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Caivano già dimenticata, aspetta risposte.

Caivano già dimenticata, aspetta risposte.

21 Settembre 2023 0 Di Nunzio Ingiusto
Caivano e il Parco Verde fuori dall’attenzione politica e mediatica. La gente, però, aspetta risposte come la premier Giorgia Meloni ha promesso. Arrivato un nuovo Comandate dei Carabinieri

Dove è finito il Parco Verde ? Nessuno ne parla più. I riflettori si sono spenti e l’unico atto politico che si collega alla  vicende del Parco è il decreto legge in esame al Senato. Il decreto è stato voluto dalla premier Giorgia Meloni e contiene norme che dovrebbero cambiare il volto del luogo delle violenze e non solo quello. Vedremo cosa verrà fuori dopo l’approvazione del Parlamento.
I soldi stanziati dovranno essere spesi sul serio se lo Stato non vuole fare una magra figura e lasciare un nuovo scoramento dopo la sfilata delle autorità. La gente del quartiere, per ora, ha capito di essere nel mirino delle forze dell’ordine, ma non sono rassegnate a vivere ancora ai margini. Se c’è qualcosa di buono che deve emergere nelle prossime settimane è la rottura dell’isolamento di centinaia di famiglie. A cosa è servita una giornata (storica )con mezzo governo nel quartiere ?
I blitz di carabinieri e polizia non  devono  essere un cattivo pensiero, perché servono. Ma tutti a Roma, a Napoli, in Italia hanno detto – abbiamo detto- che ci vuole molto altro. La retorica del ” noi metteremo le cose a posto”,  non serve e per due motivi principali. Non è nuova e nessuno dagli anni ’80 ha mai messo niente a posto.
Lotta alla criminalità e tutela del territorio dovranno essere anche le principali linee di azione del nuovo comandante del gruppo Carabinieri Castello di Cisterna. Dopo tre anni il Colonnello Nicola De Tullio che ha seguito molto le vicende di Caivano, ha lasciato il posto al Tenente Colonnello Paolo Leoncini. L’avvicendamento è arrivato in un periodo di intensa attività investigativa e di controllo su tutta la provincia di Napoli. Gli interventi delle forze dell’ordine sono percepiti dalla popolazione con grande intensità. Gli episodi di malavita, furti, violenze, rapine, non si sono fermati e il “campo di battaglia “dell’hinterland napoletano è, purtroppo, sempre affollato.
Il nuovo comandante dei carabinieri ha una solida esperienza ed un curriculum importante che lo proiettano ora in un contesto molto disomogeneo. Con la nomina lo Stato ha voluto dare un segnale “d’ordine”, forse anche con la promozione di Nicola Gratteri a capo della Procura di Napoli.
I carabinieri sono tradizionalmente l’organizzazione militare che dialoga di più con i territori, per questo la nomina di un nuovo ufficiale suscita interesse e aspettative per quello che farà. Leoncini , ha il potere di disporre operazioni non sempre repressive e di prossimità, come si dice. Probabilmente starà già rivendendo l’organizzazione delle stazioni e degli uomini che dipendono da lui in tutti Comuni teatro di microdelinquenza. Prevenire vuol dire essere presenti giorno e notte, far sentire alle persone che la legalità è un sistema circolare: io rispetto la legge perché la legge mi protegge da chi non la rispetta. E’ in tutta l’area Nord di Napoli, almeno, che si sente il bisogno di affermare questo principio.
Assieme ai carabinieri a dialogare con i cittadini in genere ci sono il Comune e la polizia urbana, ma a Caivano l’amministrazione comunale manca da molto tempo. Ancora di più ci vuole  una forte iniezione di fiducia, di rispetto umano e di rieducazione civile per coloro che sbagliano.
A poca distanza dal Parco Verde c’è un’area industriale da fare invidia con migliaia di lavoratori attivi e marchi mondiali. La gente negli anni passati si è battuta all’inverosimile contro la Terra dei fuochi, gli sversamenti illegali, per il risanamento ambientale. Per strada sono pochi quelli che hanno voglia di parlare e vanno capiti. Le auto  blu ministeriali, i blitz con armi spianate, le promesse dal paco e dalle Tv, non sono lo Stato che vogliono. Ma anche lo Stato non dovrebbe essere solo quello.
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