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Due milioni di dollari per la Colt che ha ucciso Billy the Kid

Due milioni di dollari per la Colt che ha ucciso Billy the Kid

27 Agosto 2021 0 Di Katia F. Mazza

All’asta da Bonhams la pistola che ha posto fine alla vita di Billy The Kid, leggendario bandito del vecchio west.

Due milioni di dollari per la Colt che ha uccido Billy the Kid

È una storia che ha sedotto intere generazioni quella del bandito Billy the Kid e dello sceriffo Pat Garrett. Rivali, forse amici, perfetti rappresentanti degli archetipi del bene e del male ma anche testimoni del confine sottile, in alcuni casi addirittura incerto, che passa fra questi due mondi.

Un pezzo di questa storia andrà in vendita oggi, a Los Angeles, presso la casa d’aste Bonhams. Si tratta, in particolare, dell’oggetto che ha posto fine a una lotta destinata a non fare prigionieri ovvero la pistola dalla quale è partito il colpo che centoquaranta anni fa, il 14 luglio 1881, ha ucciso Billy the Kid trafiggendogli il petto.

Una Colt modello Single Action Army, calibro 44-40, cimelio che può essere annoverato fra quelli che hanno contribuito a scrivere la storia del Far West.

The Early West: all’asta i cimeli della collezione Earle

All’incanto un gran numero di armi, ma anche fotografie, documenti, memorabilia, tutti parte della ricca collezione di Jim e Theresa Earle, coppia di texani che nell’arco di cinquant’anni ha creato un vero e proprio patrimonio di storia ora pronto ad arricchire musei o altre raccolte private. Diversi i pezzi che raccontano del fuorilegge e dello sceriffo. In catalogo anche il contratto firmato da Pat Garrett per la pubblicazione del libro Authentic life of Billy the Kid.

Billy the Kid fra storia e leggenda

La figura di Billy the Kid oscilla, senza sosta, fra storia e leggenda. Nasce a New York, molto probabilmente nell’anno 1859, da genitori irlandesi. Diverse le ipotesi sul suo nome, forse Henry McCarty, forse William Bonney Junior.

Perde il padre da bambino. La madre morirà a distanza di non troppo tempo, quando Billy non è ancora adulto. A quattordici anni è solo con la vita. A quindici anni i primi guai con la giustizia.

È l’inizio di un’esistenza da fuggitivo e, allo stesso tempo, l’inizio della leggenda. A lui vengono attribuiti fino a ventisette omicidi. Secondo alcune biografie sarebbero in realtà meno di dieci.

Quasi tutti concordano, invece, sul fatto che la sua prima vittima sia Frank ‘Ventoso’ Kahill, fabbro dell’Arizona. Dopo questo omicidio ancora fughe e, poi, ecco comparire Billy come guardiano di bestiame in New Mexico, nella contea di Lincoln.

È l’epoca della cosiddetta Guerra della contea di Lincoln, conflitto generato dalla contrapposizione di interessi legati al controllo di diversi commerci vitali per l’economia del territorio.

In questo conflitto perde la vita John Tunstall, uno dei proprietari del ranch dove Billy lavora. E, anche col fine di vendicare Tunstall, nasce il gruppo dei Regolatori della contea di Lincoln.

Da questo punto in poi la sua storia diventa ulteriormente confusa. C’è la serie di omicidi commessi insieme ai Regolatori. C’è un’altra fuga, questa volta in Texas, ci sono la promessa non mantenuta della libertà in cambio di una confessione e poi ancora una evasione, la caccia e la morte per mano di Pat Garrett.

Ma chi è costui e perché il suo nome è così saldamente legato a quello di Billy the Kid?

Pat Garrett, lo sceriffo

Di Pat Garrett si sa che è un ex barista, ex cacciatore di bisonti e che viene eletto sceriffo della contea di Lincoln nel 1880. Ma si sa anche che, molto probabilmente, era un amico di Billy the Kid.

Ed è proprio questa circostanza, al di sopra di ogni altra, che ha incuriosito e interrogato gli storici e tutti quelli che, a vario titolo, si sono occupati di Billy.

La caccia all’uomo ha inizio non appena Garrett diventa sceriffo. Almeno due le persone uccise durante i vari tentativi di cattura, proprio perché scambiate per il noto bandito.

Fino a quel 14 luglio e a quella stanza di un ranch di Fort Sumner, nel New Mexico, dove Billy trova la morte.

Si dice che l’omicidio sia avvenuto col favore del buio. Immancabilmente, anche di questo episodio, esistono più versioni. Compresa quella secondo la quale Garrett, in realtà, ha permesso all’amico Billy di fuggire.

Billy the Kid nella cultura di massa

A Billy the Kid sono stati dedicati lungometraggi, libri, fumetti oltre che numerose canzoni. Quali che siano le verità sulla storia sul bandito ragazzo, è certo che questa non ha mancato di ispirare narrazioni. Più di venti i film.

Del 1930 è Billy the Kid per la regia di King Vidor, autore del kolossal Salomone e la regina di Saba e di Guerra e pace, uscito nelle sale nel 1956 e realizzato in collaborazione con Mario Soldati.

Impossibile poi non citare Pat Garrett e Billy the Kid di Sam Peckinpah. Un western del 1973 che l’Enciclopedia Britannica definisce minimalista, noto a molti per la colonna sonora di Bob Dylan che partecipa anche come attore.

È questo film a lanciare Knockin’ on Heaven’s Door,  indiscusso monumento della storia del rock anche grazie a celebri interpretazioni come, ad esempio, quella dei Nirvana.

Dylan canta l’amarezza di Pat Garrett. Deciso, non a cuor leggero, a catturare Billy ad ogni costo, lo sceriffo si rivolge alla madre chiedendole di togliergli il distintivo dal petto. Questo, almeno, sembra essere il senso dell’indimenticabile verso ‘Mama take this badge off of me‘ che dà inizio al brano.

Una cifra a sei zeri

Con il numero di lotto 11, la Colt a canna lunga del 1880, The gun that killed Billy the Kid, parte da una base d’asta di due milioni di dollari.

Gli esperti di Bonhams prevedono che il prezzo potrebbe salire anche fino a tre milioni. Una cifra che non stupisce se pensiamo che lo scatto acquistato per pochi dollari dallo statunitense Frank Abrams che ritrae Billy the Kid proprio insieme allo sceriffo Garrett, è stato stimato, pochi anni addietro, ben dieci milioni di dollari. Tanto vale un pezzo di leggenda.

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