Derby Italiano di Champions League, il Milan elimina il Napoli e va in semifinale
19 Aprile 2023 0 Di Claudio GrecoIl Milan pareggia 1-1 al Maradona, dopo il successo di misura a San Siro, e si qualifica per la semifinale di Champions League, dove attenderà la vincente tra Inter e Benfica, con un probabile derby meneghino.
Il Napoli faceva affidamento sull’entusiasmo dello stadio Maradona con 55.000 spettatori per ribaltare l’1-0 subito a San Siro contro il Milan nell’andata dei quarti di finale di Champions League. Negli azzurri tornava il bomber Osimhen dal 1′. Il Napoli veniva dal pareggio di 0-0 in casa in campionato contro il Verona mentre la formazione di Pioli era reduce dal 1-1 sul campo del Bologna.
Intanto da registrare Urla e cori, “non dovete dormire”, davanti all’albergo che ospitava i giocatori del Milan, così un gruppo di tifosi del Napoli ha provato la scorsa notte a disturbare il riposo della comitiva rossonera, giunta ieri pomeriggio in città per il ritorno dei quarti di Champions League al ‘Maradona’.
Formazioni:
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Ndombele, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratshelia. Allenatore: Spalletti. A disposizione: 95 Gollini, 16 Idasiak, 17 Olivera, 19 Bereszynski, 55 Ostigard, 7 Elmas, 70 Gaetano, 31 Zedadka, 11 Lozano, 81 Raspadori. Indisponibili: Simeone. Diffidati: Juan Jesus, Politano, Rrahmani. Squalificati: Anguissa, Kim.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Krunic; Brahim Diaz, Bennacer, Leao; Giroud. Allenatore: Pioli. A disposizione: 83 Mirante, 92 Nava, 25 Florenzi, 28 Thiaw, 46 Gabbia, 20 Kalulu, 5 Ballo-Touré, 32 Pobega, 56 Saelemaekers, 12 Rebic, 27 Origi, 30 Messias. Indisponibili: -. Diffidati: Ballo-Touré, Tomori, Tonali, Krunic.
Squalificati: -. ARBITRO: Marciniak (Polonia) ASSISTENTI: Sokolnicki-Listkiewicz (Polonia). IV UOMO: Nyberg (Svezia). VAR: Kwiatkowski (Polonia). AVAR: Frankowski (Polonia).
Parte la gara e il Napoli è subito aggressivo, tanto che al 3′ gli azzurri provano a pressare il Milan sin dalla costruzione anche se il Milan appare compatto.
Primi 8 minuti di sofferenza per il Milan che fatica a ripartire con il Napoli riversato in avanti, ci prova Kvaratskhelia che schiaccia una conclusione verso la porta e Maignan para facilmente, ma il Napoli non da tregua ai rossoneri, infatti col passare dei minuti sono già cinque gli angoli battuti dal Napoli in appena 19 minuti di gioco.
Passa un minuto, il 20′ e il Napoli con Politano recupera un pallone al limite dell’area calciando ancora con il sinistro, palla fuori di poco.
Minuto 21’ occasione Milan per passare in vantaggio a seguito del Calcio di rigore per il Milan, per fallo di Mario Rui su Leao, sul dischetto si presenta il milanista Giroud che tira, ma para l’azzurro Meret.
Passano i minuti e il Napoli è ancora pericoloso con Di Lorenzo che mette un buon pallone all’indietro, in area, calcia Zielinski, Maignan para.
Il Milan non perde la testa, continua a ragionare e al minuto 28′ è vicinissimo al vantaggio, percussione di Tonali, palla per Giroud che calcia di prima intenzione, con un piede para l’azzurro Meret.
Si arriva al minuto 33‘ e Spalletti è costretto a giocarsi i primi due cambi, escono Politano e Mario Rui (infortunati), entrano Lozano e Olivera
Al 36′ Intervento al limite di Leao su Lozano, proteste da parte del Napoli per un fallo in area di rigore, viene interpellato il VAR, ma nessun rigore concesso agli azzurri, ma il Napoli non molla continua la manovra e con Ndombele ci riprova al 40’ ma il tiro è alto.
