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Contrasto alla povertà, alla Toscana arrivano 12 milioni di euro

Contrasto alla povertà, alla Toscana arrivano 12 milioni di euro

21 Luglio 2017 0 Di Redazione In24

Oltre 12 milioni di euro del Programma operativo nazionale inclusione assegnati alla Toscana per il contrasto alla povertà.

Contrasto alla povertà, 12 milioni alla Toscana

Oltre 12 milioni di euro in arrivo alla Regione Toscana per finanziare progetti di contrasto alla povertà per:
  • rafforzare la capacità dei Servizi sociali nella presa in carico e nell’accompagnamento delle famiglie beneficiarie di interventi di contrasto alla povertà,
  • per facilitare il lavoro in rete con gli altri servizi del territorio, in particolare nei settori di lavoro, istruzione, salute
  • e l’attivazione di partenariati con soggetti no-profit attivi nel contrasto alla povertà.

I fondi, che derivano dal Programma Operativo Nazionale inclusione, sono assegnati attraverso avvisi pubblici del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, a seguito dei quali Zone, Società della Salute e Comuni hanno predisposto delle proposte progettuali volte al rafforzamento dei servizi, coerenti con gli indirizzi nazionali fissati dal Ministero d’intesa con le Regioni.

Con queste risorse sarà possibile potenziare la dotazione organica delle strutture cui sono affidate le varie fasi di presa in carico degli utenti, rafforzare le équipe multidisciplinari con personale specializzato, avviare misure formative personalizzate progettate insieme ai Centri per l’impiego e acquisire nuova strumentazione informatica.

“E’ con soddisfazione che accolgo la notizia del finanziamento di 12 milioni che consentirà il rafforzamento dei servizi sociali nella nostra Regione, servizi che sono impegnati quotidianamente nell’accompagnamento dei cittadini in percorsi di superamento della condizione di povertà – afferma l’assessore a diritto alla salute e welfare Stefania Saccardi – Ritengo infatti sia prioritario investire, oltre che in risorse destinate ai cittadini e alle famiglie, anche nel rafforzamento dei servizi dei territori, che devono essere supportati nel consolidamento dell’infrastruttura sociale necessaria all’adozione di una presa in carico integrata, con servizi mirati ed équipe multiprofessionali dedicate”.

Anche con queste finalità – ha fatto sapere l’assessore Saccardi – la Regione Toscana ha infatti deciso di destinare circa il 20 per cento del Fse, in tutto 145 milioni, a interventi di promozione di politiche attive di sviluppo, con azioni di protezione sociale, misure non assistenziali ma che mirano a favorire l’occupazione e l’inclusione attiva, e che per la prima volta saranno quasi interamente gestite dalle strutture dell’assessorato al welfare.

La Regione Toscana ha anche fatto parte della commissione ministeriale di valutazione che ha esaminato le proposte di intervento, approvando tutti i progetti delle Zone, Società della Salute e Comuni toscani, e ha svolto anche un ruolo di coordinamento e di monitoraggio dell’avvio della misura sui territori toscani.

La Toscana ha puntato a potenziare i servizi

In attesa dell’approvazione definitiva del decreto legislativo che darà l’avvio alla misura nazionale di contrasto alla povertà- Rei (Reddito di inclusione) – il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato pertanto i progetti dei Comuni, delle Zone e delle Società della salute che hanno come obiettivi principali il rafforzamento dei servizi sociali, la promozione di interventi socio-educativi e di attivazione lavorativa e la promozione di accordi di collaborazione in rete.

Le Zone della Toscana hanno puntato soprattutto sul potenziamento dei servizi (rafforzamento degli organici con l’assunzione di personale, formazione, tirocini) attraverso cui, nonostante la presenza in Toscana di una rete di servizi e di professionisti sviluppata, si è cercato di dare maggiore sostanza alle équipe composte da diverse figure professionali che mirano a una presa in carico integrata.

In particolare, sono state rafforzate in particolare le funzioni del servizio sociale, elemento cardine dell’équipe stessa. In minor misura, invece, i progetti prevedono risorse dedicate ai centri per l’impiego, che hanno ampiamente valorizzato risorse già presenti, ri-orientandone le funzioni.

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