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Decreto fiscale e regalo ai Signori del riciclaggio. Fuoco e fiamme sul Governo

Decreto fiscale e regalo ai Signori del riciclaggio. Fuoco e fiamme sul Governo

18 Ottobre 2018 0 Di Marino Marquardt

Sono sempre più inquietanti i chiari di luna che si riflettono sul Governo del Paese.

…E ora è guerra aperta tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio

“Condono, Salvini scarica Di Maio: Dl manipolato? Tutti d’accordo. Nessun Cdm. Quando approvo u8n decreto lo mantengo”, titola nel tardo pomeriggio di oggi Repubblica.it.

Sono sempre più inquietanti i chiari di luna che si riflettono sul Governo del Paese.

Verba volant, scripta manent. La verità verrà fuori e quanto prima si scoprirà chi mente.

L’incendio, dunque, è alle porte. Altro che questione morale invocata dai Cinquestelle… Qui si è di fronte ad un vero e proprio regalo fatto ai Signori del riciclaggio dal cosiddetto “Governo del cambiamento”. Quanto basterebbe per mandare all’aria tutto se la politica fosse affare per persone serie.

Il Leader Cinquestelle si gioca la credibilità

Da una parte la Volpe Matteo Salvini che tratta con annoiata sufficienza la querelle innescata dall’Alleato e da un’altra parte Pinocchio Luigi Di Maio costretto a mentire, costretto a denunciare presunte manomissioni al Decreto fiscale dopo le proteste della base Cinquestelle. Peggio non poteva fare il Capo politico pentastellato che nel salotto di Bruno Vespa si è giocato buona parte della credibilità personale. Un passo falso gravissimo alla vigilia della festa Cinquestelle a Roma. Accade quando latitano prudenza, attenzione ed esperienza nel recitare il ruolo di responsabilità.

Lite anche sulla convocazione del Cdm

Inutile dire che lo scontro tra 5Stelle e Carroccio ora diventa aperto. La viceministra Castelli ammette: “Ora il caso è politico”. E ha ragione. I due Alleati intanto litigano anche sull’opportunità di convocare un nuovo Consiglio dei Ministri. La tensione si taglia a fette nelle stanze del Governo. E il viceministro Massimo Garavaglia lancia benzina sul fuoco smentendo la notizia sui presunti aumenti dei premi assicurativi per effetto della Manovra. Il tutto nel giorno della venuta a Roma del Commissario Ue per l’Economia Pierre Moscovici. Una visita durante la quale Moscovici consegnerà al Ministro Giovanni Tria la temuta lettera contenente i rimbrotti di Bruxelles sulla Manovra italiana. Giorni in cui – è il caso di dire – la Politica italiana non si sta facendo mancare niente…

Il Capo politico  5Stelle in un cul de sac

Detto ciò, a voler fare un bilancio degli ultimi accadimenti c’è da rilevare che nell’arco di poche ore rischia di finire a buone donne il lavoro svolto negli anni dal M5s all’insegna del grido “onestà, onestà”. Il momento è gravissimo per i Cinquestelle ingannati anche dalle parole del loro Leader. E la mancata denuncia in Procura e il silenzio dello stesso Di Maio fatto registrare durante la giornata di oggi (e fino al momento in cui scriviamo) la dicono tutta sull’imbarazzo in casa pentastellata. Si è infilato in un cul de sac, il Giovanotto. Un vicolo cieco dal quale non sarà facile uscire.

Se Salvini ha ragione e se Di Maio ha mentito pubblicamente dallo studio televisivo di Bruno Vespa, significa che il Capo politico del M5s ha mentito al Paese, agli attivisti Cinquestelle e ai suoi Parlamentari. In questo caso dovrebbe chiedere scusa e togliere il disturbo. Punto.

18/10/2018   h.18.00

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