Tre parole: innovazione, legalità, crescita. Non sono così nuove, soprattutto nel mondo delle imprese, dove costituiscono, ormai, la base per non scomparire. Le tre parole, però, diventano anche utili per mettere in competizione imprenditori, banchieri, manager. A questo scopo un gruppo di giornalisti, esperti di comunicazione, marketing digitale della comunicazione ha creato il Premio “TiLancio Enterprise Award”. Un riconoscimento al talento delle persone e ai progetti d’impresa. Il debutto della prima edizione del Premio avviene venerdì 22 novembre (9,30 -13.00) al Centro congressi dell’Interporto Campano a Nola, a pochi passi da Napoli con la presenza del vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli.
Carmen Fusco, Franco Buononato, Nello Fontanella, Francesco Gravetti Pietro Marotta- questi i nomi dei promotori- si pongono l’obiettivo di valorizzare, imprenditori e professionisti del Sud che si sono distinti nel proprio settore di competenza per la maggiore crescita, progetti etici, innovazione e ricerca. Evidentemente i meritevoli del riconoscimento devono aver anche investito nel territorio, saputo cogliere le opportunità del mercato.
Il nuovo Premio allunga sicuramente la lista di altre iniziative simili, ma noi “metteremo in risalto modelli positivi e progetti di successo in grado di alimentare una narrazione del Sud che rifugga dai luoghi comuni e dagli stereotipi ” dicono i promotori. Tra le ragioni di fondo del “TiLancio Enterprise Award” “l’eliminazione del degrado sociale, la riduzione del divario territoriale attraverso il contributo di chi scommette sui luoghi di origine, ne coglie le potenzialità e indica la rotta per la crescita attraverso esempi virtuosi”. Alto profilo, insomma, tale da stimolare la partecipazione e ricevere la targa. Ma chi sono i protagonisti della prima edizione ? Il fondatore di Rossopomodoro, Franco Manna, Nunzio Colella, patron del gruppo Capri con i brand Alcott e Gutteridge, il professore di storia dell’economia dell’università “Luigi Vanvitelli”, Amedeo Lepor, Giovanni Allucci, amministratore delegato del Consorzio Agrorinasce per i beni confiscati alla camorra, lo stilista Alessandro Legora, Maddalena Santoriello fondatrice di un polo formativo dedicato all’infanzia. La consegna dei premi è l’occasione per approfondimenti e dibattiti sull’economia dei territori, con rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali. E poi, ancora un confronto sul giornalismo economico con il direttore de Il Mattino, Roberto Napoletano, un dibattito con i commercialisti e altri focus sul turismo, sul ruolo delle banche, sulla Zes.
La prima edizione del Premio si svolge in un’area dove si contano decine di imprese di vari settori accanto a colossi dei trasporti, del commerico, dell’import- export, ma che ha bisogno di una forte rigenerazione urbana e ambientale. I buoni capitali investiti– anche pubblici- dagli anni ’90 in poi hanno creato occupazione e nuovo reddito, ma spesso senza generare quel valore aggiunto fatto di moderne infrastrutture, tutela ambientale, transizione ecologica, attenzione ai più deboli. Probabilmente venerdì se ne parlerà per comprendere anche lo spirito dei promotori del Premio. La Campania è terra di potenzialità e di ricchezza produttiva, ha davanti sfide basate sulle tre parole di cui dicevamo. Un nuovo Premio può far scattare l’orgoglio in chi investe, dell’essere interprete del cambiamento, piuttosto che apparire tale. Le capacità dei singoli, tuttavia, non possono restare dentro i confini di un capannone, di un laboratorio, per essere realmente vincenti. Al resto ci pensano i comunicatori.