Contenuto Pubblicitario
Bonifica di Bagnoli, microorganismi ed elettricità per pulire i fondali

Bonifica di Bagnoli, microorganismi ed elettricità per pulire i fondali

04 Ottobre 2022 1 Di Nunzio Ingiusto

Per ripulire i fondali a Napoli si sperimenta una nuova tecnica finanziata dall’Ue.1,4 milioni di euro la spesa prevista con il coordinamento della Stazione zoologica Dohrn.

Bonifica di Bagnoli, per pulire i fondali dell’ex Italsider si sperimentano biotecnologie ed elettrocinetica

Si chiama LIFE SEDREMED la nuova metodologia per ripulire i fondali dell’ex Italsider. E’ una sperimentazione per la bonifica di Bagnoli che si aggiunge alle opere progettate, fermate, poi riprese per mandare avanti il grande progetto di rinascita dell’area del vecchio stabilimento.

Dopo le prove in laboratorio, in mare si sperimenteranno soluzioni con microrganismi con corrente eletterica. Una soluzione all’avanguardia coordinata dalla Stazione Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli.

Il progetto dal costo di 1,4 milioni di euro è cofinanziato dalla Commissione Europea  nel quadro del Programma LIFE.

In realtà si tratta di un’opera di biorisanamento che potrà essere usata anche in altre aree industriali inquinante. Microrganismi e corrente elettrica insieme dovranno diminuire la concentrazione di contaminanti nei sedimenti marini.

E’ certamente un lavoro più sostenibile dal punto di vista ambientale e della protezione dell’ecosistema marino. Bagnoli è un sito di interesse nazionale per le bonifiche ambientali, sebbene rappresenti una delle grandi incompiute di Napoli degli ultimi 30 anni.

E’ stata immaginata una nuova minicittà capace di accogliere servizi, attività, strutture di svago e tempo libero. Ma si è visto molto poco, tranne una lunga sfilata di politici; manager,  imprenditori interessati a mettere soldi.

Secondo i tecnici LIFE SEDREMED costerà anche meno rispetto agli altri progetti che prevedono la rimozione e lo smaltimento di tutti residui giacenti tra Bagnoli e Coroglio.

Oltre alla Stazione Zoologica, partecipano al progetto come  partner Invitalia, soggetto attuatore dell’intera bonifica, e due aziende che forniscono le tecnologie: Idrabel (Belgio) per la parte riguardante i microrganismi ed Ekogrid (Finlandia) per il sistema elettro-cinetico. Una startup – Nisida Environment (Italia) – dovrà gestire la comunicazione e la divulgazione del progetto ad Enti, Associazioni e cittadini.

Senza pregiudizi (per ora) questi ultimi si aspettano risultati tangibili per vedere rinascere il quartiere sui rudimenti della vecchia acciaieria.

Per Filippo De Rossi, Sub Commissario alla bonifica di Bagnoli, i risultati della sperimentazione potrebbero integrarsi con le altre attività già in corso. Soddisfazione anche alla Stazione Zoologica dove Donatella De Pascale, Direttrice del Dipartimento di biotecnologie marine ecosostenibili dice che i nuovi lavori sono “un importante avanzamento nell’applicazione di tecnologie ecosostenibili per il biorisanamento del sito“.

La prova del nove avverrà tra qualche mese, quando i sedimenti saranno aggrediti dai microorganismi che hanno il compito di ripulire il sottofondo del mare. Quanto agli Enti pubblici interessati, ad Associazioni e cittadini ricordano gli impegni presi dal Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi in campagna elettorale per vincere dove i suoi predecessori hanno fallito.

Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82