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Corneliani, tutte le tappe del salvataggio dell’azienda

Corneliani, tutte le tappe del salvataggio dell’azienda

02 Aprile 2021 0 Di Pietro Nigro

Tappa dopo tappa, tavolo dopo tavolo, il difficile percorso al Mise per salvare e rilanciare la storica azienda di abbigliamento Corneliani di Mantova.

Corneliani, terzo tavolo al Mise: presentata l’offerta irrevocabile

Corneliani Mise Giorgetti

Il tavolo del 1 aprile al Mise per il salvataggio della Corneliani.

Terzo tavolo, ieri primo aprile, al ministero per lo Sviluppo economico per la risoluzione della crisi della Corneliani. E questa è la volta in cui si compie il passo fondamentale: è arrivata, infatti, l’offerta irrevocabile da 7 milioni di euro presentata da Investcorp alla quale si aggiunge l’investimento da 10 milioni che il Ministero assicura attraverso Invitalia per la creazione della Newco.

Presenti al tavolo presieduto dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, rappresentanze sindacali, aziendali, investitori, Invitalia. Hanno partecipato a lavori anche il commissario giudiziale, rappresentati della regione Lombardia e degli enti locali.

L’obiettivo è salvare l’azienda, che ha quasi un secolo di vita, e rilanciare l’azienda garantendo la centralità della produzione di Mantova e il know how. Di oggi anche la decisione di avviare sabato 3 aprile un confronto tecnico con le parti sociali per individuare il percorso più idoneo per i 140/150 lavoratori che non potranno rientrare nella Newco. La metà di questi, comunque, potrà usufruire delle misure del prepensionamento.

“Abbiamo pochi giorni per perfezionare l’accordo – dice il ministro Giorgetti – che consentirà alla Corneliani di avere quel futuro che merita questo marchio storico del Made in Italy, orgoglio di Mantova e di tutte le persone che ci lavorano. Da parte del Ministero c’è tutto il supporto necessario per portare a buon fine l’operazione, garantiamo che i soldi pubblici verranno investiti per incentivare l’occupazione e la produzione in Italia”.

La Corneliani sarebbe dunque, salva, e si dovrebbe fare in tempo a presentare in tribunale entro il quindici aprile il piano che eviti la liquidazione.

Corneliani e il Bahrein Investcorp

Corneliani MantovaLa vertenza per salvare la Corneliani è solo l’ultimo capitolo della lunga crisi che sta attraversando la storica azienda mantovana, crisi che è iniziata in realtà co le difficoltà gestionali emerse al passaggio generazionale della proprietà, e che la famiglia ha affrontato con la vendita della quota di maggioranza al fondo Bahrein Investcorp, società guidata da Mohammed Mahfoodh Alardhi che negli anni è sembrata interessata soprattutto a operazioni di breve periodo (Gucci e Tiffany & Co, per esempio).

Il punto di non ritorno è arrivato a giugno 2020, dopo la prima ondata della pandemia di Covid-19, quando i lavoratori della fabbrica hanno deciso di avviare 40 giorni di sciopero. Al termine della protesta, il 22 luglio, l’annuncio del ministero di via Vittorio Veneto.

“È stata trovata una soluzione per la ripartenza delle attività produttive e per la salvaguardia occupazionale della storica azienda tessile Corneliani”., è stato annunciato dopo l’incontro dei sottosegretari Alessandra Todde e Alessia Morani, con istituzioni locali, azienda, commissario giudiziale e sindacati.

Il ministero dello Sviluppo economico (all’epoca guidato da Stefano Patuanelli) si è impegnato ad “intervenire attraverso il Fondo per la gestione delle crisi d’impresa, previsto nel Decreto rilancio, per supportare la ripresa delle produzioni di un importante marchio del Made in Italy”.

La promessa di Giorgetti per Corneliani: Investire 17 milioni di euro di Invitalia

La trattativa ha avuto poi un rallentamento e un alt definitivo per il procedere della emergenza Covid, nonché per la crisi di governo, ed è ripresa con l’arrivo del nuovo ministro Giancarlo Giorgetti, che è stato investito del dossier e che ha riaperto il tavolo delle trattative con le parti sociali e con gli investitori stranieri che nei mesi scorsi si sono avvicinati alla storica azienda fondata nel 1930.

La svolta arriva il 23 marzo, durante il secondo tavolo convocato al Mise per salvare Corneliani: in questa data, infatti, Giorgetti si p impegnato a investire 17 milioni di euro in una newco che vede la partecipazione di Invitalia ed investitori stranieri. Operazione da perfezionare entro il 13 aprile per poter scongiurare la messa in liquidazione della società e la scomparsa di una delle storiche aziende tessili italiane.

“Oggi abbiamo fatto un passo in avanti decisivo. Questa proposta operativa vuol dire che si crede nella capacità della Corneliani di risollevarsi. Dopo questa riunione tutti al lavoro per ridare un futuro alle lavoratrici e ai lavoratori di Mantova”, ha detto il ministro al termine del tavolo.

Per il nuovo progetto industriale, Investcorp ha poi deciso di stanziare altri 7 milioni di euro nella Corneliani. Da Via Veneto arriveranno 10 milioni di euro attraverso la partecipazione di Invitalia.

Il progetto ha incontrato il massimo favore dei sindacati,. “È questa una proposta positiva per la soluzione della vertenza – hanno commentato – che scrive un nuovo futuro per i tanti lavoratori della Corneliani, e che avrà ricadute positive su tutto il settore della moda”.

Le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec ricordano al governo che “l’operazione dovrà concretizzarsi e concludersi entro il 15 aprile termine entro il quale l’azienda dovrà presentare al tribunale la domanda di concordato, che sarà, così come dichiarato al tavolo, concordato con continuità lavorativa a controllo indiretto da parte di Investcorp tramite la New Co”.

“È necessario ora – conclude la nota – che l’azienda presenti il piano industriale di ristrutturazione complessiva, con particolare attenzione all’occupazione ed alle professionalità, che prevederà, tra le altre cose, anche un accordo con le organizzazioni sindacali, attraverso l’utilizzo di ammortizzatori sociali, finalizzato ad una gestione equilibrata dei pensionamenti per un adeguamento della forza lavoro”.

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