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Benevento-Parma 2-2: una rimonta a metà per i sanniti

Benevento-Parma 2-2: una rimonta a metà per i sanniti

02 Maggio 2023 0 Di Matteo Cefalo

Benevento-Parma 2-2: i giallorossi vanno sotto di due reti e recuperano con Ciano e Acampora. Ma senza i tre punti non c’è nulla da esultare.

Benevento-Parma 2-2: Ciano e Acampora rimontano due gol ai ducali; ma l’esultanza smisurata al momento del pareggio lascia trasparire mancanza di mentalità

Ieri alle 15:00, al Vigorito, è andata in scena Benevento-Parma, quartultimo atto del travagliato campionato dei sanniti. Alla vigilia, come da qualche match a questa parte, non si chiedeva altro ai giallorossi che i tre punti, unica medicina possibile per risanare una creatura ormai irrimediabilmente malata. Il tempo vola via veloce, e le avversarie non restano a guardare.

Con la Sampdoria sull’orlo del fallimento e con una Reggina in bilico dal punto di vista finanziario, ai ragazzi di Agostinelli forse basterebbe classificarsi anche al quartultimo o addirittura al terzultimo posto per restare in Serie B. Ma incredibilmente, vista la qualità della rosa delle streghe, anche quest’obiettivo diventa ogni giorno sempre più distante. Anche ieri, infatti, i tanto agognati tre punti non sono arrivati. Anche oggi “si vince la prossima”. Questo ormai è diventato il motto dei tifosi beneventani. E di questo passo probabilmente “la prossima” vittoria la vedremo in Serie C, proprio da dove siamo venuti esattamente sette anni fa.

Perché, con una squadra in difficoltà praticamente da sempre, riuscire a vincere una partita sapendo di dover partire a handicap ogni volta con almeno un gol di svantaggio è un ostacolo ancor più insormontabile. Si può dare l’anima in campo, ma alla fine al massimo a casa si porta un punto. E la partita di ieri ne è l’esempio lampante.

Agostinelli si è affidato sostanzialmente allo stesso undici di Palermo, ma con Letizia a rilevare Viviani, e Improta dirottato più avanti. Una sorta di 3-4-3 in fase offensiva, 4-3-3/4-4-2 in fase di non possesso. La squadra è sembrata subito più frizzantina in attacco. Ma ciò che andava effettivamente registrato è rimasto invariato: gol di Benedyczak al 7′, ennesima rete subita nel primo quarto d’ora. Come volevasi dimostrare: partenza ad handicap.

In avanti si è intravisto qualche sprazzo di reazione, specie con Improta, incredibilmente ipnotizzato da Buffon in uscita. Ma nulla di particolare. Dietro, invece, la solita groviera, con gli emiliani vicini al raddoppio in almeno due occasioni. Raddoppio che si è meritatamente concretizzato al 42′ con Man, solissimo, servito dall’altrettanto solissimo Benedyczak.

Nel secondo tempo, allora, Agostinelli ha inserito Carfora al posto di un disastroso Letizia. La mossa si è rivelata giusta, soprattutto perché Improta ha agito molto meglio da interditore delle avanzate ospiti che non come terminale offensivo. In più i giallorossi hanno avuto la fortuna di accorciare con un’estemporanea rete di testa di Ciano su cross di uno Schiattarella per il resto impalpabile ed a tratti dannoso. E allora dentro anche Tello, Viviani, El Kaouakibi e soprattutto Pettinari.La squadra preme, e i ducali arretrano. Così all’83’ Cobbaut stende Ciano in ripartenza e viene espulso per fallo da ultimo uomo. Sulla punizione che ne consegue un rimpallo favorisce la sberla dalla distanza di Acampora, che vale il 2-2.

Ma è proprio qui che il Benevento si mostra una squadra mentalmente troppo debole. A 5 minuti più recupero dalla fine qualsiasi altra squadra che crede nella salvezza e ha bisogno come il pane di questi tre punti avrebbe recuperato con forza la sfera dalla rete per riposizionarla nel cerchio di centrocampo, alla ricerca disperata della vittoria. Invece no. Esultanza smisurata, Acampora che si distende a terra, la panchina che entra in campo, e tanto, troppo tempo perso.

Ma per cosa esultiamo? L’ennesimo punticino sofferto che ci porterà lentamente in Serie C. L’ennesima rimonta a metà, che si tramuterà sicurissimamente in vittoria “la prossima settimana”. Non c’è nulla da esultare, non è stato fatto niente. Detto questo, in realtà alla fine la squadra ci prova comunque. All’ultimo secondo Pettinari, tutto solo in area, sciupa un’occasione gigantesca con una girata al volo che sarebbe risultata lenta e macchinosa anche nello storico scapoli contro ammogliati di Fantozzi. Ma sì, esultiamo pure per l’incredibile rimontone. Tanto vinciamo la prossima.

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