
Davos, torna il World Economic Forum. Sarà scontro tra Merkel e Trump?
15 Gennaio 2018Il prossimo World Economic Forum di Davos ripropone l’incontro scontro tra Angela Merkel (e Emmanuel Macron) e Donald Trump.
Davos, torna il World Economic Forum
Torna – e sarà il 48esimo, l’incontro annuale del World Economic Forum di Davs, in Svizzera, che quest’anno è dedicato al tema “Creare un futuro condiviso in un mondo frammentato”.
Il 48 ° incontro annuale del World Economic Forum punta a spingere i leader di tutti i ceti sociali allo sviluppo di una narrativa condivisa per migliorare le condizioni del mondo. Un incontro che, all’inizio di ciascun anno, vuole quindi costruire una sorta di agenda comune per unire gli sforzi e insieme dare forma al futuro, in uno questo sforzo globale senza precedenti in co-design, co-creazione e collaborazione.
Il forum di quest’anno sarà inaugurato dal primo ministro indiano Narendra Modi il 23 gennaio. Tra gli altri, a co-presiedere l’incontro di quest’anno, anche Fabiola Gianotti, la scienziata italiana che dirige il Cern di Ginevra, e si prevede la partecipazione della premier britannica Theresa May, del suo collega canadese Justin Trudeau e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, oltre a celebrità come l’attrice Cate Blanchett e il musicista Elton John.
Il Forum si terrà dal 23 al 26 gennaio a Davos-Klosters, in Svizzera, e, in ossequio alle più moderne tendenze digitali della comunicazione globale, potrà essere seguito anche su un grandissimo numero di canali, da Twitter (che avrà l’hastag #wef18 e che conta su 3 milioni di follower) alle global communities, dalle dirette su Facebook (http://wef.ch/facebook, dove sono già registrati 4,8 milioni di iscritti) a Instagram (http://wef.ch/instagram e http://wef.ch/instagram_es), nonché su LinkedIn, Google+ e YouTube e sul blog http://wef.ch/am18 e perfino su diversi social media cinesi.
Il World Economic Forum, che si propone di fare da catalizzatore di iniziative globali, di provocare cambiamenti storici, di favorire scoperte di settore e circolazione di idee economiche, prevede la partecipazione di un gran numero di delegati, oltre 100 tra capi di Stato e di Governo, rappresenanti istituzionali, manager di multinazionali e imprenditori sociali, leader di settore e rappresentanti di comunità e gruppi di interesse
E a proposito di leader, è data per certa la presenza di Donald Trump e di Emmanuel Macron. A raggiungere quest’ultimo potrebbe essere la cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha appena chiuso l’accordo per formare un governo di Grosse Koalition e che potrebbe aggiungersi al presidente francese in quello che si preannuncia come l’ennesimo faccia a faccia contro il presidente Usa.
Davos, Macron e Merkel vs Trump
E potrebbe essere un epico scontro quello che si profilerebbe nello scenario delle Alpi svizzere, tra tre leader uniti da una ormai conclamata antipatia personale e soprattutto da due visioni del mondo pressochè opposte e antitetiche.
Finora, la Merkel era data come assente al Forum, perché alle prese con la difficilissima composizione di un nuovo governo che l’ha tenuta impegnata e lontana dalla scena internazionale sin dal settembre scorso.
Ma, messo in tasca l’accordo di governo con i Socialdemocratici per formare la ennesima Grosse koalition, l’ok definitivo dovrebbe arrivare domenica prossima al congresso dell’Spd.
Ragion per cui a Berlino danno per certo che la cancelliera vorrà mettere in agenda un salto in Sizzera, sia per andare a riaffermare con l’alleato Macron la comunie volontà di rinnovare l’Unione europea, sia certamente anche per dire la sua in antitesi al discorso che il presidente Usa dovrebbe tenere l’ultimo giorno del vertice.
Tra l’altro, il vertice dell’anno scorso si è tenuto proprio la settimana prima dell’insediamento alla Casa bianca di Trump, che sarà invece presente al vertice di quest’anno insieme al genero Jared Krushner, al segretario al Tesoro Steve Mnuchin e al segretario di Stato Rex Tillerson. E sarebbe il primo presidente Usa a venire a Davos, dopo Bill Clinton nel 2000.
E dall’anno scorso, di motivi di contrasto tra la Merkel e Trump ce ne sono stati, e si sono rinnovati ad ogni vertice, incluso il vertice di Taormina del G7. Tra i gesti più eclatanti di Trump, ad esempio, l’aver stracciato gli accordi di libero scambio con i Paesi asiatici (La Trans-Pacific Partnership, Tpp), l’aver annunciato il ritiro dagli Accordi sul Clima di Parigi, e pefino l’aver criticato direttamente la politica della Merkel, “rea” di aver danneggiato la Germania con la sua apertura agli immigrati dal Medio Oriente.
Vedremo che succederà, sulle nevi di Davos…