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Attentati a Firenze, otto anarchici arrestati

Attentati a Firenze, otto anarchici arrestati

03 Agosto 2017 0 Di Pietro Nigro

Otto anarchici arrestati oggi a Firenze, Roma e Lecce per l’attentato di Capodanno e per l’attacco alla stazione Carabinieri di Rovezzano.

Otto anarchici arrestati perché ritenuti responsabili di due diversi episodi, l’attentato di Capodanno a Firenze, in cui un artificiere ha perso una mano e un occhio,e per l’attacco alla stazione dei Carabinieri di Rozzano.

Attentati a Firenze, otto anarchici arrestati

Unica l’indagine, condotta dai funzionari della Digos di Firenze e dai Carabinieri del Ros. Due gli episodi al centro delle indagini, l’attentato di Capodanno contro una sede di Casa Pound in cui un artificiere ha perso la mano e l’occhio, e l’attacco a suon di Molotov avvenuto il 21 aprile 2016 contro una stazione dei Carabinieri a Rovezzano-Firenze. Ed otto le persone complessivamente arrestate oggi in varie parti d’Italia.

Il primo episodio, il pacco bomba depositato in via Leonardo da Vinci, all’esterno della libreria il Bargello, vicina a Casa Pound, è avvenuto la notte di Capodanno. Durante l’intervento degli artificieri della polizia, il timer collocato sull’artigianale ordigno è esploso e il sovrintendente Mario Vece ha subito l’amputazione di una mano e la perdita dell’occhio destro.

In questo video, la testimonianza dell’artificiere Mario Vece, rimasto mutilato quella notte.

 

Le indagini della Digos e dell’antiterrorismo

Da quella notte l’indagine della Digos e dell’Antiterrorismo è proseguita a spron battuto con intercettazioni, pedinamenti, ed anche esami biologici sui reperti trovati sul posto dalla Scientifica. Tra gli altri, il nastro isolante usato per chiudere il pacco bomba ha permesso di individuare anche l’uomo che per gli investigatori avrebbe pria confezionato e poi materialmente collocato l’ordigno.

E alla fine, non solo sono stati individuati i cinque sospettati di quell’attentato, ma sono stati stabiliti anche diversi collegamenti con l’altro episodio, l’attacco con bottiglie incendiarie contro la stazione dei Carabinieri dell’aprile precedente, e all’individuazione di altri tre individui.

Una volta definito il quadro dei sospetti e delle prove, e preparati i provvedimenti di fermo, sono immediatamente scattati gli arresti, necessari anche per evitare la fuga degli indagati, e che sono stati condotti in varie città d’Italia.

I nomi degli anarchici arrestati

Otto in totale gli anarchici arrestati. Per la bomba alla libreria si tratta di Nicola Almerigogna, 34 anni, fiorentino; Roberto Cropo, 31 anni, torinese; Pierloreto Fallanca, 30 anni, residente a Martinsicuro (Teramo); Giovanni Ghezzi, 31 anni, di Pistoia, residente a Firenze e Salvatore Vespertino, 31 anni, nato a Nuoro ma residente a Rimini. Sono accusati per la bomba carta davanti alla caserma dei carabinieri Micol Marino, 30 anni, fiorentina; Marina Porcu, 34 anni, di Sassari, e Sandro Carovac, 33 anni, pratese, residente a Pontassieve.

 

Blitz a Firenze, anarchici rifugiati sul tetto

Anarchici arrestati a Firenze, gli occupanti del centro sociale rifugiatisi sul tetto (ph. Polizia di Stato).

Anarchici arrestati a Firenze, gli occupanti del centro sociale rifugiatisi sul tetto (ph. Polizia di Stato).

Il primo arresto è stato eseguito in via Senese, al Galluzzo, nell’edificio occupato abusivamente da dieci anni e in cui ha sede “La Riottosa Squat”, la sede forse più importante degli anarchici di Firenze.

Concitati gli arresti: all’arrivo delle Forze dell’ordine, infatti, un gran numero di anarchici e di simpatizzanti presenti nel centro occupato hanno allestito un blocco della strada, per ostacolare il passaggio. Nel frattempo, quattro persone, tra cui due destinatari degli ordini di arresto, Almerigogna e la Marino, sono andati a barricarsi sul tetto dell’edificio, da cui sono scesi dopo 13 ore, quando hanno forse compreso che non si poteva fare null’altro, senza contare l’impossibilità di resistere oltre al caldo torrido.

A quel punto sono stati eseguiti sei ordini di arresto, e le altre due persone salite sul tetto sono state denunciate a piede libero, mentre l’edificio occupato dal 2007 è stato posto sotto sequestro.

Tra gli arrestati a Firenze c’è anche Salvatore Vespertino, il responsabile dell’attentato alla libreria individuato dalle tracce biologiche trovate sul nastro adesivo che chiudeva la bomba, una bomboletta spray riempita con polvere pirica.

Roberto Cropo, nato e residente a Torino, è stato arrestato questa mattina a Roma.

Un altro arresto è stato eseguito in Puglia, dove si trovava Pierloreto Fallanca, originario della provincia di Teramo e attualmente ospite di un centro sociale. Fallanca è considerato l’ispiratore dell’attentato di Firenze. Il blitz é scattato all’alba quando gli agenti dell’unità operativa di primo intervento della Questura di Lecce e della Digos hanno fatto irruzione in una villetta di Roca, Marina di Melendugno, occupata abusivamente da qualche settimana da gruppi di militanti anarchici e trasformata in un centro sociale denominato “Caura”. Al momento dell’irruzione Fallanca dormiva insieme ad altre sette persone, uomini e donne salentini appartenenti all’area antagonista. A carico di Fallanca, che non ha opposto resistenza, le accuse di concorso in tentato omicidio, fabbricazione detenzione e porto abusivo di materiale esplodente.

E l’indagine non si ferma, perché, come ha confermato Eugenio Spina, dirigente superiore della polizia di Stato, a capo del servizio centrale dell’antiterrorismo, si cerca di individuare altre persone coinvolte negli attentati, e si sospetta che all’interno degli ambienti anarchici fiorentini possa essere nata una vera associaizone a delinquere.

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