Cinema: Carlo Delle Piane raccontato dalla moglie
17 Dicembre 2024
All’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, l’attore scomparso nel 2019, viene ricordato nel libro “Carlo Delle Piane. L’uomo che ho amato” scritto dalla moglie Anna Crispino. Un omaggio dell’Istituto parigino alla cultura italiana.
Un volto che non si dimentica, forse anche per quel naso imperfetto, conseguenza di un incidente durante una giovanile partita di pallone. Carlo Delle Piane è stato uno degli attori più espressivi del cinema italiano. Ci ha lasciati nel 2019 ma chi ama il cinema non gli ha fatto il torto dell’oblio. Ai giovanissimi che non hanno avuto l’occasione di vederlo, interprete di personaggi straordinari, vanno ricordate le grandi qualità professionali e umane riconosciutegli da registi come De Sica, Monicelli, Steno, Corbucci, Avati e tanti altri. Delle Piane iniziò a recitare da bambino nella sua Roma per affermarsi poi sui set più prestigiosi. Una vita artistica intensa, con personaggi ora tristi, ora leggeri, ma piena di riconoscimenti e premi internazionali. La sua filmografia è così ricca che l’uomo Delle Piane è quasi sconosciuto. Nella sua carriera ha lavorato con Totò, Aldo Fabrizi, Vittorio Gassman, Alberto Sordi sempre in ruoli caratterizzanti.
Ma chi era Carlo nella sua dimensione privata ? La domanda se l’è posta la moglie Anna Crispino, attrice essa stessa, che gli ha dedicato il libro “Carlo Delle Piane. L’uomo che ho amato “(Edizioni Martin Eden).
Il libro sarà presentato il 19 dicembre a Parigi all’Istituto Italiano di Cultura dalla stessa Crispino e nell’occasione sarà proiettato il film “Regalo di Natale” di Pupi Avati del 1986. In quella pellicola Carlo interpreta il ruolo dell’inesorabile giocatore di poker Antonio Santelia. Pupi Avati e Delle Piane erano amici hanno lavorato molto insieme e il regista ha scritto la prefazione del libro della Crispino. Un testo che ci fa scoprire le dolcezze, i limiti, il rapporto con la musica e con le città amate da Delle Piane.
Tra queste c’è Napoli, città natale di Anna, che per il libro ha raccolto testimonianze di artisti partenopei come Peppe Barra, Enzo Gragnaniello e di altri come Vincenzo Mollica, Nino Buonocore, Antonio Avati, Remo Anzovino, Davide Rondoni. Il libro, con post fazione di Pedro Armocida, contiene “gli aspetti più intimi e nascosti raccontati dalla donna che più di chiunque altro ha amato e compreso Carlo”. Anna è tuttora impegnata come attrice, docente al Laboratorio di Arti Sceniche di Roma diretto da Massimiliano Bruno e tiene una rubrica alla radio. Carlo sarebbe stato contento di tutto ciò e del ricordo che di lui viene trasmesso.