Formazioni:
NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic, Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Gutierrez, Lobotka (73′ Noa Lang), Anguissa, McTominay, Politano (65′ Neres), Elmas, Hojlund. All. Antonio Conte
EINTRACHT FRANCOFORTE (3-4-2-1): Zetterer, Kristensen, Koch, Theate, Collins, Larsson (79′ Skhiri), Chaibi (90’Dahoud), Brown (90′ Amenda), Gotze, Bahoya (65′ Knauff), Burkardt. All. Dino Toppmöller
ARBITRO: Pinheiro (Por) 6.
NOTE: serata serena, terreno in ottime condizioni.
Ammoniti: Rrahmani, Zetterer, Gutierrez. Angoli: 5-3. Recupero: 1′ pt; 5′ st.
Eindhoven ancora brucia. Tuttavia la classifica generale dice che tutto è in gioco. A Fuorigrotta arrivava l’Eintracht di Francoforte. L’ultima volta fu la prima qualificazione ai quarti di Champions League nella storia azzurra. Tra feroci polemiche con l’Uefa e i disordini in città.
I precedenti coi tedeschi dicevano di una doppia sconfitta agli ottavi di Coppa Uefa nel 1994 e di una doppia vittoria agli ottavi di Champions nella stagione 2022\2023, quella del terzo scudetto e di un cammino in Champions sfumato con qualche rimpianto di troppo.
Ma torniamo alla gara di stasera che vede il Napoli, non sfondare il muro tedesco e al Maradona non andando oltre lo 0-0 nella sfida contro l‘Eintracht Francoforte stessa. Si complica così la corsa in Champions per la squadra di Antonio Conte che dopo quattro giornate si porta a 4 punti, come la squadra tedesca, ancora nella parte delle squadre che accederebbero ai playoff ma con il forte rischio di scivolare bel oltre il 19esimo posto dopo le gare della giornata di oggi e domani.
Il primo tempo si apre con un brivido, grazie a un contropiede orchestrato da Bahoya, che non sfrutta l’occasione lasciando tirare un sospiro di sollievo a Politano e compagni. Col passare dei minuti, tuttavia, gli azzurri crescono di intensità, rendendosi spesso pericolosi. Tra i più ispirati vi sono Hojlund ed Elmas, il danese sfiora il gol al 6’ ed al 21’, ma sia l’ex Bologna Theate che l’estremo difensore Zetterer negano la gioia del vantaggio.
Elmas, dal canto suo, si conferma una spina nel fianco per la difesa tedesca, mentre Anguissa non si risparmia, dando il massimo tra recuperi e sortite offensive, cercando di accendere il gioco del Napoli.
Il secondo tempo vede il Napoli cercare disperatamente il gol, partendo subito forte, ma sbattendo contro un muro impenetrabile. Nel frattempo, Gotze e Kristensen mettono a rischio la porta azzurra con pericolosi tiri dalla distanza. Al 68′, su un cross prelibato di Elmas, McTominay si fa però murare da Koch.
Milinkovic-Savic, venuto in soccorso, sventa un’azione pericolosa su Knauff, salvando momentaneamente il risultato per i partenopei. Conte decide di intervenire sulla squadra, inserendo forze fresche come Neres e Lang, ma il loro ingresso non risolve il problema della scarsa finalizzazione.
Intanto Antonio Conte non ha tardato a sottolineare gli aspetti chiave della gara quando a fine partita ha cosi detto “Possiamo dire di tutto e di più. Se non segni non vinci. Se sei bravissimo vinci 0-0. Loro hanno imparato bene come si fa il catenaccio italiano. Se noi avessimo fatto una gara del genere in Germania parlerebbero di calcio vecchio…”, ha spiegato con quel mix di ironia e amarezza tipico del suo stile. Il tentativo di portare un calcio più europeo è evidente nelle sue parole, riflettendo il desiderio di innovare pur rispettando le radici del gioco italiano.
roseguendo nell’intervista, Conte ha ribadito il suo apprezzamento per l’impegno della squadra: “Penso che i ragazzi abbiano dato tutto. Io ho visto delle occasioni importanti. In queste gare se riesci a sbloccarle cambia tutto”. L’ottimismo di Conte nel vedere un crescente miglioramento è palpabile, e la sua determinazione nel credere nel lavoro dei giocatori è immutata.
Affrontando poi il tema delle assenze, Conte ha voluto concentrarsi sul gruppo presente: “Non parliamo dei calciatori che oggi non ci sono sennò andrebbe nominato anche Lukaku. I ragazzi stanno facendo molto bene e hanno assorbito la botta dell’assenza di De Bruyne”, un accenno che riporta alla difficoltà di dover affrontare certe partite senza elementi chiave ma anche alla capacità di resilienza della squadra.
Le Pagelle:
Napoli
Vanja MILINKOVIC-SAVIC 6,5 – Dopo le ultime due partite da pararigori, questa volta non c’è particolare bisogno di lui. Pochi interventi da segnalare.
Giovanni DI LORENZO 5,5 – Manca il suo apporto in fase offensiva e questo si fa sentire sulla squadra.
Amir RRAHMANI 6 – Si fa superare una sola volta in velocità da Burkardt, spendendo bene il cartellino.
