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Bidone Leghista. Salvini incassa subito Sicurezza; a Di Maio cambiale Prescrizione

Bidone Leghista. Salvini incassa subito Sicurezza; a Di Maio cambiale Prescrizione

08 Novembre 2018 0 Di Marino Marquardt

Stop alla prescrizione, il pacco è servito, la squallida jacovella (tira e molla per i non napoletani ndr ) è finita.

Lo Stop alla prescrizione inserito nel DDL Anticorruzione. Ma andrà in vigore nel 2020 se il Governo sarà ancora in piedi…

Il pacco lo consegna il Leader della Lega Matteo Salvini allo sprovveduto Capo politico del M5s, Luigi Di Maio. Lo fa tra il compiacimento del premier Giuseppe Conte e quello del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Un bidone ben riuscito, con bidonati contenti, insomma.

Il pacco leghista prescrive lo stop alla prescrizione nel 2020. Sempre che questo Governo sopravviva all’eventuale scossone delle prossime elezioni Europee…

Si tratta di un pacco corredato dallo zuccherino che prevede l’inclusione dell’emendamento del Ministro Bonafede nel DDL Anticorruzione. Un particolare al momento ininfluente nella sostanza e utile soltanto per cercare di far salvare la faccia ai buggerati Di Maio e al suo Ministro.

La faranno franca i parlamentari leghisti condannati in appello. E forse anche l’amico Silvio…

Morale della favola, la faranno franca grazie alla prescrizione vigente fino al 2020 il capogruppo leghista alla Camera Riccardo Molinari e il deputato – ancora leghista – Paolo Tiramani, entrambi condannati in appello per spese pazze con soldi pubblici.

Il rinvio dell’entrata in vigore del provvedimento potrebbe peraltro tornare utile anche a Silvio Berlusconi e a qualche altro “disonorevole onorevole”.

La Lega perde il pelo ma non il vizio

Salvini e i suoi Uomini si erano fatti bene i conti, la Lega perde il pelo ma non il vizio. Accondiscendente e disponibile verso i Forti nei guai, spietata con i Deboli. Lo schema è sempre lo stesso dagli anni della frequentazione della Corte di Arcore. E Alessandro Di Battista ha mille ragioni quando denuncia i vizi del co-sottoscrittore del Contratto di Governo.

A conti fatti la Lega di Salvini incassa cash il Decreto Sicurezza con annesse nuove norme sulla legittima difesa; il M5s di Luigi Di Maio deve accontentarsi di un obsoleto “pagherò”, di una cambiale a due anni dall’improbabile incasso.

Silente Beppe Grillo, assente Davide Casaleggio, lontano Alessandro Di Battista, per i Cinquestelle si profilano tempi duri.

Sopravvivere al Governo grazie alla magnanimità e ai calcoli pro domo sua di Matteo Salvini è condizione profondamente umiliante per la prima forza politica del Paese!

08/11/2018  h.12.25

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