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Dalle Riforme alla Legittima Difesa. Quelli del Pd non ne azzeccano piu’ una

Dalle Riforme alla Legittima Difesa. Quelli del Pd non ne azzeccano piu’ una

05 Maggio 2017 0 Di Marino Marquardt

Pd in subbuglio. Esplode una dura polemica nella base del partito. Saviano bacchetta. Renzi corre ai ripari.

Riforme e Legittima difesa, Pd in subbuglio

Dalle riforme bocciate dalla Consulta o dai cittadini alla legge sulla Legittima difesa approvata ieri alla Camera. Il Pd sembra non essere più in grado di azzeccarne una giusta.

Sotto la pressione della Lega (peraltro furibonda perché voleva una più ampia licenza di uccidere) e di quanti hanno fatto di questo tema bandiera di campagna elettorale, quelli del Nazareno sono andati in confusione.

E per soddisfare i timori e le pulsioni dei giustizieri della notte hanno contribuito alla stesura di una legge che di fatto già esisteva ad eccezione della norma sul risarcimento economico delle spese processuali per quanti – loro malgrado – si vedranno costretti a sparare in casa propria in difesa di se stessi dei propri affetti e delle proprie cose in seguito alla incursione di malintenzionati.

Ciò che ha alimentato ulteriormente le polemiche è la clausola secondo la quale è lecito sparare soltanto di notte. Un dettaglio non trascurabile che ha reso la misura dello spessore intellettuale della maggioranza degli interpreti del Parlamento.

 

Pd in rivolta, le bacchettate di Saviano

Base Pd in rivolta, intellettuali e gente comune disgustati. Feroce Roberto Saviano:

“Non è consentendo alle persone di armarsi e di sparare che si tutela la sicurezza dei cittadini. È solo un’illusione e una mancia politica per ottenere consenso. Con il decreto Minniti e la proposta di legge sulla Legittima difesa, il partito democratico ha deciso definitivamente di essere un partito della peggior destra che fa leva su istinto, ignoranza e luoghi comuni”, tuona lo scrittore su Facebook.

Parole di fuoco che hanno marchiato la pelle di Matteo Renzi, di fresco rieletto Segretario.

Visti i chiari di luna, obbligatoria la marcia indietro. Già annunciata la limitazione della licenza di uccidere soltanto durante la notte. Sarà lecito farlo – anticipano – in tutto l’arco delle ventiquattr’ore. A condizione di pericolo immanente, ovviamente.

Matteo Salvini sarà dunque parzialmente accontentato. Ma soltanto parzialmente. Perché resterà infatti l’incomodo rappresentato dal giudice che dovrà pronunciarsi sulla reale condizione di pericolo a cui sarebbe stato esposto l’eventuale pistolero. Un fatto comunque è certo: dall’approvazione di questa Legge e dalla relativa entrata in vigore si ucciderà gratis, le spese processuali saranno a carico dello Stato, cioè nostro…

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