Baroni: doppio scherzo al Napoli, azzurri battuti anche al Maradona
09 Dicembre 2024Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; McTominay (37′ st Raspadori), Lobotka (37′ st Gilmour), Anguissa (47′ st Folorunsho); Politano (31′ st Neres), Lukaku (47′ st Simeone), Kvaratskhelia. A disp.: Contini, Caprile, Juan Jesus, Rafa Marin, Spinazzola, Zerbin, Ngonge. All.: Conte
Lazio (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli (16′ st Patric), Nuno Tavares (47′ st Gigot); Dele-Bashiru, Guendouzi; Isaksen (47′ st Lazzari), Dia (27′ st Pedro), Zaccagni; Castellanos (27′ st Noslin). A disp.: Mandas, Furlanetto, Bordon, Castrovilli, Tchaouna. All.: Baroni
Arbitro: Colombo
Marcatori: 34′ st Isaksen (L)
Ammoniti: Dia (L), Guendouzi (L), McTominay (N), Rrahmani (N), Castellanos (L)
A distanza di tre giorni si ritrovano davanti Napoli e Lazio, questa volta in campionato. Il partenopei hanno provato a riagganciare la vetta della classifica, mentre i bianco-celesti, dopo la vittoria della Fiorentina, hanno cercato di riportarsi in zona Champions League.
La Lazio dopo la Coppa Italia dunque, vince anche in campionato, una partita molto intensa quella del Maradona che ha visto le due squadre giocare a viso aperto. I biancocelesti passano nel finale con Isaksen, il Napoli prova a cercare il pareggio ma nell’assedio finale non riesce mai veramente a pungere i biancocelesti.
In classifica adesso il Napoli scende al secondo posto rimanendo fermo a 32 punti, mentre la Lazio aggancia la terza piazza raggiungendo Inter e Fiorentina a 31 lunghezze.
Dicevamo; gara a viso aperta nonostante nella prima frazione di Napoli-Lazio non brilla di ritmi alti e divertimento, ma vive di fiammate, da una parte e dall’altra. Le occasioni non mancano per entrambe le squadre. Il Napoli parte forte con McTominay che sfiora il gol ben assistito dall’asse Di Lorenzo-Politano e chiude altrettanto bene con Kvara che sfiora il capolavoro su punizione nel finale di gara.
Nel mezzo invece esce fuori una Lazio molto organizzata, che si aggrappa all’estro di Isaksen, fermato da un gran Meret, e al solito roccioso Tavares, ben contenuto però da Di Lorenzo.
La prima frazione di Napoli-Lazio si conclude a reti vergini, sotto il diluvio del Maradona, con due squadre che si studiano e aspettano il momento giusto per affondare il colpo.
Riparte la gara e anche nella seconda frazione i ritmi non sono altissimi. Le due squadre gestiscono il possesso provando a sviluppare la propria manovra soprattutto sulle corsie laterali: la Lazio a sinistra, il Napoli a destra. Un botta e risposta tattico continuo, che Dele Bashiru prova ad interrompere con un destro potentissimo dalla distanza che coglie la traversa. Ci prova anche il Napoli, Anguissa sfiora il palo sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Kvara.
L’equilibrio sembra fare da padrone, fino al 79′: splendida apertura di Noslin che premia Isaksen, bravo ad anticipare e a superare un incerto Olivera e a battere Meret con una conclusione a giro di sinistro leggermente deviata e imparabile.
La reazione del Napoli nel finale di gara non si vede. Gli azzurri non riescono a spaventare realmente la Lazio, corsara al Maradona. I biancocelesti battono la squadra di Conte che perde il primo posto in classifica.
