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Di Battista fiume in piena contro i mercati

Di Battista fiume in piena contro i mercati

16 Maggio 2018 0 Di Marino Marquardt

L’esponente Cinquestelle Di Battista si scaglia contro gli allarmismi del mondo della finanza di fronte all’ipotesi di Governo M5s-Lega.

Di Battista si scaglia contro gli allarmismi della finanza

“Ascoltate ciò che si dice al bar e non nei consigli di amministrazione”

Un fiume in piena. L’attacco concentrico delle Elite e dell’Establishement, il fuoco su Lega e M5s da parte di Padroni travestiti da editori, i titoli in serie dei rispettivi Media cartacei e televisivi e le invasioni di campo di Bruxelles hanno mandato su tutte le furie Alessandro Di Battista.

Il leader pentastellato in panchina per scelta personale sprona i parlamentari del Cinquestelle e della Lega e li incita ad ascoltare “quel che si dice nei bar, nei mercati, negli uffici dei piccoli imprenditori, nelle Università o in fila dal medico di base, non quello che esce da qualche consiglio di amministrazione di una banca d’affari”. Lo fa in un post su Facebook

Di Battista punta il dito contro i mercati e rievoca “la congiura dello spread” contro Silvio Berlusconi nel 2011.

“A quanto pare – scrive Di Battista – i ‘fantomatici’ mercati sono tornati a farsi sentire. Eppure non aprivano bocca quando si massacravano i lavoratori, si tagliavano le pensioni, si regalavano denari pubblici alle banche private o si smantellava, lentamente ma inesorabilmente, lo stato sociale nei paesi di mezza Europa”.

“Siate patrioti! Siete rappresentanti del Popolo italiano e non emissari del capitalismo finanziario”

“Siate patrioti! Siete rappresentanti del Popolo italiano e non emissari del capitalismo finanziario – insiste l’ex deputato M5s – Avete il dovere di ascoltare le grida di dolore dei cittadini e non le velate minacce dei congiurati dello spread terrorizzati dall’ipotesi di un governo che torni ad occuparsi dei diritti economici e sociali degli italiani, proprio quei diritti smantellati dalla sedicente sinistra”.

Con i mercati in fibrillazione e lo spread schizzato a quota 150 punti, Di Battista si sofferma su questo punto: “Sapete quel che penso di Berlusconi ma una cosa la voglio dire: l’ultimo governo Berlusconi, un governo per me pessimo, è stato l’ultimo governo nato da un voto popolare. E più che gli scandali di B. è stata la congiura dello spread ad averlo abbattuto”.

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