperimenta l’uso esclusivo di borracce di plastica. Originale iniziativa del Consorzio Polieco
Facciamo i giudici italiani testimonial della green economy ? Si e complimenti a chi l’ha pensata. É una buona idea soprattutto per una categoria di persone che prende sempre le cose sul serio.
I giudici sono abituati a rispettare le regole (sic!) e quindi possono essere tranquillamente acquisiti alla causa: ambientale, s’intende.
La notizia che al Tribunale di Trani sono state distribuite 200 borracce riutilizzabili realizzate in plastica riciclata per giudici e personale amministrativo è il segno che i severi servitori dello Stato ci stanno.
Basta bicchieri e bottiglie monouso, il mondo eco ci guarda e proietta anche noi nel sistema dell’economia circolare, si saranno detti. Abbiamo tutto da guadagnare e per una volta non saremo sballottati di qua e di là per sentenze e indagini.
Il capo della Procura di Trani, il dottor Renato Nitti ha firmato un protocollo d’intesa con il Consorzio per il Riciclaggio dei Rifiuti dei beni in polietilene Polieco per ridurre il prelievo di acqua dai distributori. Durante udienze, interrogatori, riunioni berranno tutti dalle borracce: acqua si spera.
Testimonial si ma diversi da attrici, soubrette, influencer. Così per fare le cose seriamente é stato creato un tavolo tecnico per scrivere un piano di interventi di riduzione dei rifiuti e di riciclo.
Il consorzio Polieco non si è fatto scappare l’occasione di avere a disposizione giudici ( gratis) per stampare anche linee guida per la raccolta dei rifiuti da ufficio. Bravi.
Ma quanti liquidi si consumano alla Procura di Trani ? Non si sa. Bere molta acqua durante il giorno é un consiglio medico di base. Perdere la borraccia o dimenticarsela a casa comporta rischi gravissimi, perché qui una (borraccia) vale una ( borraccia).
Non sappiamo come si comporteranno avvocati, imputati, testimoni e frequentatori vari. I giudici oltre ai codici dovranno avere sempre con se la borraccia e in linea di principio non possiamo escludere furti o trafugamenti di borracce. Magari un imputato (assolto) la chiederà come ricordo di una disavventura giudiziaria. Tutto è possibile.
Immaginiamo, infine, che l’accordo firmato con Polieco preveda anche sanzioni, multe, forse l’arresto in flagranza, per i trasgressori. Per forza di causa (ambientale) maggiore. In caso contrario, qualora non lo prevedesse, sarebbe un’ingiustizia assai grave. Figuriamoci, a casa dei giudici.