
Appalti e politica in Calabria, indagati Oliverio, Adamo e Occhiuto
07 Maggio 2019Calabria: chiusa l’inchiesta sui lavori pubblici a Cosenza che coinvolge il governatore Oliverio e l’ex consigliere Adamo (Pd) e il sindaco Occhiuto (Fi).
Calabria, bufera sulla politica per gli appalti della metropolitana
E’ una vera e propria bufera bipartisan quella che si è abbattuta sulla politica calabrese. dopo che il Gip di Catanzaro ha inviato l’avviso di chiusura indagini per l’inchiesta che riguarda gli appalti per la metropolitana leggera e l’ospedale di Cosenza. Tra i 20 destinatari, anche il presidente della Regione, Mario Oliverio e l’ex consigliere regionale Nicola Adamo (entrambi del Pd) e il sindaco di Cosenza nonché candidato presidente della Regione di Forza Italia Mario Occhiuto. Tra i reati ipotizzati, a vario titolo per i 20 indagati, i reati di associazione per delinquere, frode nelle pubbliche forniture, turbative d’asta e corruzione. Oliverio, su Facebook, si difende, sostenendo che si tratterebbe di fatti precedenti al suo insediamento e quindi non a lui contestabili.
Gli atti, notificati oggi da Guardia di Finanza e Carabinieri, riguardano l’inchiesta condotta dal Procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri e dall’aggiunto Vincenzo Capomolla sugli appalti della metropolitana leggera e del nuovo ospedale di Cosenza.
Secondo la Procura di Catanzaro sulle due opere ci sarebbero interessi di alcuni politici, imprenditori e professionisti, tra questi anche due ex consiglieri regionali calabresi cosentini
Oliverio e Adamo, si afferma nell’avviso, sarebbero i promotori di un’associazione per delinquere finalizzata a “commettere una serie di delitti contro la Pa”. Oliverio è ritenuto “il referente politico istituzionale degli associati, nonché degli amministratori pubblici e degli imprenditori in ordine agli sviluppi delle procedure di gara pubbliche bandite dalla Regione e di interesse dell’associazione, nonché alle vicende politiche ed istituzionali correlate alle stesse“.
“Si parla di una scelta progettuale ingiustificata sul piano tecnico ed economico”, si legge tra l’altro nell’ordinanza a proposito della metropolitana leggera, per la quale sono stanziati oltre 160 milioni di euro dell’Unione europea.
Oliverio: Fatti precedenti al mio insediamento
Il presidente della Regione, Oliverio, ha affidato a Facebook la sua difesa.
“Dopo una approfondita lettura, devo constatare che mi sono state contestate, come ipotesi di reato, fattispecie che, a mio avviso, attengono alla normale vita politico – amministrativa dell’Ente – ha scritto il presidente della Regione Calabria – Mi si contestano scelte politiche e/o tecniche, cui si ‘abbinano’ ipotesi di reato, alcune (vedi gara di appalto metropolitana di Cosenza) operate nel 2014, cioè precedentemente al mio insediamento alla guida della Regione mentre per altre, come la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza, è stato prodotto, come è noto, il solo studio di fattibilità, tra l’altro da parte dell’Azienda Ospedaliera. Sono quanto mai certo che, anche in questa occasione, nessun giudice condividerà una simile impostazione accusatoria, che intravede sospetti di reato in normali condotte di natura politica, nel senso aristotelico del termine”.
“Un dato sintomatico, che andrà pure approfondito – afferma Oliverio – è quello che attiene ad una indagine che è iniziata a fine 2014, ovvero il giorno stesso del mio insediamento alla guida della Regione e che si è, guarda caso, conclusa verso la fine dello stesso, nel 2019. Questo ennesimo avviso di garanzia mi porta ad esprimere profonda amarezza per quanto mi sta accadendo. Non posso in alcun modo accettare di essere additato come il promotore di ‘una associazione per delinquere con lo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti contro la Pubblica Amministrazione‘”.
Il governatore ribadisce quindi che “combatterà con tutte le energie” per dimostrare la propria “assoluta estraneità ai fatti contestati. La mia non vuole essere una sfida rivolta agli apparati giudiziari ed investigativi. E’ solo l’unico modo che, come politico, cittadino e uomo, mi resta per contrastare questa feroce gogna cui – conclude – sono sottoposto, posso ora dirlo, dal primo giorno del mio insediamento”.
Il post su Facebook di Mario Oliverio:
Il Pd: La politica valuti glì interessi della Regione
Sulla notizia è intervenuta Marina Sereni, responsabile Enti Locali nel Coordinamento nazionale del Pd, che ha affidato il suo commento ad una nota.
“Seguiamo con attenzione e rispetto il lavoro degli inquirenti calabresi e auspichiamo che si faccia piena luce su eventuali episodi di malaffare. – ha scritto – Il Paese, tanto più in una fase di difficoltà economiche e di ristrettezze della finanza pubblica, non può tollerare episodi di cattiva gestione. Il PD è e sarà sempre in prima linea contro ogni forma di opacità e mancato rispetto delle regole. Confidiamo che la politica calabrese sappia valutare con serietà ed equilibrio la forma migliore per garantire gli interessi della Calabria e la piena funzionalità delle amministrazioni”.
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