Minuto 43’ passa il Milan con una galoppata impressionante di Leao, che tutto solo serve Giroud ed è 0-1 Milan. Al 46′ Ammonito Tonali diffidato e al 51′ Ammonito anche Di Lorenzo, ma nel concitato finale di primo tempo, per il Milan viene ammonito anche Maignan
Si va al riposo dopo un primo tempo bellissimo allo stadio Maradona con il Milan in vantaggio per 1-0.
Si riprende il gioco e al 46′ primo tentativo del Napoli sempre con Kvaratskhelia che punta Calabria, sposta e calcia di sinistro, pallone oltre la traversa.
Si arriva al 17’ della ripresa e nonostante continui l’avvio intenso da parte del Napoli, il ritmo della gara pur rimanendo alto è leggermente calato, anche per via delle ulteriori sostituzioni, dove prima il Milan che al 59′ fa uscire Brahim Diaz per Messias, poi il Napoli che al 63‘ fa uscire Nbombele, per Elmas, ma ancora sostituzione Milan al 68′ fa uscire Giroud, per Origi.
Partita che scorre con il Napoli che tenta il tutto per tutto, continuando a muovere palla da destra a sinistra e viceversa ma non riuscendo a sfondare, il Milan difende molto bene la palla centrale del campo.
Al 74′ Di Lorenzo prova a mettere un pallone morbido in area, salta Rrahmani, colpo di testa alto, nello stesso minuto il Escono Rrahmani e Zielinski, per Raspadori e Ostigard.
Si arriva al minuto 80′ ed il Napoli, conquista un calcio di rigore per fallo di mano di Tomori, ma evidentemente i rigoristi della serata non hanno fortuna, infatti anche Kvaratskhelia sbaglia dal dischetto, nulla di fatto e il Milan resta in vantaggio.
Minuto nel Milan 84‘ esce Leao stremato, entra Saelemaekers che al minuto 84′ gioca la prima palla Saelemaekers concludendo troppo debolmente e Meret para.
Si arriva al recupero, assegnati 4 minuti e quando mancano soli 60 secondi il Napoli trova il pareggio con Osimhen di testa, ma non basta, finisce 1-1 con il Milan che passa il turno e conquista la semifinale di Champions Ligue.
Dunque Il Milan pareggia 1-1 al Maradona, dopo il successo di misura a San Siro, e si qualifica per la semifinale di Champions League, dove attenderà la vincente tra Inter e Benfica, con un probabile derby meneghino. Gara che il Napoli di Spalletti ha cercato in tutti i modi di vincere, attaccando per tutti i 90′, ma gli errori degli attaccanti, l’ottima difesa del Milan, la parata di Maignan sul rigore calciato da Kvaratskhelia a 10′ dalla fine, come aveva fatto anche Meret nel primo tempo su Giroud, e la cavalcata di Leao che ha regalato il gol al 9 francese, hanno determinato questo quarto di finale di ritorno. Arrivato troppo tardi al 93′ il goal del pari di Osimhen.
le pagelle:
NAPOLI:
Meret 7 – Il migliore in campo: para il rigore a Giroud e nel primo tempo compie un miracolo sempre sul francese. Ha dimostrato di essere un grande portiere. Di Lorenzo 5 – Da lui non ce lo si aspetta: dorme su gol e si fa saltare da Leao come un birillo. Rrahmani 5 – Giroud gli rende il lavoro difficile, sul gol è molle e si fa portare al bar. (Ostigard SV) Juan Jesus 6 – Lotta, più di tutti, su ogni pallone: da solo può poco. Mario Rui 5 – Intervento folle sul rigore poi sbagliato da Giroud: oggi non era serata. (Olivera 6 – Sicuramente fa meglio del collega di reparto). Ndombele 5 – Perde un pallone sanguinoso sul gol del Milan: da un giocatore della sua esperienza non ce lo si aspetta. (Elmas 5,5 – Entra ma è poco incisivo) Lobotka 5,5 – Bennacer gli morde le caviglie e lui va in difficoltà. Zielinski 5 – Poco presente, da lui ci si aspetta di più in fase offensiva. (Raspadori 6 – Entra e fa assist sul gol) Politano 6 – Finché resta in campo è pimpante e crea pericoli: peccato per l’infortunio (Lozano 5,5 – Spesso è poco presente, può spingere di più). Osimhen 6 – Lotta come un leone ma non riesce a pungere: nel finale accende le speranze. Kvaratskhelia 5 – Sbaglia il rigore della speranza: poi è evanescente. Da lui si vuole sempre di più.
