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Crimine organizzato, ecco i dati e le proposte del Pe

Crimine organizzato, ecco i dati e le proposte del Pe

28 Ottobre 2021 0 Di Eleonora Vasques

Tra i 1,9 e i 2,6 miliardi di euro sono stati persi dagli appalti pubblici UE a causa del crimine organizzato tra il 2014 e il 2020. Circa il 3% dei soldi rubati dai fondi europei vengono solitamente recuperati. Gli eurodeputati chiedono di armonizzare le legislazioni UE-stati membri e di agevolare lo scambio di informazioni.

Crimine organizzato, report approvato dal Parlamento europeo: ecco la conta dei danni

Gli eurodeputati della commissione controllo bilanci hanno votato martedì un report sulla criminalità organizzata a livello transazionale e hanno affermato la necessità di armonizzare gli sforzi per combattere tali frodi con quelle che avvengono a livello nazionale.

Il tasso di recupero dei fondi europei presi dalla criminalità organizzata è molto basso: circa il 98% degli stessi rimangono nelle mani della malavita.

Sono tra 1,9 e 2,6 miliardi di euro persi dagli appalti pubblici UE (tra il 2,7% e il 3,6% di perdite dai fondi di coesione UE) nel periodo 2014-2020.

Con il Coronavirus, la situazione è anche peggiorata, e le frodi non sono mancate sul fronte pandemia.

Come spiega il relatore Tomas Zdechovsky, “Secondo il rapporto Europol 2021, il crimine organizzato è in continua evoluzione e si adatta alle nuove condizioni. Durante la pandemia da COVID-19, c’è stato un aumento del crimine organizzato, soprattutto in relazione alla produzione di medicinali contraffatti o inesistenti o di attrezzature protettive contraffatte. I governi dell’UE hanno così individuato i tentativi di vendere più di 1,1 miliardi di dosi di vaccino per un costo totale di oltre 15,4 miliardi di euro”.

Le proposte alla Commissione

Per queste ragioni gli eurodeputati hanno chiesto alla Commissione di armonizzare la lotta alla criminalità organizzata, creando un organismo europeo per il recupero dei fondi UE.

In particolare, per aumentare le risorse per combattere la frode, il crimine organizzato e la corruzione, gli eurodeputati hanno chiesto al Consiglio di approvare la richiesta di personale extra per l’OLAF (European Anti-Fraud Office), l’EPPO (European Public Prosecutor’s Office), e la Corte dei Conti UE. Queste misure mirano a proteggere in maniera più efficace i fondi del Next Generation EU.

Tra le altre proposte figura la richiesta agli stati membri di sottoporre le criptovalute a norme antiriciclaggio e di metterle sotto il controllo dello stesso organo che supervisiona le valute nazionali.

Le raccomandazioni

Gli eurodeputati offrono anche delle indicazioni, come incrementare lo scambio di informazioni tra gli stati membri per prevenire delle frodi sull’IVA e sui sussidi UE relativi alla PAC (Politica Agricola Comune).

Su questi ultimi, la commissione controllo bilanci suggerisce di creare una banca dati centralizzata dei beneficiari diretti e finali dei sussidi per impedire le frodi.

Anche sulle rinnovabili ci sono dei rischi: soprattutto le organizzazioni di stampo mafioso hanno iniziato a trarre profitto dalle rinnovabili, intercettando i fondi destinati alla transizione ecologica del Next Generation EU.

Questa proposta approvata martedì verrà poi discussa e posta nuovamente a votazione durante la plenaria a Strasburgo del 13-16 dicembre.

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