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Diario pasquale: la verità secondo Putin, la bacchettata del Vescovo di Odessa al Papa, la polemica sul 25 aprile

Diario pasquale: la verità secondo Putin, la bacchettata del Vescovo di Odessa al Papa, la polemica sul 25 aprile

18 Aprile 2022 1 Di Marino Marquardt

Scrivendo Sopra Le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri Sgarrupati…

Pasqua di Bombe, di Annunci e di Polemiche. Dalla Verità secondo Vladimir Putin, alla Bacchettata al Papa da parte del Vescovo di Odessa, alla incandescente Vigilia del prossimo 25 aprile, Festa della Liberazione. E’ variegato il Diario della domenica di Resurrezione

L’Annuncio Pasquale – ovvero la Burla tra gli Ulivi– è made in Vienna.

Già, perché – secondo la Boutade (non potrebbe essere interpretata diversamente) riferita dal Cancelliere Austriaco Karl Nehammer – il Demonio di Mosca avrebbe intenzione di collaborare all’Inchiesta Internazionale sui Crimini di Guerra commessi – secondo la Comunità Internazionale – dalle Forze Armate Russe in Ucraina.

La Disponibilità del Capo Russo è stata esternata dallo stesso Putin al Cancelliere Austriaco durante il tete a tete a Mosca lo scorso 11 aprile.

Tra il dire e il Fare c’è di mezzo il Mare, ricordano i Saggi…

Comunque – non cambiasse idea – c’è da scommettere che il Demonio di Mosca sosterrà la tesi fondata sull’ipotesi del suicidio di massa del Popolo Ucraino, sottolineerà come i Liberatori Russi siano stati strapazzati e maltrattati dalla Popolazione locale, come la Liberazione dai Nazisti del Donbass sia stata fatta in nome della Democrazia, ribadirà come le immagini dei morti sulle strade di Bucha siano state frutto di una propagandistica messinscena, siano state prodotto da set cinematografico realizzato in tempi record grazie all’abilità di esperti in materia.

Dalla Verità secondo Putin alla Bacchettata del Vescovo di Odessa.

Il Prelato Ucraino – bastone, carota e ramoscello d’ulivo – ha criticato il Papa per avere assunto una sterile equidistanza tra i Belligeranti. Il Porporato ha esortato il Pontefice ad esprimere una più netta condanna nei riguardi di Putin, il Sanguinario Aggressore sostenuto da Kirill, ex Spia del Kgb oggi Patriarca della Chiesa Ortodossa di tutte le Russie.

Dai Servizi Segreti al Governo della Chiesa Ortodossa. Nell’Era Putin in Russia accade anche questo. Come accade che il Capo Religioso benedica le Armi…

Dalla connivenza tra Religione e Potere alla Polemica in vista del 25 aprile, anniversario della Liberazione.

La Settimana Santa appena alle spalle non si è fatta mancare niente.

Toni incandescenti tra l’Anpi – l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – e la Brigata Ebraica. Pomo della discordia la annunciata volontà della Rappresentativa Giudaica di partecipare al Corteo con le bandiere della Nato.

Una polemica che va ad aggiungersi a quella già incandescente sulla troppo tiepida condanna dell’Anpi nei confronti dell’Invasione Russa. Una condanna ritenuta di facciata con particolare riferimento all’eccidio di Bucha.

Gianfranco Pagliarulo, presidente dell’Associazione – e da più parti ritenuto Erede Degenere dei Partigiani – come è noto ha contestato l’intenzione della Brigata Ebraica. “In questa circostanza bisogna parlare di pace e la Nato non mi sembra essere un organo di pace e – ha affermato – la Resistenza di Kiev non può essere paragonata a quella italiana”.

A questo punto la domanda sorge spontanea: Che Qualcuno abbia inculcato al Capo dell’Anpi la convinzione secondo la quale i Partigiani italiani si fossero comportati da Inoffensive Mammolette Pacifiste?

Parole – queste di Pagliarulo – da far rivoltare i Partigiani nelle tombe; roba da spingere ad andare al mare anche i più irriducibili Osservanti della Festa del prossimo 25.

Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca…
18/04/2022 h.12.00

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