Assemblea Pd, contrordine: la Sinistra decide la scissione
19 Febbraio 2017Contrordine alla fine dell’assemblea del Pd che ha rinviato a martedì le decisioni: la Sinistra opta subito per la scissione.
Assemblea Pd, la Sinistra forza sulla scissione
Domenica all’insegna dello stop & go. Domenica tattica, di studio dell’avversario nella hall del Parco dei Principi che ospita l’Assemblea nazionale del Pd. Domenica di attacchi e di mani tese. Una sciarada per provetti enigmisti. Con due finali, il primo al termine del summit renziano, il secondo al termine di un vertice post-assembleare tra Michele Emiliano, Enrico Rossi e Roberto Speranza.
Verso l’imbrunire si percepiva netta l’impressione del rinvio di 48 ore del finale della lotta di potere interna al Pd. Martedì sera la Direzione del Nazareno avrebbe scritto l’ultimo atto dello psicodramma.
Accade – commentavano in molti – quando manca fino in fondo il coraggio delle proprie azioni, accade quando assale la paura nel compiere il passo decisivo. E accade infatti che l’Assemblea nazionale del Pd si chiuda senza aver prima sciolto il nodo rappresentato dalla incompatibilità – antropologica prima che politica – tra renziani e oppositori interni.
Un quadro di attesa nel quale i ribelli rischiano di perdere la propria credibilità urbi et orbi et per omnia saecula saeculorum. Tra i punti fermi fissati dall’Assise piddina, le dimissioni da segretario di Matteo Renzi e l’avvio delle procedure congressuali.
Non manca il calcolato colpo di scena con l’apparente scivolone di Michele Emiliano sulla vaselina, l’olio col quale il governatore della Puglia aveva intenzione di ungere il fondoschiena del Giovanotto.
Letta col senno di poi, si rivelerà abile mossa strategica. E infatti in tarda serata si scoprirà che la trovata del governatore della Puglia aveva prodotto gli effetti sperati dai ribelli. La vaselina produce gli effetti desiderati nel clan renziano, per Emiliano è missione compiuta.
In serata l’annuncio della scissione
E di fronte alle mancate risposte di Matteo Renzi sollecitate dal governatore della Puglia, ecco in serata l’annuncio della scissione.
Un annuncio griffato Emiliano, Rossi, Speranza. E benedetto da Massimo D’Alema, regista dell’operazione. Muore il Pd, nasce una nuova Sinistra, nasce il partito del Giglio magico.
Detto ciò, da oggi il Giovanotto è ufficialmente disoccupato senza reddito a carico della consorte. Si deciderà a cercare lavoro?