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Draghi, Macron e Scholz a Kiev per sostenere Zelensky

17 Giugno 2022 0 Di Daniela Staffiere

Per la prima volta dal 24 febbraio, l’Europa visita l’Ucraina per manifestare solidarietà a Zelensky.  Draghi, Macron e Scholtz pronti a sostenere la candidatura nella UE.

 

 

Ucraina milizia della Repubblica popolare del DonetskQuesta mattina alle 8.30, Draghi,  Macron e Scholz sono arrivati a Kiev per mostrare al mondo che l’Europa é vicina all’Ucraina. Il viaggio è iniziato alcune ore prime. I tre rappresentanti di Italia, Francia e Germania hanno attraversato in treno nella notte il confine ucraino a bordo di un convoglio partito dalla Polonia. Proprio sul treno, Draghi, Macron e Scholz si sono incontrati a cena ieri sera per un lungo vertice trilaterale informale.

 

I leader dei tre paesi europei prima di incontrare  Volodymyr Zelensky, sono andati a visitare  Irpin, città devastata dai massacri di civili da parte delle truppe russe. “Siamo venuti per inviare un messaggio di unità europea verso tutti i cittadini ucraini. Un messaggio di sostegno perché le prossime settimane saranno molto difficili”, ha detto Emmanuel Macron.

Poi l’incontro con Zelensky, con l’intento di ribadire il sostegno all’Ucraina,  tentare di disegnare insieme scenari di pace e trovare una soluzione alla crisi del grano. Dunque l’Europa c’é e si è mostrata compatta nel volere portare Putin al “cessate il fuoco”. “Avete il mondo dalla vostra parte”, assicura il premier italiano rivolgendosi agli ucraini. “L”Europa deve raccogliere le sfide che le si pongono davanti con lo stesso coraggio dimostrato da Zelensky”  ha detto Draghi, aggiungendo : “L’Europa abbia coraggio, determinazione e unità”.

 

Anche il presidente francese, Emmanuel Macron si è espresso favorevolmente: ” Francia, Germania, Italia e Romania sono favorevoli al riconoscimento di “uno status di candidato immediato all’adesione dell’Ucraina all’Ue”, ha detto terminando il suo intervento con l’espressione “Slava Ukraini”, gloria all’Ucraina.

 

Il cancelliere Olaf Scholz ha invitato Zelensky a partecipare al prossimo vertice del G7 alla fine di giugno in Baviera. “Ho accettato con gratitudine l’invito dei nostri partner a partecipare ai grandi eventi internazionali”, il G7 in Germania e al vertice della Nato a Madrid, su invito del suo Segretario generale, Jens Stoltenberg,  ha twittato Zelenski.

Draghi: vogliamo la pace ma l’Ucraina deve difendersi

 

«A Irpin ho sentito orrore e speranza, speranza per la ricostruzione e per il futuro. Noi oggi siamo qui per questo, per aiutare l’Ucraina a ricostruire il suo futuro» ha detto il premier Draghi nella conferenza stampa dei leader Ue a Kiev con il presidente ucraino Zelensky. «Vogliamo la pace ma l’Ucraina deve difendersi ed è l’Ucraina a dover scegliere la pace che vuole, quella che ritiene accettabile per il suo popolo. Solo così può essere una pace duratura», ha aggiunto il premier.

Draghi ha spiegato che «la condizione che gli ucraini pongono oggi è l’integrità territoriale. E’ la premessa per iniziare i negoziati di pace da parte ucraina” .  Poi ha aggiunto: «Oggi non ci sono state richieste da Zelensky di nuove armi. Ha descritto la situazione com’è, una situazione che sta diventando critica. Perché le armi sovietiche stanno finendo le munizioni e le nuove armi necessitano di addestramento. I vari Paesi Nato forniscono questo addestramento ma ci vuole tempo»

Dura reazione di  Mosca l’adesione dell’Ucraina all’Ue “Sarebbe un grosso problema per la stessa Unione”

Il Portavoce del Cremlino Peskov interpellato dall’AGI mette ‘in guardia’ l’Ue.  Lavrov: “L’Unione abbandona i suoi principi se Kiev aderisce”. Il riferimento indiretto di Lavrov è a costi e  rischi che l’Unione dovrebbe affrontare  per accogliere un Paese come l’Ucraina. Altrettanto faticoso potrebbe essere spiegare ad altri aspiranti membri le procedure accelerate concesse a Kiev.

Se la ‘Ue fornirà all’Ucraina una tabella di marcia per l’adesione” , ha ribadito Lavrov “significa solo una cosa: che l’Unione europea è ancora una volta pronta a chiudere un occhio su tutti i criteri che sono sempre esistiti per i candidati e a lasciarsi guidare esclusivamente da considerazioni geopolitiche”.

Anche Medvedev, ex presidente russo,  ha duramente attaccato la missione dei tre leader: “Visita inutile dei mangiatori di rane, salsicce e spaghetti”

 

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