Napoli: arrestati, ma con il braccialetto
22 Novembre 2024Due arresti a Sant’Anastasia, uno preso mentre andava dall’ ex compagna.
A piccoli passi ma coordinati. L’ordine pubblico a Napoli e provincia compie passi avanti soprattutto nella vigilanza stradale. Il Prefetto di Napoli Michele Di Bari è impegnato a potenziare i servizi territoriali in accordo con polizia e carabinieri. L’allarme sul territorio dopo i recenti tragici fatti che hanno visto protagonisti giovani e giovanissimi è alto. La soluzione dei controlli a distanza, come peraltro chiedono anche i magistrati, è il migliore supporto alle forze dell’ordine per vedere a distanza cosa avviene nelle piazze e nelle strade. Si sperimentano anche soluzioni tecnologiche nuove. L’ultima è nel Comune di Sant’Anastasia dove sta per entrare in funzione il nuovo sistema di videosorveglianza con decine di telecamere. Gli “occhi” sono stati piazzati nei punti strategici della cittadina dove ha sede l’importante Santuario di Madonna dell’Arco e dove nei fine settimana arrivano persone da ogni parte.
La videosorveglianza è collegata con la polizia ed è stato finanziata dal Ministero dell’Interno. Ma sempre dalla cittadina vesuviana che arriva anche la notizia di un duplice arresto di personaggi già noti ai carabinieri. I militari della locale stazione, durante un servizio di controllo del territorio hanno bloccato P. C. e G.F. I due sono stati arrestati nell’ambito di un’operazione disposta in accordo con il Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna e finalizzata alla vigilanza delle misure dei soggetti sottoposti a sorveglianza. I due arrestati: P.C. 32enne, celibe, disoccupato, censurato, si è reso responsabile per l’ ennesima volta del reato di evasione. G.F., 37enne celibe, censurato, aveva sabotato il braccialetto elettronico. È stato arrestato mentre cercava di avvicinarsi all’abitazione della sua ex compagna. Questa circostanza è particolarmente preoccupante poiché il braccialetto è stato manomesso per avvicinarsi a una donna evidentemente esposta a rischi. Il motivo vero per il quale G.F. si stesse recando verso l’abitazione della ragazza è materia di indagine, ma l’arresto indica chiaramente che anche i pregiudicati con il braccialetto devono rientrare nei controlli periodici territoriali. A Napoli e provincia c’è un alto numero di soggetti ristretti verso i quali bisogna tenere alta l’attenzione. Evidentemente la tecnologia non ci garantisce ancora appieno.