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Di Maio-Salvini, luna di miele finita. Ora tra M5s e Lega volano gli stracci

Di Maio-Salvini, luna di miele finita. Ora tra M5s e Lega volano gli stracci

05 Aprile 2019 0 Di Marino Marquardt

“Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno”, andava ripetendo Winston Churchill.

Lo sfogo del Capo Cinquestelle contro il Socio di Governo: “Mi ricorda Renzi e Berlusconi”

“Il problema non è Tria – sostiene oggi Luigi Di Maio – Il problema è la Lega: vuole prendersi tutto”. Alla fine di un pomeriggio passato a combattere per cercare di portare a casa quanto promesso ai risparmiatori truffati dalle banche, Luigi Di Maio – racconta Repubblica – si sfoga con i fedelissimi. Ed esplode contro gli alleati: “Sono loro che vogliono far fuori il ministro dell’Economia. E lo fanno solo per una questione di potere. Sono abbagliati dal potere”. Tutto rigorosamente virgolettato e quindi – a rigor di logica – a prova di smentita. Staremo a vedere…

Finita la luna di miele che ha ridotto sul lastrico i Cinquestelle, cominciano dunque a volare gli stracci tra il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Luigi Di Maio e il collega Ministro dell’Interno Matteo Salvini, noto indossatore di maglie, magliette, giubbini, giubbotti, caschi e berretti tutti rigorosamente griffati.

“Salvini mi ricorda Matteo Renzi e Silvio Berlusconi”, va giù duro ancora Di Maio.

Roba da avvocato divorzista, roba da far drizzare le antenne a Nicola Zingaretti se guidasse un Partito diverso da quel Pd non ancora bonificato dalle scorie renziane e non vaccinato contro l’influenza dell’ectoplasma creato in laboratorio dal vanaglorioso Carlo Calenda, roba da spingere il saggio Pierluigi Bersani a sedersi attorno alla scrivania del Segretario del Pd se il Pd iniziasse a profumare di Sinistra, olezzo finora sconosciuto dalle parti del Nazareno…

L’attuale incomunicabilità tra 5s e Pd può portare a elezioni anticipate

Fatto sta che se il M5s  e il Pd non daranno mandato alle rispettive diplomazie di incontrarsi il cul de sac in cui si dibatte la politica italiana finirà col portare inevitabilmente ad elezioni anticipate.

Da una parte i Cinquestelle che si sono convinti di avere il nemico in casa (la Lega) e che vogliono rilanciare sui temi dei diritti sociali e civili, dall’altra i Dem non distanti dalle istanze dei 5s desalvinizzati, da un’altra ancora il Capo oscurantista del Carroccio che subdolamente cerca di rassicurare tutti a cominciare dal Socio di Governo. Un gioco delle parti di cui i protagonisti conoscono bene le regole. Ma fingono di non esserne a conoscenza. Altrimenti sarebbero costretti ad ordinare il “rompete le righe” gettando così nella disperazione tutti quegli “onorevoli” in Parlamento per caso, per grazia ricevuta, per obbedienza o per un clic in più.

Quadro equivoco e desolante.

Scenario che mette l’ osservatore al quadrivio: o darsi all’ippica o votarsi alla ricerca di qualche testo che valga la pena leggere o dedicare parte del tempo a figli e nipoti o – ovviamente – riservarsi ore liete con la partner…

E’ tutto per oggi. Salvo nuovi e freschi casini di giornata, ovviamente…

Ps. E il fatto che Di Maio non abbia ancora smentito alle ore 14.10 di oggi il virgolettato di Repubblica la dice lunga sui venti di guerra che soffiano sul governo!

 

05/04/2019  h.09.30

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