Intanto Antonio Conte ha cosi commentato dopo la gara : “Due sconfitte campanelli d’allarme? Lo sarebbero se non avessi avuto risposte in campo. In Coppa Italia è stata equilibrata, oggi abbiamo fatto meglio della Lazio. Ho detto ai ragazzi che la strada è quella giusta, ci sono degli inciampi ma importante che quando si inciampa c’è una base che ti dà fiducia perchè sai che quella è la strada da percorrere con i ragazzi”
Conte ha poi continuato :“Napoli settimo attacco in campionato? Raggiungere una solidità con i difensori a centrocampo significa che si sta facendo un grande lavoro. Stiamo lavorando per migliorare la fase offensiva, i numeri sono lì. Per il tempo che stiamo nell’ultimo terzo degli avversari realizziamo poco. Ci stiamo lavorando tanto per migliorare, bisogna andare con fiducia. Anche sui calci piazzati i ragazzi devono andare sapendo che possono fare gol, dobbiamo essere cattivi e l’ abbiamo margini di miglioramento. I ragazzi mi seguono e sono molto obiettivi. Se vuoi vincere devi fare gol. Le ripartenze sono inevitabili se non vuoi far giocare l’avversario e bisogna essere più preparati. Ma fa parte del processo di crescita, preferisco vedere una squadra attiva e non passiva che sta ad arroccarsi e a difendere bassa. Il percorso sta dando buoni frutti, c’è ancora tanto da fare, sono passati solo cinque mesi. Non si torna indietro sui principi, non voglio vedere una squadra remissiva ma che aggredisca l’avversario. Poi i giocatori di qualità devono fare la differenza”.
Marco Baroni, tecnico della Lazio invece ha cosi inteso commentare : “Per noi era un esame, vogliamo giocare contro avversari difficili per alzare il nostro livello ed essere sempre più competitivi. Complimenti a tutti, anche a chi è entrato dopo che ha dato il proprio contributo. I ragazzi ci hanno dato subito grande disponibilità, ci auto-alimentiamo. È un gruppo che lavora, il primo confronto lo facciamo con noi stessi. La sfida è con noi, dobbiamo dimostrare di essere al livello di altre squadre forti. Abbiamo fatto molto bene, tranne negli ultimi 15’ del primo tempo in cui ci siamo innervositi”.
Dunque commentando la gara, ma volendo analizzare qualche spunto tecnico sul momento no degli azzurri, possiamo senz’altro a nostro avviso dire, male il Napoli. I numeri non mentono e se gli azzurri sono il 7 attacco della serie A, una domanda bisognerà anche porsela. È un dato di fatto, cosi come è un dato di fatto che in mezzo al campo manca qualità. Nessuno tra gli azzurri in questo moemto della stagione, salta l’uomo e solo Mctominay tira in porta. Manca a nostro avviso, quel quid tecnico che consegnerebbe ad una squadra imprevedibilità in una zona nevralgica del campo e per tale motivo, la palla viene scaricata solo sugli esterni, troppo decentrati e lontani da Lukaku mai lanciato sulla profondità, ma al contempo troppo messo sul banco degli imputati ingiustamente. Il Napoli, purtroppo, oggi è una squadra prevedibile anzi prevedibilissima e questo in serie A lo si paga maledettamente. Non c’è dubbio quindi, che qualcosa nello schema e negli uomini sia da cambiare ( veramente gia da un po). Tra l’altro cambi tardivi anche stavolta.
Le pagelle:
NAPOLI
Meret 6 – Dopo 20 minuti si oppone con un intervento non banale a una conclusione dal limite dell’area di Isaksen. Non riesce a replicare nella ripresa, ma il tiro scagliato al 78esimo dal danese è davvero imprendibile.
Di Lorenzo 6.5 – Il duello con Zaccagni è complicato, ma ne esce egregiamente. Collaudata spalla di Politano in fase offensiva.
Rrahmani 6 – Prende un giallo troppo ingenuo per un calciatore della sua esperienza, ma difensivamente la prestazione è impeccabile. Sempre al posto giusto.
Buongiorno 6.5 – E’ in confidenza e fornisce un’altra prestazione senza sbavature. Insostituibile.
Olivera 5 – A volte terzino, altre esterno d’attacco, altre ancora spalla di Lukaku. Ottima prestazione fino all’episodio che, in negativo, decide la partita dal Napoli: su una verticalizzazione di 40 metri perde il tempo e Isaksen, il risultato è il gol che decide la partita.
Anguissa 6.5 – Stasera il migliore della mediana partenopea, il più lucido in una partita condizionata dalla pioggia. Sfiora anche il gol: a venti dalla fine scheggia il palo con un colpo di testa. Dal 91esimo Folorunsho s.v.
