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Covid 19 in Lombardia, il lockdown del commercio allarma le associazioni dei commercianti

Covid 19 in Lombardia, il lockdown del commercio allarma le associazioni dei commercianti

20 Ottobre 2020 0 Di Redazione In24

Cncc, Confcommercio Lombardia, Confimprese, Federdistribuzione e Fipe. preccupate perché la Regione Lombardia si avvia a chiudere i negozi nel weekend.

Lombardia, il lockdown del commercio allarma le associazioni dei commercianti

Le associazioni dei commercianti lanciano  l’allarme: la decisione della Regione Lombardia di attuare il lockdown del commercio nel fine settimana potrebbe avere serie ripercussioni economiche sul settore, mettere in ginocchio il commercio e la tenuta delle imprese.

Cncc, Confcommercio Lombardia, Confimprese, Federdistribuzione e Fipe piuntano dunque il dito contro il provvedimento annunciato da Regione Lombardia, che prevede la chiusura nei fine settimana degli spazi della media e grande distribuzione non alimentare, tra cui i centri commerciali, e che impone la chiusura anticipata alle 23 dei pubblici esercizi.

Secondo quanto comunicato congiuntamente dalle associazioni alla stampa, “Il mondo del commercio non alimentare e della ristorazione è già stato messo a dura prova durante i mesi di lockdown, con gli esercizi chiusi e vendite azzerate che, alla situazione attuale, prevedono a fine anno una stima di perdite del fatturato ben superiori al 30%. Stime molto alte di perdita anche per i pubblici esercizi nell’ordine di decine di milioni di euro al mese”.

I negozi della media e grande distribuzione, i centri commerciali e i pubblici esercizi sono stati tra le prime realtà ad adeguarsi ai protocolli di sicurezza, gestendo l’affluenza e la sanificazione degli ambienti, rilevando la temperatura e dotando di prodotti igienizzanti i clienti.

“La sicurezza di clienti e collaboratori è sempre stata messa al primo posto. Dalla riapertura degli scorsi mesi i punti vendita hanno dato costantemente mostra di poter esercitare la propria attività in totale sicurezza, offrendo le garanzie necessarie ai cittadini e contribuendo a contenere la pandemia”.

Eppure, ora, di fronte al crescente numero di “contagiati” che vengono segnalati, la Regione Lombardia vuole assare a una sorta di serrata dei negozi nel weekend.

Ma, secondo le associazioni di categoria, “Il coprifuoco serale, con la chiusura anticipata dei pubblici esercizi ha risvolti dubbi in termini di efficacia nella prevenzione del contagio ma avrà conseguenze certamente devastanti nella propensione a frequentare le attività di ristorazione. Per contro, l’anticipo della chiusura rischia semplicemente di favorire code e assembramenti, proprio quello che, in teoria, si vuole evitare”.

Tra l’altro, i negozi hanno già subito danni enormi nei due mesi di chiusura per Covid della scorsa primavera: importanti contrazioni di vendita a fronte di costi fissi incomprimibili e spese aggiuntive per il rispetto dei protocolli di sicurezza.

Il settore è il motore dell’intera economia. Affossare il retail significa affossare l’economia del Paese. Fermare l’attività nel fine settimana vuol dire mettere a repentaglio i fondamentali del mondo del commercio e concentrare i consumatori in 5 giorni su 7 con conseguenze sulla sicurezza. Tale prospettiva preluderebbe a inevitabili ripercussioni sui livelli occupazionali e sulla tenuta stessa delle imprese“, è la conclusione delle associazioni del commercio lombarde.

Di qui l’invito: “Occorre valutare tutte le possibili soluzioni che tutelino sia la sicurezza sanitaria sia la tenuta del sistema economico e di un settore fondamentale come il commercio che, qualora il provvedimento dovesse essere approvato, necessiterebbe di misure adeguate per sostenere la continuità delle imprese”.

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