MILAN :
MAIGNAN 7,5 – Momento decisivo? Niente paura se c’è Magic Mike in porta. Passa ottanta minuti a guardare palloni passargli a destra, sinistra o sopra, poi però è chiamato a metterci del suo a dieci minuti dal termine. Risultato? Rigore parato a Kvaratskhelia, evitando al Milan un finale ancora più infuocato spegnendo il fuoco azzurro.
CALABRIA 7,5 – Come può uno scoglio arginare il mare. Se lo scoglio è il capitano del Milan e il mare, fatto di ondate continue è Kvaratskhelia la risposta è semplice: con attenzione, concentrazione e dedizione massima. Come all’andata limita al massimo il 77 georgiano. KJAER 7 – Non ha il fisico debordante di Osimhen né del compagno di reparto Tomori, ma ha esperienza, tanta esperienza e giocando di posizione e anticipo non si fa saltare mai. TOMORI 5,5 – Con Kjaer si prende la briga di togliere spazio a Osimhen, ma sporca la partita nel finale con l’intervento di mano scoordinato che causa il rigore per il Napoli e perdendosi il nigeriano nell’azione dell’1-1. HERNANDEZ 6 – Partita di concentrazione senza mai praticamente lasciare la propria piazzola. Con un giallo sulle spalle, limita anche la propria spavalderia gettandosi nella mischia per respingere ogni pallone. KRUNIC 7 – Gioca da schermo davanti alla difesa in un ruolo che non sarebbe propriamente il suo. Lo fa con energie e intelligenza, spegnendo molte trame in verticale. TONALI 6,5 – I muscoli in mezzo al campo per rincorrere ogni avversario. Meno qualità del solito, ma tanta sostanza ed è quello che conta. DIAZ 6 – A differenza delle ultime due sfide contro il Napoli non si accende con una giocata, ma passa l’ora di gioco ad aiutare in fase di non possesso. Non certo la sua qualità migliore, ma si applica con costanza ed efficacia. dal 14′ st MESSIAS 5,5 – Spreca un paio di ripartenze nel finale senza la giusta convinzione, poi si fa anticipare dal movimento di Osimhen nel finale. BENNACER 7 – Gioca da trequartista, gioca da ombra di Lobotka, ma soprattutto corre come un ossesso su ogni pallone. LEAO 7,5 – È l’arma principale in attacco del Milan, l’uomo che con le sue accelerate può fare la differenza. Lo sa lui, lo sanno gli avversari, lo sanno tutti, ma continua a cambiare il destino rossonero in questo modo. Si accende, supera avversari come birilli e fornisce l’assist a Giroud col sorriso sulle labbra. Suoi, dei compagni e dei tifosi. dal 38′ st SAELEMAEKERS sv – Pochi minuti per il belga. GIROUD 6,5 – Serata dalle mille emozioni per il francese che gioca su una gamba sola, toccato duro sul tendine già dolorante. Sbaglia – calciando male – il rigore, poi si divora una rete da pochi passi. Si libera dai fantasmi scartando il cioccolatino confezionato da Leao da due passi. A onore del vero passa anche un’ora abbondante a fare un lavoro sporco fondamentale. dal 23′ st ORIGI 6 – Nel finale deve tenere il pallone, ma non ha il supporto dei compagni e può fare poco.