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Berlusconi game over!, sentenziò Matteuccio. Invece è finito il suo gioco

Berlusconi game over!, sentenziò Matteuccio. Invece è finito il suo gioco

07 Novembre 2017 0 Di Marino Marquardt

“Berlusconi è game over!”, sentenziò nel 2013 l’ex Capo scout. E invece ad essere finito è il suo di gioco. E il Pd si è suicidato con il Rosatellum.

Matteuccio è game over!

Berlusconi è game over!”, sentenziò con slang giovanilistico l’ex Capo Scout da poco entrato nel mondo dei grandi. Correva l’anno 2013 e il Giovanotto di Rignano muoveva i primi passi nell’Alta Società politica, quella che vive e agisce nella Capitale nelle private e inviolabili stanze di Palazzi storici.

La stessa espressione, “Game over!” (gioco finito per i non anglofoni ndr), da qualche ora è richiamata da molti osservatori dopo la legnata subita dal Pd e dal suo Segretario per mano degli elettori siciliani.

Corsi e ricorsi lessicali a dati anagrafici invertiti. La mummia di Arcore (mummia non tanto per l’età ma per i continui hard-lifting che ne hanno trasformato il volto in maschera) è risorta, il Giovane Parolaio è invece alle prese con gravi problemi di sopravvivenza politica.

Visti i chiari di luna, se gli andrà bene potrebbe ancora aspirare al posto di Capo Cameriere ad Arcore.

Silvio – del resto è noto – ha un guardaroba ben fornito di livree da donare agli amici in difficoltà…

Matteuccio però dovrà vedersela con l’Angelino da Agrigento anch’egli in difficoltà dopo la mazzata elettorale riservatagli dai suoi conterranei.

Ma dovrà sgomitare non soltanto con l’Alleato in affanno. I richiedenti lavoro già si affollano infatti all’ingresso della Villa del Puttaniere Emerito e la selezione sarà dura all’ombra dell’interrogativo che comincia a serpeggiare negli ambienti politici.

Questo: servirà ancora all’Uomo di Arcore un Capo Cameriere così indebolito come attualmente appare il Giovanotto toscano?

 

Renzi e Alfano hanno resuscitato l’Udc di Lorenzo Cesa

Intanto i Due – Renzi e Alfano – sono stati capaci di tirare fuori dal “cascione” anche l’Udc, il partito una volta di Pierferdinando Casini da tempo scomparso dai radar della politica. E di resuscitare tal Lorenzo Cesa, da anni lontano dai riflettori dei Palazzi…

Si tratta di nient’altro che flashes dell’anteprima – questa siciliana – di ciò che accadrà col varo del Rosatellum. Un varo in occasione del quale potremmo vedere rispuntare – insieme a simboli e sigle dimenticate – anche il “Campanile” di Clemente Mastella, quell’Udeur dell’1 per cento

Detto ciò, al tirar delle somme, il voto siciliano ha dimostrato come per il Pd e per il suo Segretario l’aver voluto fare approvare il Rosatellum a tutti i costi sia stato un vero suicidio.

Al momento il Partito Democristiano di Matteuccio non ha infatti potenziali alleati a cui rivolgersi. E col Rosatellum vince chi si allea.

Il Pd è isolato. A differenza del M5s che vive questa condizione per scelta, il Pd vive l’isolamento in seguito all’arroganza del suo Segretario e al conseguente disgusto e calcolo dei partiti una volta sulla carta possibili alleati.

E si scoprì che Matteuccio – come racconta un antico detto napoletano – fece la fine di certi mariti che per far dispetto alle mogli si privarono delle rispettive argenterie. Con un taglio netto armati di Rosatellum…

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