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Campionato, la Juve resiste alla Dea e l’Inter è seconda

Campionato, la Juve resiste alla Dea e l’Inter è seconda

14 Luglio 2020 0 Di Max Bonardi

Sei giornate alla fine del Campionato di Serie A: la Juve che pareggia con l’Atalanta resta in vetta ma la Lazio si arresta e l’Inter è seconda. Stasera Atalanta-Brescia.

La Juve resiste alla Dea e l’Inter è seconda

Mancano solo sei giornate alla fine del campionato, e il pareggio sofferto (2-2) della Juventus contro un’Atalanta dominante, sembra aver avvicinato di più gli uomini di Sarri alla conquista del nono titolo consecutivo.

Tanto più che la Lazio ha subito il quarto stop dalla fine del lockdown (1-2) contro un Sassuolo, a sua volta al poker di successi consecutivi nelle ultime uscite, e sembra ormai aver alzato bandiera bianca.

Ma torniamo al match dell’Allianz Stadium, dove i bianconeri, solo grazie a due rigori evidenti, ma solo per le strampalate regole di questa stagione, sono riusciti a fermare lo tsunami Dea, ora a un solo punto dal secondo posto.  Specialmente nel primo tempo, pur concluso in parità, l’undici bergamasco aveva dominato in lungo e in largo, facendo valere la migliore condizione fisica e mentale. Ancora una volta, spettacolare la prestazione degli uomini di Gasperini, che sono in questo momento la formazione più in forma del torneo, e lasciano ben sperare in prospettiva dei quarti di Champions di agosto.

Della Juventus che dire, prestazione modesta, salvata solo dalla doppietta di CR7, che porta il bomber portoghese, ora a una sola lunghezza dal capocannoniere Immobile, a quota 29, ma sempre con 8 punti di vantaggio sulle attuali due seconde.

Alla Lazio, che sembra la copia sbiadita di quella vista sino a marzo, si è affiancata l’Inter che ha strapazzato il Torino (3-1) in una gara che aveva fatto temere il peggio, visto il momento dei nerazzurri e soprattutto per lo svantaggio iniziale con un errorazzo di Handanovic e il regalo a Belotti. Invece, bella la reazione dei ragazzi di Conte, in gol tre volte con Young, Godin e Lautaro, che si è svegliato dal torpore.

La zona Europa League registra il ritorno alla vittoria della Roma (0-3) sul campo di un Brescia, che ormai ha mollato del tutto. Buona nel complesso la prestazione dei giallorossi, che salutano il ritorno al gol di Zaniolo dopo sei mesi di stop per l’intervento al crociato.

Poi, in due punti, ci sono Napoli e Milan, che hanno diviso la posta in palio (2-2) dando vita a una bella partita dove i protagonisti sono stati l’arbitro La Penna, autore di tre errori gravi ai danni dei partenopei e il numero uno rossonero Gigio Donnarumma, croce e delizia della gara del San Paolo. All’inizio grandi parate, poi uscite a vuoto e rischi a gogò per Romagnoli e soci.

A centro classifica, spicca il Sassuolo di De Zerbi che prova ad agganciare l’ultimo posto europeo. Poi c’è il Verona che è stato beffato all’ultimo respiro dalla Fiorentina (1-1), così come il Bologna che ha sciupato due gol di vantaggio in un distratto finale a Parma, con due reti incassate nei minuti di recupero (2-2).

Il Cagliari, invece, ha rischiato di lasciare i tre punti in casa contro un coriaceo Lecce (0-0), tornato terz’ultimo, ma protagonista di una gara dove sono mancati solo i gol e i portieri sono stati i veri protagonisti.

La Sampdoria, corsara a Udine (1-3), agganciando i friulani, sembra definitivamente essersi tolta dalla zona calda, dove un passo in avanti l’ha fatto il Genoa, che ha regolato senza problemi una Spal ormai sfiduciata. A rischio il Torino, che comunque vanta 5 punti di vantaggio sui salentini, ma sul piano del gioco e della determinazione sembra in grande difficoltà.

Stavolta neppure un giorno di pausa, subito in campo, stasera giocano le due squadre più ferite dal Covid-19, va in scena Atalanta-Brescia.

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