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Crisi di Ferragosto. L’inconfessabile attrazione tra Zingaretti e Di Maio. Mattarella ruffiano tra i Due?

Crisi di Ferragosto. L’inconfessabile attrazione tra Zingaretti e Di Maio. Mattarella ruffiano tra i Due?

10 Agosto 2019 0 Di Marino Marquardt

“Chi ha avuto, avuto avuto, chi ha dato ha dato ha dato, scurdammoce ‘o passato, simmo ‘e Napule paisà…”, oggi le note della famosa canzone napoletana del Dopoguerra possono suonare come un invito al dialogo per ricostruire. In merito Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio non possono oggi ammettere ufficialmente l’inconfessabile reciproco desiderio. Attendono che sia il Quirinale a sollecitarne l’abbraccio. Per ora loro si limitano a lanciare verso il Colle timidi segnali di disponibilità…

Fermare il Tizio che invoca i Pieni Poteri!

L’imperativo categorico è evidente: fermare il Tizio che scomoda i Proprietari del Paradiso ad ogni occasione, fermare il Tizio che invoca Pieni Poteri come Hitler nel marzo 1933, fermare il Tizio che della crudeltà verso i deboli ha fatto virtù, fermare il Tizio che ama lasciarsi andare in sgrammaticature istituzionali, fermare il Tizio  che del bon ton ha fatto strame.

E’ un pericolo per la Democrazia, Matteo Salvini. E per scongiurare questo pericolo le Forze Politiche che hanno a cuore le sorti del Paese devono fare come fecero i Partigiani impegnati nella lotta Antifascista. Devono fare blocco pur nelle rispettive diversità.

Detto ciò, questi sono i giorni degli inganni e delle bugie. Si tratta di depistaggi in vista delle consultazioni che avvierà il Quirinale dopo l’ufficializzazione della crisi in Parlamento. E non è da escludere che si trovi una alternativa al voto anticipato. Lo scarso appeal che emanano le urne – del resto – potrebbero favorire la nascita di una nuova maggioranza…

E’ il tempo delle bugie e degli inganni

Bugie, inganni, depistaggi…

In questo scenario è auspicabile che Nicola Zingaretti, Matteo Renzi e Roberto Giachetti stiano usando le parole soltanto per fini strategici. Altrimenti sarebbero da rinchiudere da qualche parte, magari facendo riaprire uno di quei padiglioni soppressi dalla Legge Basaglia, la 180 del maggio 1978, quella Legge che impose la chiusura dei manicomi.

Parlassero sul serio, le ipotesi da fare sarebbero due: o Costoro – i Piddini che contano – non hanno capito un tubo di cosa rischia l’Italia o Costoro appartengono alla tipica categoria di incoscienti che trasformano il rancore in cianuro per la Democrazia e per le rispettive sopravvivenze politiche.

Dai pop corn renziani ai nuovi imperativi categorici contro i Cinquestelle. Ma a che gioco vogliono giocare Questi del Nazareno? Sono forse veramente delle irrecuperabili teste di c…? (Avendo studiato dai Gesuiti – ahimé – non posso completare la parola. Ma Voi, cari Lettori, certamente ne avrete compreso il senso ndr).

Costoro – i Vip del Pd – di fronte a Uno che afferma di volere il voto per ricevere i Pieni Poteri non hanno capito un tubo! E ancora giocano – gli Imbelli del Nazareno – a fare gli schifiltosi nei riguardi del M5s. Atteggiamento irresponsabile peraltro ampiamente ricambiato dagli inetti Gnomi Cinquestelle nei riguardi del Pd.

Di fronte alle apparenti manifeste irresponsabilità degli Attuali Leaders delle Due Maggiori Forze Politiche presenti in Parlamento – M5s e Pd – si ricaverebbe che il Pericolo maggiore non è tanto rappresentato dal Barbaro Salvini bensì sia rappresentato dalla imbecillità del Pd e del M5s, gli unici soggetti politici in grado di contrastare l’ascesa del Leghista attraverso la costituzione di una nuova maggioranza di Governo.

Il fatto che Zingaretti indichi come priorità le elezioni anticipate è una idiozia incommentabile dal momento che il Pd non ha alcuna chance per vincerle. Una idiozia al pari della mozione No Tav dei Cinquestelle di martedì scorso.

Ma potrebbe essere – come accennato – tutto un bluff, una maniera per depistare. Per confondere le idee soprattutto a Salvini che potrebbe finire col cerino acceso tra le dita.

Bugiardi e Incoscienti! Ma Mina in questo caso non c’entra…

Povera Italia!, viene da esclamare nel constatare come lo Stivale sia schiacciato tra la rozzezza e la grettezza salviniana e la incapacità politica degli avversari del Leader Leghista.

Detto ciò, urge una robusta tirata di orecchie da parte del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Una tirata d’orecchie a Quanti ancora oggi non vedono i pericoli ai quali rischia di esporsi il Paese sia sotto il profilo Europeista, sia sotto il profilo Geopolitico.

Urge Governo di Responsabilità Nazionale!

Detto papale papale, urge un Governo di Responsabilità Nazionale!

Salvini va fermato. Anche sottoscrivendo patti col Diavolo. Il discorso vale sia per il M5s sia per il Pd, sia per le schegge della Sinistra, sia per qualche centrista in libera uscita da Forza Italia e ancora alle prese col pagamento del Mutuo Casa.

E ciò checché ne pensino Renzi, Giachetti e Zingaretti.

Gli argomenti per convincere i riottosi e quelli con la puzza al naso – del resto – non mancano. A cominciare dal binomio poltrona & pagnotta oggi fortemente a rischio per molti renziani e per molti Cinquestelle…

Di fronte al rischio di una emergenza democratica bisogna essere pragmatici e non andare troppo per il sottile. Inutile dire che un M5s a guida Giuseppe Conte potrebbe finire col favorire approcci ancora oggi ritenuti impossibili…

A buon intenditor…

Ps. Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola attenzionata dalla maiuscola.

09/08/2019   h.17.00o

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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