Andrà in Sicilia Flyeye, il nuovo telescopio Esa per la caccia agli asteroidi
01 Novembre 2018
In Sicilia il primo telescopio europeo Flyeye
Ormai è certo: il primo telescopio della rete europea Flyeye, appositamente progettata da Esa, Agenzia spaziale europea per dare la caccia agli asteroidi nello spazio, sarà affidato all’Agenzia spaziale italiana Asi e sarà impiantato in Sicilia.
Per la precisione sulla cima del monte Mulara, nel parco delle Madonie, a 1865 metri di altezza.
«Il problema degli asteroidi, della loro identificazione e tracciamento è molto importante – ha detto il presidente dell’Asi Battiston. – Questo strumento brevettato in Italia e costruito dall’industria nazionale come capofila di una filiera internazionale, sarà dapprima installato a Matera al centro di Geodesia Spaziale dell’ASI per la sua calibrazione e poi sul monte Mufara nel Parco delle Madonie in Sicilia. Questo strumento avanzatissimo – conclude Battiston – doterà l’Italia una capacità unica a livello europeo per la tracciatura e l’identificazione di asteroidi potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta».
Il Flyeye è un rivoluzionario telescopio, che monterà un ampio assortimenti di camere e di ottiche diverse.
Sarà in grado di analizzare una porzione di cielo e di suddividerla in 16 diverse sezioni, allo scopo di ampliare le capacità visive del telescopio stesso.
L’Esa, che da molti anni sta lavorando al progetto, ne ha in programma almeno quattro, da collocare in altrettanti angoli diversi del mondo.
Una volta messi in rete, i Flyeye saranno in grado di esaminare praticamente tutta la volta celeste.
Loro compito, catturare immagini di qualsiasi oggetto pericoloso possa passare dalle parti della Terra e magari minacciare di abbattersi sulla sua superfice.
Nel mirino, asteroidi e comete, insieme a detriti spaziali, pianeti extrasolari attorno a stelle vicine, controparti ottiche di onde gravitazionali e neutrini, supernovae, afterglow di gamma ray burst.
Flyeye, gioiello della tecnologia made in Italy
La realizzazione dei telescopi Flyeye è stata affidata, sin dal 20 16 ad un consorzio di imprese di sette Paesi europei, guidati dalla OHB Italia, che ha sede a Milano.
Il primo telescopio della rete, dunque, sarà collocato in Sicilia, come prevede una ipotesi discussa per mesi e finalmente messa nero su bianco con un accordo tra Asi e Esa firmato il 25 ottobre scorso a Madrid.
All’Asi, in particolare, andrà il compito di realizzare sulla cima del Monte Mulara, dove già esiste una struttura sperimentale, l’infrastruttura destinata ad ospitare il telescopio.
Da realizzare, in particolare, accesso stradale, forniture di acqua ed energia, e reti telematiche.
All’Esa toccherà invece andare a realizzare le strutture tecniche e a mettere in opera il telescopio stesso, probabilmente a maggio 2019.
Flyeye, il telescopio con l’occhio della mosca
Il telescopio Flyeye, che avrà un occhio “multiplo, quindi concettualmente simile a quello della mosca da cui prende il nome, offre una visione molto ampia, 6.7° x 6.7°, cioé circa 45 gradi quadrati. 6.7° corrispondono a circa 13 volte il diametro della luna come vista dalla Luna.
Il che rende il telescopio FlyEye, attualmente in costruzione alla Hob Italia a Milano, il prototipo più avanzato al mondo.
Il suo specchio primario di un metro di diametro, grazie a una particolare conformazione dell’ottica, potrà scrutare un grande campo di cielo, 28 volte il diametro della Luna piena (a differenza degli altri telescopi che osservano uno spazio di cielo corrisponde a un diametro di Luna).