Bruxelles in corso vasta operazione antiterrorismo
16 Marzo 2016A Bruxelles ancora in corso i blitz delle forze speciali congiunte di Francia e Belgio durante una vasta operazione antiterroristica partita nel quartiere residenziale di Forest.
Bruxelles, caccia aperta ai terroristi
Ancora una giornata di terrore ieri a Bruxelles nel quartiere Forest, una delle più verdi zone residenziali della periferia della capitale, abitata per lo più da famiglie benestanti.
Durante un bliz delle forze speciali nel corso di un’operazione antiterrorismo della polizia congiunta franco-belga conseguente agli attentati di Parigi del 13 novembre scorso, quella che sarebbe dovuta essere una perquisizione di routine in un appartamento apparentemente non occupato si è presto trasformata in un violento scontro a fuoco tra terroristi e agenti.
Quando infatti le forze speciali hanno fatto irruzione nell’immobile che sarebbe dovuto essere disabitato, sono stati sorpresi dalla reazione armata di almeno due sospetti terroristi, asserragliati nell’appartamento, con i quali è scoppiato immediatamente un conflitto a fuoco.
Durante gli scontri un terrorista armato di kalashnikov ha coperto la fuga di altri due restando così ucciso dagli agenti, mentre tre poliziotti sono rimasti lievemente feriti. La fuga – apparentemente attraverso i tetti – dei due sospetti ha dunque fatto scattare il piano di sicurezza nell’intero quartiere che rimasto blindato per molte ore durante la caccia ancora in corso ai fuggitivi, con inviti ai cittadini a non muoversi dalle proprie abitazioni e a tenersi a distanza di sicurezza dalle finestre. Un resoconto dettagliato delle operazioni condotte durante la notte e di quelle in corso é stato dato oggi dal procuratore federale di Bruxelles Frédéric Van Leeuw nel corso di una conferenza stampa.
Già lo scorso 22 novembre a Bruxelles era scattato un imponente piano antiterrorismo in tutta la città con allerta 4 che prevedeva la chiusura di scuole – dalla materna all’università – negozi, cinema, teatri e l’interruzione del servizio di trasporto pubblico metropolitano. In quell’occasione era in atto una caccia all’uomo senza precedenti alla disperata ricerca di una decina di sospetti terroristi in fuga da Parigi, dopo che, con sette attentati a catena, nove giorni prima avevano messo in ginocchio la capitale francese con attacchi mortali davanti lo stadio, nei ristoranti turistici della movida, e in ultimo facendo irruzione e strage nel teatro Bataclan dove era in corso un concerto rock, con un bilancio finale di 129 vittime.
Anche in quell’occasione, gli investigatori di Bruxelles, non riuscirono però a portare a casa risultati significativi, nonostante i 16 arresti, e soprattutto non riuscirono a catturare l’uomo più ricercato d’Europa, Salah Abdesalam 26enne belga di origine marocchina, ritenuto l’ ottavo membro del commando che ha firmato le stragi di Parigi.
Riuscirono però a identificare a Molenbeek – quartiere popolare di Bruxelles ormai tristemente conosciuto come la nursery della jihad islamica in Europa – un arsenale in uso a cellule terroristiche, con prodotti chimici ed esplosivi pronti per essere utilizzati e tale da rendere realistica la minaccia di un attentato imminente – sulla scia di quelli di Parigi – e con un numero impressionante di vittime.
Secondo fonti di indagini riservate , il rischio altissimo era quello di far esplodere in simultanea nelle ore di punta autobombe e camionbomba nei tratti di sottopassaggio dei ring, le arterie stradali di Bruxelles dove confluisce l’intero traffico cittadino.