Draghi ne ha per tutti. E dopo le legnate si attendono le mosse del Ruffiano di Arcore. “Meno male che Silvio c’è”, canticchiano dalle parti del Nazareno

Scrivendo Sopra le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai propri Pensieri Sgarrupati…

“…E mò pedalate…” E’ questo il non detto del premier con la valigia Mario Draghi al termine di quella che molto probabilmente si rivelerà come la sua ultima Conferenza Stampa da Palazzo Chigi.

E mò pedalate, dunque. Nient’altro che un Bensevito con tanto di bacchettate a Giorgia Meloni e a Matteo Salvini, nient’altro che uno Sberleffo a Carlo Calenda e a Matteo Renzi, nient’altro che un Gestaccio a Enrico Letta e a Giuseppe Conte, i Due della Fallita Ditta “Scemo + Scemo” i Quali sugli Altari del Draghismo e dell’Antidraghismo si sono malamente giocate le uniche chances per battere insieme il Centrodestra e per poter aspirare a Palazzo Chigi.

Detto ciò, la Situazione politica dunque resta nella Nebbia soprattutto dopo le lezioni impartite ieri dal dimissionario Premier agli ex Alleati e agli Oppositori del suo Governo.

In questo Scenario avanza l’ipotesi secondo la quale alla fine ci penserà il Gran Ruffiano Silvio a comporre il puzzle del Governo che verrà e del Quadro Politico che ne sosterà le Sorti. In merito appare illuminante il ritorno di Gianni Letta al fianco dell’Anfitrione di Arcore. Non appare infatti una pura coincidenza la ricomparsa del Personaggio da sempre più Ascoltato Consigliere di Berlusconi. Non appare una coincidenza soprattutto in questi giorni in cui gli Usa attraverso il Rapporto-Fetecchia (“Cilecca” per il non Napoletani ndr) del Rublogate hanno fatto chiaramente intendere il cattivo gradimento verso la Leader di Fratelli d’Italia e verso il Capo Politico e Religioso della Lega. “Meno male che Silvio c’èèè…”, canticchiano frattanto dalle Parti del Nazareno…

Da oggi, intanto, mancano soltanto sei giorni alla fine dello Strazio. Venerdì si chiuderà la Campagna Elettorale. Resteranno due giorni prima dell’apertura dei Seggi. Giusto il tempo per organizzare la gita al mare da parte di quanti hanno già deciso di non andare a votare. Una scelta che non vorrà significare un oltraggio alla Costituzione e alla Democrazia. E’ una decisione infatti compiuta per rispetto verso se stessi, quel rispetto che impedisce di partecipare a una tornata elettorale in cui le possibilità di scelta sono nulle al di là di quelle legate all’appartenenza politica, appartenenza peraltro di fatto sbiadita in seguito all’affermazione di un caduco Leaderismo che ha di fatto sopraffatto i Partiti custodi – nel bene e nel male – di Valori o Disvalori e di Simili o Contrapposte Visioni del Mondo e della Vita.

Possibilità di scelta negate dal Rosatellum a firma di Ettore Rosato, Renziano doc. Un tipo di Legge Elettorale che probabilmente può invidiarci soltanto Victor Orban, il Presidente Ungherese recentemente declassato dai Rappresentanti dei Salotti Democratici Europei.

“Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…
Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca… My Way, a Modo mio, insomma. Come cantava Frank Sinatra…

17/09/2022 h.17.30