Condannati a morte soldati britannici nel Donetsk

Shock per la condanna a morte di tre soldati nella Repubblica del Donetsk

Condanna a morte di due soldati britannici. Aiden Aslin e Shaun Pinner, ed un marocchino, Saaudun Brahim,  del  tribunale della autoproclamata Repubblica di Donetsk.
I militari sono stati accusati di aver combattuto come mercenari a fianco delle truppe ucraine. Fatti prigionieri, sono stati processati e condannati al massimo della pena.

Il leader del Donetsk Denis Pushilin ha dichiarato che i soldati che hanno organizzato la la resistenza nell’acciaieria Azovstal, a Mariupol, e gli ucraini del battaglione Azov catturati saranno processati entro la fine dell’estate.

UK: non sono mercenari, ma soldati dell’esercito ucraino

Secondo quanto riportato dalla BBC,  invece, non si tratta di mercenari ma di soldati che erano nell’esercito ucraino. Pertanto sono da considerarsi come prigionieri di guerra. Non dovrebbero essere, quindi,  perseguiti per aver preso parte alle ostilità.

Boris Johnson ha affermato di “essere profondamente preoccupato” e ha affidato la prima durissima reazione ad un portavoce di Downing Street. “Abbiamo ripetutamente detto che sono prigionieri di guerra, che non vanno strumentalizzati a scopi politici e che hanno diritto all’immunità in base alla Convenzione di Ginevra”

ONU:  rispettate il diritto internazionale

Anche le Nazioni Unite hanno richiesto il rispetto della Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra. il portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite Stephane Dujarric ha dichiarato: “Prima di tutto ci opponiamo alla pena di morte. Chiediamo che tutti i combattenti che sono detenuti abbiano protezione internazionale e siano trattati secondo il diritto internazionale”.

Secca la replica del governo russo, affidata a Maria Zakharova, portavoce del Ministro degli esteri. La Zakharova ha definito ‘isterica’ la reazione della Gran Bretagna alla condanna dei tre soldati. Ha, inoltre, affermato che “la Gran Bretagna dovrebbe appellarsi alla Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr), riconosciuta come parte dell’Ucraina”

Tuttavia qualcosa fa ancora sperare . Il tribunale della Repubblica del Donetsk ha fatto sapere che i prigionieri hanno un mese di tempo per ricorrere in appello e chiedere la grazia. Un tempo nel quale la diplomazia internazionale dovrà operare per salvare la vita dei tre soldati.