Alessandro BUONGIORNO 6 – Cala d’attenzione da metà secondo tempo concedendo qualcosa in più agli avversari.
Miguel GUTIERREZ 6,5 – Generoso in difesa, dimostra carattere e personalità con la palla al piede.
Frank ANGUISSA 6 – Dopo una mezz’ora di buio prova a risvegliarsi dal torpore a centrocampo con qualche sgasata. Partita in crescita, anche se a metà secondo tempo ha il grave demerito di non appoggiare in rete l’azione meglio costruita.
Stanislav LOBOTKA 6 – Spesso deve lavorare palloni troppo sporchi persino per lui, facendosi inevitabilmente travolgere dal resto di una squadra spenta. Ma al rientro dall’infortunio ha ritrovato gamba, una buona notizia per Conte.
Dal 74’ Noa LANG 6,5 – Entra e porta subito vivacità, costruendo d’iniziativa personale la prima grande occasione del Napoli dopo 40 minuti sterili.
Scott McTOMINAY 5 – Costruisce poco in verticale e quelle poche volte è impreciso. Così come nel secondo tempo stecca le due opportunità sui suoi piedi a pochi metri dalla porta. Un’altra partita con le pile scariche.
Matteo POLITANO 5 – Mai una corsa in avanti propositiva né un cross nel primo tempo. Probabilmente riceve la strigliata negli spogliatoi e da inizio ripresa si propone di più, ma non cambia faccia. È il primo a venire bocciato in campo da Conte.
Dal 65’ David NERES 5,5 – Prova anche lui a portare velocità e imprevedibilità, ma sbatte sul muro tedesco.
Rasmus HØJLUND 5 – Scompare dietro la sagoma di Koch, bussa alla porta dell’Eintracht soltanto nell’ultimo minuto di recupero. Dentro l’area fa davvero il sostituto di Lukaku… ma nelle partite peggiori: è più un impiccio che un valido appoggio. Vedere le due occasioni del Napoli nel primo quarto d’ora per credere.
Eljif ELMAS 6,5 – Titolare un po’ a sorpresa, non fa rimpiangere la scelta di Conte: il macedone cerca spesso il pallone, si procura
All. Antonio CONTE 5 – Ormai è risaputo, il Conte d’Italia e il Conte d’Europa non sembrano neanche la stessa persona. Al Maradona si vede un Napoli spento, sterile, che dovrebbe fare la partita contro un’avversaria sulla difensiva e invece produce pochissimo. L’alibi degli infortuni, o del catenaccio degli avversari regge poco con una prestazione del genere. Specialmente se l’avversaria nelle precedenti 12 partite tra campionato e Champions aveva subito la bellezza di 30 gol.spazi e non ha paura di puntare l’uomo. In sostanza, l’unica luce degli azzurri davanti.
Eintracht
Michael ZETTERER 6,5 – Puntuale nelle uscite, ci mette del suo a tenere inviolata la porta con una doppia parata nel recupero.
Nnamdi COLLINS 6,5 – Contribuisce a tenere in piedi il muro tedesco senza particolari fronzoli.
Robin KOCH 7,5 – Partita al limite del monumentale, sbarra la strada al Napoli ogni volta che si passa da lui.
Arthur THEATE 6,5 – Difende alto cercando di interrompere sul nascere gli schemi dei partenopei. Intrepido quando deve intervenire, rischiando qualcosa in area su Neres nel finale.
Rasmus KRISTENSEN 5,5 – Non sbuca mai dal binario di destra, più impegnato ad agire sulla linea difensiva, dove però non si sente tanto il suo contributo.
Fares CHAIBI 6,5 – Esce dalla timidezza nel secondo tempo, cercando anche il gol dalla distanza.
Dal 93’ Mahmoud DAHOUD s.v. – Entra nel recupero, non giudicabile.
Hugo LARSSON 6 – Corre tanto e si spende, ma a centrocampo è poca sostanza.
Dal 79’ Elyes SKHIRI s.v. – Non giudicabile.
Nathaniel BROWN 6,5 – A differenza del suo opposto nel suo ruolo, lui difende alto guadagnando qualche possesso prezioso e si propone davanti.
Dal 93′ Aurele AMENDA s.v. – Entra nel recupero, non giudicabile.
Mario GÖTZE 6,5 – Il “vecchio leone” continua a dire la sua in Champions, portando esperienza e ordine all’undici tedesco.
Jean-Matteo BAHOYA 5,5 – Impegna il portiere dei partenopei a inizio partita, poi rimane nell’ombra per la maggior parte della sua permanenza in campo.
Dal 65’ Ansgar KNAUFF 6,5 – Bussa alla porta di Milinkovic-Savic dopo sette minuti dal suo ingresso in campo. Da quel momento l’Eintracht rischia più volte il colpaccio.
Jonathan BURKARDT 6 – Fatica a trovare spazi, ma dopo 45 minuti capisce che ci vuole scaltrezza nei movimenti per portare la sua causa a un buon Eintracht.
All. Dino TOPPMÖLLER 6,5 – Torna a casa dal Maradona con ciò che voleva, con una partita di prudenza.
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