Consip, un maledetto imbroglio. Tutti complici? Il fratello di Cantone consulente di Romeo
08 Marzo 2017Un nuovo preoccupante risvolto dell’inchiesta Consip: Bruno Cantone, fratello del capo dell’Anticorruzione, era consulente di Romeo s 3.800 euro mensili.
Consip, il fratello di Cantone consulentd di Romeo
Renziano di ferro, già assessore regionale alla Sanità della Toscana, Capo della Consip, gola profonda della inchiesta che sta facendo tremare il microcosmo dei furbetti della combriccola toscana e il Pd.
Luigi Marroni è parte di un microcosmo inquietante in cui c’è di tutto; L’Ad è scheggia di un piccolo mondo con la vocazione dei grandi affari.
Si tratta di un ristretto nucleo sociale in cui l’Amministratore delegato della Centrale di acquisti di beni e servizi per la pubblica amministrazione è figura chiave del maledetto imbroglio.
Ora rischia di passare per matto o per vittima esausta di pressioni uguali e contrarie che riceveva per addomesticare appalti a favore della cordata diretta da Denis Verdini o di quella composta dal tandem Alfredo Romeo-Tiziano Renzi.
Una strana rivalità tra amici di vecchia data dietro la quale si sarebbe potuto anche nascondere un accordo spartitorio.
Oggi Marroni è stato graziato dal ministro Padoan: nonostante gli sgambetti al suo ex sponsor Matteo Renzi può restare al suo posto, al vertice Consip. Mah!
Nella girandola impazzita di nomi, accuse, sospetti, nel carosello di tutti contro tutti, nel calderone di gente che mente e di gente che racconta la verità, di smentite, conferme e minacce velate è tutto un polverone forse fatto ad arte per confondere le idee.
Tutti complici per necessità? Boh! In questo quadro il grande accusato, il ministro Luca Lotti (reo – secondo le ammissioni dell’amico Marroni – di aver rivelato l’esistenza di indagini sugli appalti) intanto tace, non presenta querela contro il presunto millantatore.
Stesso comportamento da parte di Babbo Tiziano: Romeo afferma di averlo incontrato, lui nega. Uno dei due mente, ma nessuno dei due pensa di prendere penna e carta bollata…
Ciliegina sulla torta la rivelazione del Fatto Quotidiano: l’avvocato Bruno Cantone, fratello del capo dell’Anticorruzione Raffaele Cantone, figura a busta paga di Romeo. 3.800 euro mensili il compenso per consulenze legali, appalti inclusi.
E’ la coda velenosa di un maledetto imbroglio di provincia. E alla fine dell’intrigo tra milioni, mazzete & appalti manca ancora molto…