Lobotka 6 – A inizio ripresa perde un pallone velenoso e Dele-Bashiru colpisce la traversa. Discreta partita con qualche imprecisione. Dall’82esimo Gilmour s.v.
McTominay 5.5 – Pronti via e ha a disposizione una delle più importanti occasioni del match ma Provedel ci mette il corpo. Poi un po’ si perde: sempre nel vivo del gioco, ma spesso impreciso quando c’è da fare la giocata decisiva. Dall’82esimo Raspadori s.v.
Politano 5.5 – Parte forte ma poi troppo ordinario. Non riesce nello spunto decisivo. Dal 76esimo Neres s.v.
Lukaku 5 – Partita di sofferenza, tante sportellate coi centrali biancocelesti e pochi palloni giocati. Dal 91esimo Simeone s.v.
Kvaratskhelia 5 – Nel primo tempo si sbraccia in continuazione perché troppo fuori dalle trame di gioco del Napoli. La situazione non cambia granché nella ripresa: non balla sotto la pioggia.
Antonio Conte 5 – Un’altra sconfitta contro Marco Baroni. Questa volta, con i titolari, va in scena un’altra partita. Più equilibrata. Ma sotto la pioggia battente il suo Napoli si scioglie. E’ troppo impreciso.
LAZIO
Provedel 6,5 – Riflessi pronti sul destro di McTominay, si ripete su Anguissa. Accompagna fuori con lo sguardo la punizione di Kvaratskhelia. Trasmette tanta sicurezza nelle uscite.
Marusic 6,5 – Kvaratskhelia si rende pericoloso soltanto su calcio da fermo, lui si limita a portarlo sul piede debole. Ottima intesa con Isaksen.
Gila 7 – Prende in consegna Lukaku, al quale si guarda bene dal concedere l’appoggio: non gli permette di spostare il mirino su Provedel.
Romagnoli 6,5 – Insieme al socio di reparto taglia fuori dal gioco Big Rom. Pulito negli interventi, sbroglia diverse situazioni: in una di queste si fa pure male. Dal 61′ Patric 6,5 – Reclutato in fretta e furia, fa il suo dovere senza batter ciglio. Chiude da schermo davanti alla difesa.
Nuno Tavares 7 – Treno diretto, non fa fermate: riprende da dove aveva lasciato prima dell’infortunio. A costo di concedere qualcosa. Dal 90’+3 Lazzari sv
Guendouzi 7 – Serata da play, fa il Rovella della situazione arretrando il raggio d’azione: detta i tempi di gioco, fa anche tutto il resto. Lo trovi ovunque.
Dele-Bashiru 6,5 – Aggressivo ai limiti dello stalking su Anguissa, lo segue in ogni luogo. Fa tremare la traversa con una sassata pazzesca.
Isaksen 7,5 – Il primo a calciare con decisione verso la porta di Meret, sa anche sdoppiarsi: fa anche un grande lavoro in fase difensiva e la decide con un assolo da campione. E se comincia anche a segnare… Dal 90’+3 Gigot sv
Dia 5,5 – Un po’ trequartista e un po’ seconda punta, apprezzabile il sacrificio per mettere pressione a Lobotka ma davanti non punge. Dal 73′ Pedro 6,5 – Lampi sparsi di classe: il lancio per Noslin come biglietto da visita. Fa lievitare il tasso di qualità.
Zaccagni 6 – Nuno Tavares agisce quasi da ala aggiunta, gli libera lo spazio per sprigionare la corsa. Si mette al servizio della squadra.
Castellanos 5,5 – Rrahmani e Buongiorno non sono gli ultimi arrivati, con il suo movimento continuo non li mette mai in difficoltà. Resta in ombra. Dal 73′ Noslin 7 – Giustiziere del Napoli tre giorni fa, stavolta niente tripletta ma è comunque decisivo: assist fantastico per Isaksen.
Marco Baroni 7,5 – La kryptonite di Antonio Conte: dopo aver fatto fuori il Napoli sperimentale dalla Coppa Italia, tre giorni dopo concede il bis in campionato. Contro i titolari è un po’ più dura, ma in questa squadra ha ormai impiantato i cromosomi della grande. E non deve precludersi nessun obiettivo.