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Colazione di lavoro tra Di Maio, Grillo e Casaleggio. A centrotavola i flop del M5s

Colazione di lavoro tra Di Maio, Grillo e Casaleggio. A centrotavola i flop del M5s

21 Febbraio 2019 0 Di Marino Marquardt

Non si ritrovavano seduti attorno alla stessa tavola dal maggio scorso. Poi il precipitare dei consensi nelle urne e nei sondaggi, i segnali di rivolta di parte della base Cinquestelle e l’annunciata disaffezione degli elettori non indottrinati hanno spinto Beppe Grillo, Davide Casaleggio e Luigi Di Maio ad indire una classica colazione di lavoro. I tam tam ostili della Rete e gli inquietanti chiari di luna sul futuro del M5s tolgono il sorriso d’ordinanza al sempre sorridente Di Maio, irritano il finora troppo silente Garante Beppe Grillo e privano Casaleggio jr delle ostentate certezze.

Cambia la Bibbia Cinquestelle. Cade il tabù sul doppio mandato e passa il sì alle alleanze

Un summit per una riflessione a tutto campo sul Movimento alle prese con il giudizio severo delle urne. I 5Stelle – come è noto – sono usciti con le ossa rotte dalle elezioni regionali in Abruzzo e sembrano destinati ad una nuova debacle in quelle previste in Sardegna domenica prossima. Il tutto  mentre la Lega continua a sottrargli consensi.

Di fronte al rischio catastrofe, di fronte al pericolo di una estinzione più veloce di quella dei dinosauri, di fronte alla possibilità di battere il record di Matteo Renzi in materia di distruzione del proprio partito, tremano i polsi ai gallonati del Movimento. Ma cercano di non darlo a vedere.

Lasciano trapelare rivisitazioni della Bibbia pentastellata e lasciano trapelare novità nell’organizzazione. Teste di coccio, i Capi del M5s non hanno capito che il vero pericolo per loro si chiama Matteo Salvini, il vicepremier, Ministro dell’Interno nonché Leader della Lega che se li sta masticando lentamente e con gusto.

A fine pasto Di Maio annuncia una riforma a livello nazionale e territoriale. E spuntano probabili modifiche sul secondo mandato: “Rivedremo anche le regole per i consiglieri comunali”, dice. E sulla Diciotti nega nuovi dissensi in vista del voto in Aula: “Non ne ho notizia, sono contento se c’è chi si adegua alla scelta degli iscritti”. Per Beppe Grillo tutto va ben, signora la marchesa: “Mai stati bisticci”, assicura. Fa il comico ma questa volta la battuta non fa ridere…

21/02/2019   h.16.45

 

 

 

 

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