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Aziende per il territorio: la lezione di E.ON

Aziende per il territorio: la lezione di E.ON

06 Dicembre 2024 0 Di Nunzio Ingiusto

L’azienda energetica promuove un progetto di aiuti e solidarietà alle persone nell’impegno verso la transizione ecologica.

 

Si dice che quando le aziende si preoccupano di interagire con i territori nei quali hanno attività, c’è sempre qualcosa da nascondere. È accaduto in passato per inquinamenti,  collusioni con la criminalità, truffe ai risparmiatori, disastri ambientali. Nell’epoca della transizione digitale ed ecologica sapere che ci sono aziende che costruiscono relazioni con il territorio a partire dai propri dipendenti, per scopi sociali,  porta a rivedere determinati giudizi.

E.ON Italia è una di queste aziende. È un player energetico mondiale e da qualche anno ha imboccato la strada del volontariato sociale e ambientale modificando il proprio modo di fare impresa. Ha stabilito che la transizione- sopratutto quella energetica- se non vuole generare nuove differenze non deve lasciare indietro nessuno. Dentro le sue strutture organizzative ha piantato il seme del volontariato aziendale per dare  supporto alla comunità e alle fasce di popolazione in difficoltà. Con, e anche, per i dipendenti ha costruito il progetto “ It’s on us to make new energy work”,  più o meno “noi facciamo funzionare la nuova energia”. È il sistema per avere “responsabilità di guidare un cambiamento che possa essere quanto più tangibile e partecipato possibile” ha spiegato Daniela Leotta, Chief Strategy, Sustainability & Communication Director di E.ON Italia. Nel 2024, E.ON Italia ha coinvolto centinaia di persone tra dipendenti, familiari, partner e clienti in progetti di volontariato, che hanno dedicato a progetti ambientalie sociali più di 1.200 ore. I dipendenti sono stati coinvolti su piani di azione specifici, dalla tutela della biodiversità, alle attività a impatto diretto sulle persone e sulla comunità. Tra novembre e dicembre, i dipendenti hanno partecipato alle giornate  di volontariato aziendale natalizio con Vidas, un’associazione che difende il diritto delle persone con malattie inguaribili. Altri dipendenti hanno collaborato con la  Fondazione Libellula, per contrastare, la violenza di genere, altri hanno pulito il litorale di Savona. Alla fine di ogni intervento soddisfazione a piene mani e forte orgoglio tra i dipendenti.

Che seguito hanno queste iniziative in Italia? Quante aziende riescono a concepire il modello “It’s on us to make new energy work” ? L’Italia è il Paese che lamenta il costo dell’energia più alto tra i Paesi del G20 e la transizione viene percepita da milioni di famiglie come un aggravamento della propria condizione sociale. Chi è in condizione di povertà energetica teme contraccolpi su tuto e pensa in cuor proprio all’ennesima macchinazione dei potenti contro i deboli. Non è così e la risposte positive a questo stato di cose sono nelle mani di chi ha i mezzi per modificare quella percezione discriminante. Aprirsi ai territori per cambiarli in meglio: cosa che a E.ON è riuscita bene.

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