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Capodanno, il diario dalla neve di Matteo Renzi

Capodanno, il diario dalla neve di Matteo Renzi

02 Gennaio 2018 0 Di Marino Marquardt

Ecco il tenore dei messaggi che il leader della Sinistra e ufficialmente disoccupato e senza redditi Matteo Renzi invia ramite Twitter dalle nevi di una rinomata stazione sciistica.

Capodanno, il diario dalla neve di Matteo Renzi

“Stamattina alzati presto per andare a sciare. Ma nevica alla grande, tutti a letto di nuovo. Primo giorno dell’anno imbiancato, bellissimo. Auguri, viva il #2018”. Matteo Renzi
Se questo è un leader… Se questo – come millanta – è un leader di Sinistra… Se questo è un linguaggio da statista…

Si legge il messaggio e il pensiero vola alla fake news, alla bufala. Gli alti contenuti politici del tweet insinuano infatti grandi dubbi…

Si controlla la fonte e si prende atto dell’autenticità delle parole. Le sciocchezze sono state partorite dalla tastiera dell’ex premier oggi segretario del Pd.
Roba da matti…

Vi immaginate un Pertini, un Craxi, un Almirante, un Moro, un Berlinguer rivolgersi agli amici per pronunciare fatuità del genere? No, non è immaginabile. E – pensate un po’ – nella galleria dell’immaginario oso spingermi fino a D’Alema e Berlusconi, i maggiori politici demonizzati negli ultimi anni.

Non c’è dubbio, anche questi ultimi – e c’è da scommettere – sarebbero incapaci di trasmettere tali stupidità dalle nevi di alta montagna. Come sarebbero incapaci di coniare amenità del genere i più o meno coetanei Di Maio, Salvini e Meloni

Accade quando il giovanilismo yuppie della defunta craxiana “Milano da bere” resuscita in un Giovanotto affetto da deteriore provincialismo, accade quando in un politico non vi è consapevolezza delle difficoltà del Paese in cui vive e dei milioni di abitanti che lo affollano, dai terremotati sommersi dal gelido “bianco” invernale ancora senza casa a un anno e mezzo dal sisma ai milioni di disoccupati; dalle vittime della Legge Fornero ai giovani schiavizzati e sempre più precarizzati da una riforma del Lavoro che ha favorito soltanto le imprese.

Accade quando la superficialità, la vocazione alla facezia e al piacionismo fanno perdere il senso della misura e delle cose.

Ufficialmente senza stipendio e senza reddito, beneficiario di un contributo del Pd, oggi Renzi è un “povero d’oro”, un “povero d’oro” che non a caso può permettersi vacanze in rinomate località invernali per sé e per la famiglia.

Dalle nostre parti può accadere anche questo…

Detto ciò, sono in molti ora a chiedersi il contenuto dei messaggi che il Giovanotto invierà – dopo il 4 marzo – dall’ultima neve di primavera. Il tempo per godere di una lunga vacanza certamente non gli mancherà…

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