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Conti italiani sotto lente ingrandimento UE. Ma Big non hanno più titoli per giudicare

Conti italiani sotto lente ingrandimento UE. Ma Big non hanno più titoli per giudicare

04 Dicembre 2018 0 Di Marino Marquardt

La querelle, tra sussurri e grida, minacce, sorrisi e strette di mano, va avanti da tempo. E comincia a stancare. La Ue – come è noto – insiste: vuole dettare le regole al Governo italiano, vuole controllarne i conti… E gli Inquilini dei Palazzi romani, di Palazzo Chigi e dintorni, cercano di svolgere al meglio i compitini…

Una Europa sempre più ammaccata pretende di dettare le regole all’Italia

Il tutto in un contesto in cui la Francia di Emanuel Macron è sull’orlo di una crisi di nervi; la  Germania di Angela Merkel non se la passa bene; la Grecia di Alexis Tsipras è ancora piena di lividi; la Spagna di Pedro Sanchez barcolla, i Paesi di Visegrad fanno blocco contro ogni istanza solidaristica; l’Austria riscopre con Sebastan Ruiz antiche tentazioni ispirate alla purezza.

Questa è l’Europa bacchettatrice dell’Italia e negatrice dei valori del Manifesto di Ventotene. Questa è l’Europa dei piccoli e grandi egoismi al servizio delle Banche d’Affari e dei Signori della Finanza.

Questa Europa ammaccata, con leader non in grado di interpretare i bisogni dei rispettivi popoli, questa Europa dei figli e figliastri vuole dare lezioni al Governo italiano. E vuole imporre il proprio punto di vista su cosa sia giusto fare e non.

Meno male che c’è Trump… Il paradosso sovranista è d’obbligo

Meno male che c’è Donald Trump, verrebbe da dire. E’ un paradosso sovranista, ovviamente. Il presidente Usa apertamente e il presidente russo Vladimir Putin a bassa voce e con discrezione, sono gli unici a sostenere – per interessi contrapposti – l’azione del  Governo italiano.

La sensazione, insomma, è che i leaders europei non abbiano più i giusti titoli per impartire – attraverso i rispettivi emissari a Bruxelles – lezioni economiche al nostro Paese.

Il tutto mentre Oltralpe resta accesa la miccia della rivolta popolare. E i week end roventi all’ombra dell’Eliseo e dell’Arco di Trionfo parigino la dicono lunga sulla collera montante tra le fasce sociali deboli francesi.

Il gene del 1789, l’anno della Rivoluzione, sta riprendendo vigore tra i transalpini.

E’ un segnale e un ammonimento per la sdrucita UE…

04/11/2018   h.18.20

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